💪🏻 SCONTO del 30% su tutti i tuoi acquisti! Codice sconto ABC30

Più Testosterone, Più Capelli, Meno Problemi Alla Prostata

PIU’ TESTOSTERONE, PIU’ CAPELLI, MENO PROBLEMI ALLA PROSTATA

L’uomo moderno vive con estrema difficoltà e disagio emotivo alcuni eventi fisiologici, ritenuti quasi inevitabili e affrontati con rassegnazione, che si verificano nella propria vita, quali: il calo delle prestazioni a causa della riduzione dei livelli di TESTOSTERONE, l’aumento del volume della prostata con un corredo sintomatologico a dir poco fastidioso e l’insorgenza della calvizia.

  • In offerta!

    Allenamento annuale (10 schede)

    150,00 
    Aggiungi al carrello

Questi tre eventi, vissuti da molti uomini in modo traumatico, sono legati a meccanismi ormonali sufficientemente noti, che sono strettamente correlati in un rapporto di causa-effetto.

Molto deve essere ancora spiegato dalla scienza ma è oramai assodato che le tappe principali della produzione (in eccesso e in difetto) degli ormoni androgeni nell’uomo, sono coinvolte nella manifestazione delle problematiche sopra descritte.

Intorno ai 40-50 anni, insorge progressivamente una riduzione fisiologica della produzione di TESTOSTERONE, cui seguono una serie di disturbi generali che compromettono l’efficienza psico-fisica a 360°.

Si verifica una riduzione della massa muscolare con frequente aumento contemporaneo della massa grassa, si riducono la forza e la resistenza agli stress, agli allenamenti, si può manifestare inoltre calo della libido e dell’efficienza prestazionale in ogni sfera della vita, diminuiscono anche la grinta e la determinazione.

Il tutto accade poiché nell’uomo intorno ai 40-50 anni, non si ha un adeguato livello di ormoni androgeni, la cui carenza favorisce anche l’instaurarsi di uno stato depressivo.

Soggetti intorno ai trent’anni possono comunque manifestare un calo del TESTOSTERONE con tutte le problematiche annesse, ma per problemi diversi da quelli dell’over 40-50, tipo stress cronico sul lavoro, stress da difficoltà nella preparazione di esami universitari, stress affettivi, emozionali ecc.

Tale calo dei livelli di TESTOSTERONE intorno ai trent’anni, ha un significato biologico diverso da quello dell’over 40-50, poiché è indotto da fattori esterni (ambientali tipo lavoro, studio, ecc…) e interni (emotivi, caratteriali, ecc..) che possono essere corretti e quindi non inficiano la corretta ripresa della produzione di TESTOSTERONE da parte delle gonadi e quindi il deficit di prestazione può essere più facilmente recuperato.

Purtroppo dopo i quarant’ anni la diminuzione del TESTOSTERONE è inevitabile, con la relativa “decadenza” psico-fisica.

La diminuzione dei livelli ottimali del TESTOSTERONE, rispetto ad esempio a quelli di un uomo di 25 anni in ottima forma, non influenza solo il corpo (come è più noto) ma anche il carattere e si instaura una reazione a catena in cui più si percepisce la stanchezza e più è facile reagire alternando pensieri pessimistici con atteggiamento depresso ad atteggiamenti nevrotici.

Da osservazioni recenti è emerso che anche le capacità mnemonica e cognitiva declinano con la riduzione dei livelli di TESTOSTERONE e che quindi si possano giovare del ripristino di livelli ottimali dello stesso.

Perché la riduzione del TESTOSTERONE si verifica in modo fisiologico intorno ai quarant’anni, non è ancora completamente noto, ma è assodato che succede in tutti gli uomini, anno prima, anno dopo e che il declino dei livelli di TESTOSTERONE è inevitabile senza un intervento dall’esterno.

