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Donare Sangue può influire sulla Tua Prestazione Sportiva?

Il sangue è vitale per i tuoi allenamenti, ma soprattutto per tutte le funzioni vitali del tuo corpo.

Più ossigeno trasporta il vostro sangue, più veloce correrai, più resistenza possiederai ed il recupero ne è direttamente proporzionale. Senza ossigeno a sufficienza, il corpo è rapidamente immerso in un’acidosi, che è quella sensazione di bruciore che ti prende nelle gambe e nelle braccia e ti costringono a mollare la presa.

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Fare deliberatamente qualcosa che fa diminuire il potenziale sportivo è una pazzia, giusto?

Beh, forse no, se può salvare la vita a qualcuno.

Donare il sangue è un atto d’amore verso il prossimo ed uno sforzo ammirevole che ad oggi fanno circa 3.100.000 di italiani ogni anno. In Italia siamo al 6° posto in Europa e quasi il 3% degli italiani dona sangue e plasma. Nonostante tutte le campagne, il trend è in leggero calo e data la breve durata di conservazione di sangue intero e plasma, c’è un costante bisogno di donatori.

Anche se la donazione di sangue può salvare tante vite, gli sportivi in generale sono spesso riluttanti a donare il sangue a causa del loro potenziale impatto sull’allenamento e sulle prestazioni in generale.

Quindi, quanto costa una donazione di sangue o di plasma in termini di prestazioni? Quanto tempo durano gli effetti negativi, ammesso che essi ci siano?

Per alcune risposte, vedremo cosa dice la letteratura scientifica.

Donazione di sangue e di plasma e prestazioni sportive

Un studio del 2013 condotto da David Hill, Jakob Vingren, e Samantha Burdette negli Stati Uniti ha esaminato gli effetti a breve termine della donazione di sangue e di plasma su una prova di resistenza in bicicletta in diciannove soggetti in prova. Ogni soggetto è stato sottoposto ad un giro ad esaurimento su una cyclette prima di donare sangue o plasma, e poi ripetuta di nuovo due ore dopo la donazione e al seguito, due giorni, e infine sette giorni dopo.

I ricercatori hanno misurato sia il tempo di esaurimento sia il consumo massimo di ossigeno, (VO2 max), nel corso di ciascuna delle quattro prove.

Il risultato non ha sorpreso i ricercatori che hanno riscontrato un’influenza negativa sulle prestazioni dopo una donazione di sangue intero.

Il VO2 max infatti è sceso del 15% e il tempo di esaurimento è diminuito del 19% durante il test da sforzo due ore dopo una donazione di sangue. Il VO2 max era ancora al 10% e al 7% in meno rispetto ai livelli pre-donazione nelle prove eseguite rispettivamente dopo due e sette giorni dopo la donazione,.

I risultati della donazione di plasma sono più interessanti.

Anche se la donazione di plasma ha comportato qualche cambiamento al VO2 max, il tempo di esaurimento è risultato ridotto sì due ore dopo la donazione, ma non due giorni o dopo una settimana.

Hill ipotizzò questo perché il calo del volume complessivo interferisce con la capacità anaerobica. Il volume del plasma difatti viene ripristinato piuttosto rapidamente, il che spiega il motivo per cui questo fenomeno non è stato visto due giorni o una settimana dopo.

Hill ha ora dimostrato che tutta la donazione di sangue compromette le prestazioni anche una settimana dopo aver donato il sangue, ma quanto durano gli effetti?

Per quanto tempo il salasso influenza le prestazioni?

Questo problema è stato affrontato da uno studio del 2011 da T.B. Judd e altri ricercatori presso l’Università di Saskatchewan in Canada, che ha studiato il VO2 max 12 in soggetti prima di una donazione di sangue ed una volta alla settimana per un mese in seguito alla donazione.

Come lo studio precedente, Judd ha riscontrato una marcata diminuzione del VO2 max il giorno seguente la donazione di sangue.

Nelle settimane successive, il VO2max dei soggetti torna gradualmente alla normalità, raggiungendo il valore di pre-test solo dopo tre settimane dalla data della donazione di sangue. L’unico neo di questa ricerca è che hanno utilizzato delle persone solo moderatamente attive, non su degli atleti allenati. È comunque ovvio che un runner ben allenato possa avere un calo maggiore di fitness con il salasso.

Uno studio del 1995 ha esaminato invece dei ciclisti allenati dopo la donazione, ma li ha seguiti solo per una settimana dopo, con risultati per lo più in linea con gli studi precedenti. Oltre a questo, non c’è ad oggi nessuna ricerca a lungo termine eseguita su atleti ben allenati.

Le variazioni dei livelli di ferro dopo la donazione di sangue

C’è un altro problema con la donazione di sangue, che merita di essere menzionato, e sono i valori ematici di ferro.

Quando doni il sangue, il tuo corpo sostituisce i globuli rossi persi sintetizzandone di nuovi, e questo processo consuma ferro immagazzinato sotto forma di ferritina.

Un’analisi rigorosa su quasi 3.000 donatori di sangue presso l’Università di Washington ha scoperto che i livelli di ferro del corpo (misurato come ferritina sierica) sono correlati negativamente con la frequenza delle donazioni.

I donatori di sangue frequenti sono molto più propensi a essere anemici, e questa relazione è particolarmente evidenziata nelle donne. Anche tra la popolazione in generale, la donazione di sangue frequente può portare ad una elevata incidenza negativa sui livelli di ferritina nelle donne.

Gli uomini infatti possono donare più spesso (fino quattro volte all’anno), ma se superano tre donazioni di sangue all’anno, anche loro corrono il rischio di avere la ferritina bassa, che ha un impatto negativo sulla vostra capacità di allenamento sia aerobico che anaerobico.

Se sei un donatore quindi ti suggeriamo di incrementare la quantità di ferro nella tua dieta per aiutarti a contrastare questo effetto.

Raccomandazioni

  1. Un buon momento per donare il sangue è durante un periodo di recupero, dove il riposo o l’allenamento leggero sostituisce una preparazione ad una gara o allenamenti particolarmente intensi. Tra l’altro, la donazione dopo un allenamento intenso rende il sangue di cattiva qualità per chi lo riceve, pieno di metaboliti di scarto.
  2. Pianificate la donazione in un giorno di riposo e nei giorni seguenti eseguite allenamenti a basso impatto tornando al 100% in modo graduale.
  3. Nei 4-5 giorni seguenti la donazione non guardate il timer… i tempi saranno sicuramente peggiori e non vi preoccupate, torneranno come prima della donazione.
  4. Rimanete idratati e mangiate bene, prima e dopo la donazione. Questo vi aiuterà a recuperare più velocemente dalla donazione stessa.

Conclusione

  • Donate tranquillamente, fate un’opera di bene e state tranquilli, tornerete alla normalità dopo circa tre settimane.
  • Il recupero da donazione di plasma è ancora più veloce, meno di due giorni e sei già tornato ai livelli pre-donazione.
  • Non donate se avete gare o allenamenti impegnativi in arrivo, fatelo nei periodi di riposo.
  • Una considerazione finale è il tuo stato di ferro: se doni spesso, controlla spesso la ferritina assicurandoti che non sia troppo bassa, soprattutto se ne sei soggetto.
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