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Pane o grissini?

Quante volte vi trovate al ristorante e siete indecisi se mangiare il pane o i grissini?

L’indecisione non sempre è dettata dal gusto ma molto spesso da una questione di linea, ma anche se molti sono convinti “di sapere”, in realtà non conoscono l’argomento a fondo, facendo perciò la scelta sbagliata.

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AVETE SCELTO I GRISSINI?

Bene, dalla consistenza viene da pensare che siano più magri, ne mangiamo meno, ma è la scelta giusta sotto il punto di vista dietetico?

I grissini rispetto al pane offrono dei vantaggi e degli svantaggi che non dobbiamo sottovalutare; hanno un contenuto di acqua inferiore rispetto al pane, una superficie di cottura superiore e quindi una più elevata trasformazione degli amidi in destrina e maltosio, che ne determina una migliore attaccabilità da parte degli enzimi, e quindi una migliore digeribilità rispetto al pane.

Perfetto, quindi sono più digeribili, ma non è detto che sia la scelta giusta! Dobbiamo sfatare il mito che questi prodotti siano dimagranti, infatti, a parità di peso, considerando anche la presenza percentualmente più abbondante di sostanze grasse, forniscono un contributo calorico talvolta addirittura più del doppio rispetto al pane, inoltre la maggiore digeribilità ne determina anche una maggiore assimilazione.

Quindi, anche se è vero che è spesso più facile mangiare una quantità maggiore di pane che di grissini, questi ultimi forniscono un contributo calorico superiore.

Se la guardiamo dal punto di vista benefico il consiglio è quello di preferire sempre prodotti di “preparazione domestica”, cosa rara da trovare al ristorante, infatti i prodotti industriali rendono questi alimenti carichi di additivi quali antiossidanti, tensioattivi, grassi di varia natura e lieviti chimici.

Tutte le regioni italiane hanno le loro tradizioni

  • di gallette,
  • di pani senza lievito
  • o prepararti con farine di cereali diversi associati,

di forma schiacciata e quindi con un contenuto bassissimo di acqua, perciò se siete amanti di questo genere di alimenti optate per il “panificio di paese” dove si trovano ottimi prodotti genuini da poter comprare.

QUINDI AVETE PREFERITO IL PANE….

In effetti molti non sanno rinunciare al pane, e se la scelta è stata questa può essere che ci troviamo comunque di fronte ad un altro bivio…..pane bianco o scuro (di farina integrale)?

Alcuni studi dimostrano che gran parte degli elementi nutritivi del pane integrale non vengono utilizzati dall’organismo per il passaggio più rapido attraverso il tubo digerente ad opera delle scorie, mediamente calcolato in 20 ore rispetto alle 40 del pane bianco.

L’amido è assimilato per il 99% nel pane bianco, per il 96% per il pane integrale; le proteine rispettivamente per l’83 e il 73%, perciò secondo questi studi non esisterebbero differenze significative tra il pane bianco e quello scuro per quanto riguarda la reale assimilazione dei principi nutritivi.

In ogni caso è sempre meglio preferire il pane integrale o semi integrale, perché offre una serie di vantaggi sostanziali, primo fra tutti il maggior apporto di fibre nella nostra dieta.

L’assunzione di fibrenella giusta misura, in questo caso attraverso il pane:

  • induce una diminuzione dell’accumulo di colesterolo
  • diminuisce l’assorbimento di calorie per un apporto inferiore di glucidi raffinati, corresponsabili di malattie dismetaboliche e in particolare dell’obesità
  • permette un assorbimento e una degradazione più valida degli acidi biliari
  • C’è da tenere conto anche che il pane integrale ingenera un maggiore senso di sazietà rispetto al pane bianco, anche questo un fattore fondamentale per combattere l’iperalimentazione.

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