Il TESTOSTERONE, responsabile nell’uomo delle funzioni sopracitate, è un ormone androgeno che viene prodotto per il 90-95% a livello testicolare e per la restante percentuale a livello surrenalico.

Il TESTOSTERONE di per sè ha prevalentemente effetti anabolici, con stimolazione della sintesi proteica poiché aumenta l’attività di numerosi enzimi coinvolti nel metabolismo proteico ed inoltre favorisce il trasporto di aminoacidi attraverso le membrane cellulari. Altri effetti del TESTOSTERONE sono la stimolazione della sintesi di eritropoietina (necessaria per la produzione di globuli rossi) ed effetti sul comportamento (favorisce la sicurezza in se stessi, la grinta, la determinazione).

Il TESTOSTERONE esercita le sue funzioni soltanto in forma libera, ossia quando non è legato alle proteine deputate al suo trasporto nel sangue e nei tessuti. Queste sono la SHBG (globulina legante gli ormoni sessuali), l’albumina e la transcortina. Queste ultime due hanno un’affinità medio-bassa di legame per il TESTOSTERONE quindi, il suo trasporto è prevalentemente subordinato alla SHBG.

Dai 45 anni in sù, l’attività e la sintesi della SHBG aumentano anche del 40%, con conseguente diminuzione della quota libera di TESTOSTERONE, che è quello biologicamente attivo.

Il TESTOSTERONE circolante viene convertito quasi totalmente a livello dei tessuti bersaglio androgeno-dipendenti in DHT (di-idro-TESTOSTERONE), ad opera dell’enzima 5-alpha-reduttasi che è presente nella prostata, nelle vescichette seminali, nel rene , nelle ghiandole sebacee, nella cute, nel cervello ed in altri tessuti.

Nell’adulto il DHT è necessario per gli effetti androgenici a livello cutaneo (mantenimento dei caratteri sessuali secondari quali la distribuzione dei peli, la colorazione della cute del pene e dello scroto) e a livello degli organi sessuali accessori, come la prostata e le vescicole seminali, aumentando, attraverso l’azione sulla prima, il liquido seminale ed il suo contenuto in fruttosio, citrato e fosfatasi acida.

La prostata necessita, per un normale trofismo, di un continuo apporto di DHT. Con l’aumentare dell’età, sotto la spinta di fattori a tutt’oggi non chiari, la prostata aumenta di volume ma il contenuto totale di DHT si riduce, così come la capacità secretoria della ghiandola.

La riduzione del DHT viene fisiologicamente controbilanciata da un aumento del metabolismo degli androgeni in direzione del DHT (l’attività della 5-alpha-reduttasi aumenta di tre volte) e da un aumento dei siti di legame del DHT nella prostata. Quindi la ghiandola con il passare dell’età diventa maggiormente sensibile al DHT e questo spiega perché, una volta formatasi, l’ipertrofia prostatica si automantiene in presenza di livelli di TESTOSTERONE normali o bassi.

Il DHT inoltre esplica un effetto non molto gradito agli uomini, quello della caduta dei capelli, trasformando gradualmente il capello in pelo vello (peluria sottile), con diradamento della capigliatura sulle zone del vertice e temporali (alopecia androgenetica), attraverso l’azione del DHT sulle zone androgeno-dipendenti dell’unità pilo-sebacea.

Una piccolissima parte del TESTOSTERONE circolante (0,3%), viene convertita in estradiolo ad opera dell’enzima aromatasi localizzato nel tessuto adiposo, nel fegato, nel muscolo, ecc…Questo può comportare, in caso di sovrappeso ed obesità (a causa dell’aumento dell’aromatasi), la conversione di una maggiore quota di TESTOSTERONE circolante in estradiolo, con conseguente ed ulteriore riduzione dei livelli biologicamente attivi di TESTOSTERONE ed ulteriore calo della libido e delle prestazioni in genere.

