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A Quale Età Si Può Iniziare A Bere Caffè?

In Italia il caffè è un cult, ma a quale età si può iniziare a bere caffè?
La questione caffè oggi è piuttosto delicata. Recenti studi hanno rilevato che il consumo quotidiano di caffè riduce il rischio di morte a causa di malattie cardiache, ictus, cancro, diabete, malattie respiratorie e malattie renali.
È anche stato collegato ad un ridotto rischio di depressione, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, cirrosi e diabete di tipo 2.
Una tazza di caffè al giorno può migliorare

  • memoria
  • umore
  • livello di energia
  • tempi di reazione
  • e prestazioni atletiche.

Si tratta di un drastico allontanamento dalla mentalità di fine anni ’70 e dei primi anni ’80, un periodo in cui il consumo di caffè è stato ampiamente demonizzato a causa di studi magari errati che probabilmente non hanno tenuto conto di comportamenti ad alto rischio in cui sono stati coinvolti alcuni forti bevitori di questa bevanda.
I suddetti studi non hanno sempre tenuto conto del fatto che i noti comportamenti ad alto rischio, come il fumo e l’inattività fisica, tendevano ad essere più comuni tra i forti bevitori di caffè.
Probabilmente per questo motivo in quel periodo si sono generati falsi miti sul consumo di caffè.
Ad esempio, l’idea che il caffè possa ostacolare la crescita o che una tazza di caffè al mattino sia pericolosa per le donne incinte.

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Laddove queste paure sono state ridimensionate, la prova concreta degli incredibili benefici per la salute del caffè porta a una nuova domanda: a quale età si può iniziare a bere caffè?
Con la moltitudine di benefici per la salute che oggi sappiamo conferire il caffè, è comprensibile che un giovane possa essere incuriosito a farsi un buona tazza al bar, ed alcuni genitori potrebbero anche sentire l’impulso di introdurre i propri figli alla bevanda per i suoi effetti protettivi.
Tuttavia, ci sono sicuramente alcuni rischi da considerare.
Primo di tutti che la caffeina è una droga, e come ogni droga, ognuno la gestisce in modo diverso.

L’impatto che ha la caffeina sul fisico dipende in gran parte dal peso corporeo, e poiché i bambini e i giovani adolescenti pesano meno degli adulti, la caffeina in genere agisce in modo più significativo.
Gli effetti collaterali comuni del consumo di caffeina comprendono

  • insonnia
  • nervosismo
  • e l’innalzamento della frequenza cardiaca.

Effetti collaterali più gravi, come quelli che potrebbero essere associati a un sovradosaggio di caffeina, comprendono irrequietezza, aritmia cardiaca, convulsioni e persino arresto cardiaco.
Tali casi sono estremamente rari, ma il rischio esiste se qualcuno assume un overdose di caffeina.
Ovviamente, se un giovane prova a bere un caffè e manifesta sintomi indesiderati, dovrebbe fermarsi immediatamente, come dovrebbe farlo anche ogni adulto.
Ma se un giovane è in grado di bere un po’ di caffè senza effetti negativi, quanto può consumare in sicurezza?
Una recente recensione pubblicata sulla rivista Food and Chemical Toxicology ha esaminato 700 studi per determinare quali siano i livelli di consumo di caffeina definiti “sicuri”.


Le rivelazioni indicano che le seguenti quantità di consumo giornaliero di caffeina sono sicure in quanto non associate a “effetti palesi e negativi”:

  • 400 mg per gli adulti sani
  • 300 mg per le donne incinte
  • 2,5 mg per kg per bambini e adolescenti

Considerate che una tazzina di caffè media contiene circa 85 mg di caffeina.


Consumi oltre le dosi sopra citate, hanno portato ad ansia, ipertensione e problemi riproduttivi.
È importante notare che i risultati dello studio riguardano la massa corporea nei bambini, non l’età.
A 7 anni in media un bambino pesa 23 kg, quindi significa che un limite di 57,5 mg di caffeina al giorno sarebbe appropriato per tale bambino secondo queste linee guida.
Mentre il governo americano non pubblica linee guida sulla caffeina per i bambini, altri paesi lo fanno.
Il Canada, ad esempio, raccomanda un limite di 45 mg al giorno per 4-6 anni, 62,5 mg per 7-9 anni e 85 mg per 10-12 anni.

Ma ci sono anche dei rischi che possono verificarsi anche se un bambino o un giovane adolescente rimane entro questi limiti. Come per un adulto, il consumo regolare di caffè potrebbe alla fine portare ad una dipendenza da caffeina.

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Anche se non è tecnicamente una dipendenza, la dipendenza da caffeina può causare sintomi come mal di testa, irritabilità e letargia se si tenta di abbandonare il “vizio”.

C’è anche il rischio che i giovani gravitino naturalmente verso le bevande a base di caffeina con aggiunta di zuccheri, come le note bevande a base di cola.
Queste bevande sono poco più di cibo spazzatura liquido e nessuno dovrebbe renderle parte integrante della loro dieta, specialmente ai bambini.
Ma in termini di bevande contenenti caffeina, un po’ di caffè normale (o caffelatte) è generalmente molto più nutriente di alcune bevande zuccherate industriali.
Il caffè è in realtà la più grande fonte di antiossidanti nella dieta occidentale.
Inoltre, non è affatto raro che i bambini di alcuni paesi latinoamericani ed europei siano esposti al caffè molto prima rispetto ai loro coetanei americani: fa solo parte della cultura di quei paesi.
Il caffè è una bevanda potente.

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È stato dimostrato che ha un potente effetto benefico sulla salute umana, ma può anche avere potenti effetti negativi se usato in modo irresponsabilmente smodato.
Per quanto riguarda i bambini e gli adolescenti, se stanno bevendo un caffè, bisogna fare molta attenzione per garantire che si mantengano entro il limite giornaliero di 2,5 mg di caffeina per chilogrammo di peso corporeo.

Questo si traduce in una piccolissima quantità di caffè.
Ad esempio, un bambino di 45 kg dovrebbe limitarsi a consumare non più di 112 mg al giorno (una tazza e mezzo).
Se fate bere caffè al vostro bambino, assicuratevi che non vi siano altre fonti sconosciute di caffeina nella loro dieta che potrebbero successivamente portarli oltre il limite giornaliero.
The, bevande energetiche, cioccolatini al caffè, ecc…
Se sembra troppo complicato fare tutti questi calcoli semplicemente non dategli caffè, avranno tutto il tempo per iniziare, -e raccogliere i benefici che derivano nel berlo – quando raggiungeranno gli anni delle scuole superiori e oltre.

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