Quanto esposto è fondamentale per comprendere quanto debba essere oculata la scelta di sostanze in grado di aumentare in modo naturale i livelli di TESTOSTERONE, poiché un incremento di tale ormone, può peggiorare i problemi a carico della prostata e dei capelli.

Da qui l’esigenza di associare ad integratori alimentari, in grado di innalzare in modo fisiologico i livelli di TESTOSTERONE, sostanze in grado di contrastare gli effetti del DHT, che è l’ormone che favorisce la formazione dell’ipertrofia prostatica e la caduta dei capelli.

In tal modo i nutrienti utilizzati, lavorando in sinergia, permetteranno di ottenere il massimo del beneficio sull’anabolismo muscolare, la libido, le prestazioni in genere, salvaguardando e ritardando in modo preventivo l’insorgenza di disturbi prostatici e del cuoio capelluto.

Diverse sostanze che la natura ci mette a disposizione, se utilizzate in modo corretto, svolgono le funzione sopracitate.

Primo fra tutti il TRIBULUS TERRESTRIS (titotalo al 40% in saponine): una pianta che cresce prevalentemente in India. Contiene sostanze chiamate saponine, in grado di stimolare l’ormone ipofisario LH che a sua volta stimola la sintesi di TESTOSTERONE con conseguente aumento delle manifestazioni metaboliche che dipendono dal TESTOSTERONE stesso (aumento della massa muscolare, aumento delle prestazioni atletiche, aumento della libido, della produzione di spermatozoi, ecc…).

Gli effetti del T.T. derivano dalla presenza di saponine attive, tra cui la protodioscina, alla quale sembra debba essere attribuito l’effetto sull’LH. È quindi fondamentale che l’integratore alimentare a base di T.T. sia titolato in saponine effettivamente attive. In numerosi studi si è osservato che il T.T. induce l’aumento del TESTOSTERONE in soggetti sotto stress anche per sovrallenamento e con livelli bassi di TESTOSTERONE, mentre, in soggetti in forma e con normali livelli di TESTOSTERONE, anche l’estratto di T.T. più attivo non induce grandi cambiamenti.

Questo dimostra che il T.T. è in grado di ottimizzare, come adattogeno, l’assetto ormonale in soggetti stressati e che quindi tale pianta non spinge l’equilibrio ormonale come invece farebbe uno steroide anabolizzante, ma aiuta l’individuo a ritrovare il proprio equilibrio ormonale.
II T.T. se ben utilizzato e prescritto da un dottore esperto, può essere a ragione considerato un “ottimizzatore ormonale”.

Anche assumendo un sovradosaggio di tale pianta, i valori di TESTOSTERONE rimarranno comunque nei limiti della norma: il TESTOSTERONE non supererà, almeno nei casi già studiati, livelli tali da essere considerato DOPING, con tutti i numerosi problemi per la salute che l’autore ha già descritto in numerosi articoli durante anni di attività.

Il dosaggio salutare consigliato è di 750-1250 mg, diviso in più assunzioni giornaliere (la dose può essere modificata in modo personalizzato secondo il parere del proprio medico curante).

Un altro principio attivo in grado di aumentare i livelli di TESTOSTERONE è il FENUSIDE contenuto nel FIENO GRECO (testofen-estratto secco titolato al 50% in fenuside).

Il fenuside è in grado di aumentare i livelli di TESTOSTERONE e svolge un’azione TESTOSTERONE-simile legandosi ai siti di legame (recettori) del TESTOSTERONE e mimandone quindi gli effetti. Provoca in tal modo un aumento della massa muscolare e della libido. Il dosaggio consigliato è di 300 mg, ma è suscettibile di modifiche in base al giudizio medico.

Per contrastare gli effetti a carico della prostata e dei capelli, indotti indirettamente dall’incremento del TESTOSTERONE che viene convertito in DHT, la natura ci mette a disposizione in particolar modo due piante, il SERENOA REPENS (palmetto seghettato) e l’ORTICA (urtica dioica).
Il SERENOA REPENS è in grado di inibire la conversione del TESTOSTERONE in DHT e riduce l’attività ed il trasporto dello stesso DHT. Quindi diminuendo la conversione in DHT, tale pianta potrebbe aumentare la disponibilità dei livelli di TESTOSTERONE libero, con conseguente aumento delle funzioni anaboliche dello stesso, con netto miglioramento delle prestazioni atletiche e sessuali.

Riducendo il DHT, si apporta inoltre un benefico effetto in persone che soffrono di ipertrofia prostatica e nella prevenzione della calvizia androgenetica.

L’ORTICA (urtica dioica), possiede componenti in grado di legarsi alla SHBG (globulina legante gli ormoni sessuali), al posto del TESTOSTERONE, saturando i siti di legame che risultano non essere più disponibili per il TESTOSTERONE.

In tal modo si ha a disposizione una maggiore quota di TESTOSTERONE libero che può esplicare le sue funzioni.

L’ortica inoltre inibisce il legame del DHT ai siti di legame del DHT sulla prostata e riduce l’azione dell’enzima 5-alpha-reduttasi che è responsabile della conversione del TESTOSTERONE in DHT. L’ortica quindi è utile per incrementare in modo naturale i livelli di TESTOSTERONE e nella prevenzione dell’ipertrofia prostatica benigna e della caduta dei capelli.

Il serenoa repens,frutto estratto secco supercritico in CO2 titolata al 45% in acidi grassi (320 mg) e l’ ortica radice estratto secco titolato allo 0.8% in steroli totali calcolati come beta sistosterolo (120 mg), sono quindi indicate per gli uomini intorno ai 40 anni che desiderano prevenire l’ipertrofia prostatica ed il diradamento dei capelli, ma anche migliorare le performance fisiche, sessuali, comportamentali, innalzando in modo naturale, senza forzarne la sintesi, i livelli di TESTOSTERONE circolante, tramite l’associazione sinergica di piante come il Tribulus terrestris ed il Fieno Greco-TESTOFEN (particolare estratto brevettato titolato in fenuside,mentre il normale fieno greco contiene pochissima fenuside).

In sintesi, l’utilizzo di tali estratti titolati permettono di conseguire il massimo rapporto tra innalzamento-ottimizzazione del TESTOSTERONE e contemporaneamente salvaguardare la salute di prostata e ritardare-prevenire la caduta dei capelli.

Il tribulus terrestris, il testofen, il serenoa repens e l’ortica, rientrano in quella classe di integratori alimentari formulati per favorire la performance maschile a 360°, fornendo all’uomo e al medico, dei validi strumenti per migliorare il benessere psico fisico, incrementando i punti di forza che rappresentano le caratteristiche dell’uomo in ottima salute ossia: buona massa muscolare, forza, resistenza, efficienza psico-fisica, libido, rendimento sessuale soddisfacente, riducendo al minimo i limiti che le modificazioni fisiologiche, che insorgono nell’uomo intorno ai 40 anni, lo rendono meno prestante e soddisfatto.

Tali estratti vegetali possono essere assunti, secondo consiglio medico, con ampio margine di sicurezza. Infatti non alterano,come gli steroidi anabolizzanti ecc., i meccanismi ormonali che la natura ha pensato per l’uomo, ma favoriscono un’ottimizzazione delle funzioni che la natura stessa ha creato.

Con un allenamento bio-tipizzato ed un’ alimentazione personalizzata, l’associazione di questi estratti può far migliorare sia la performance psico-fisica a 360°, sia migliorare il tono muscolare; con un allenamento con pesi gravosi, idonei per microlacerare la fibra muscolare si può INOLTRE favorire un apprezzabile incremento della massa muscolare anche nell’OVER 40.

approfondimenti recenti
LE NOSTRE SCHEDE DI ALLENAMENTO
[]
×