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DIFESA PERSONALE DONNA – COME CI SI PUÒ DIFENDERE DA UN ATTACCO DI GRUPPO?

IN PALESTRA COSA POSSIAMO FARE PER DIVENTARE PIÙ SICURE DI NOI STESSE, SENZA FALSE ILLUSIONI

fatti di cronaca riportano sempre più, purtroppo, casi in cui una ragazza viene rapita e seviziata da più uomini.

  • Come possiamo fare, noi donne, per evitare questo orrore?
  • È possibile essere addestrate in modo tale da poterci difendere da più di una persona?
  • I corsi di difesa personale, la pratica di una qualsiasi arte marziale ci può aiutare a farci diventare autosufficienti dal punto di vista della difesa?

LE COSE DI BASE DA FARE SUBITO

Se sentite il bisogno di sentirvi più sicure, iscrivetevi ad un corso di arti marziali, sport da combattimento o di difesa personale. Questo è senza dubbio il primo passo da fare.
Il secondo passo è quello di coltivare “sempre e comunque” una buona preparazione fisica.
Terzo, ma non ultimo, è quello di sapere come agire nei rapporti interpersonali, sia con conoscenti sia con sconosciuti. 

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È importante imparare le regole di base del rispetto reciproco, di darlo e di pretenderlo, di non accettare incontri al buio con sconosciuti, o con pseudo amici incontrati sui social network, e di conoscere i rischi quando si frequentano locali notturni e luoghi frequentati da molta gente.

CI SI PUÒ ADDESTRARE A DIFENDERSI?

Sapersi difendere non è una condizione immediata, facilmente raggiungibile, bisogna allenarsi tanto, farlo con coscienza e soprattutto non pensare che poi, si diventi invincibili o inavvicinabili.

Condizioni fisiche e mentali del momento dovute a tantissimi, infiniti fattori, determinano infinite variabili personali e perciò nessuno diventa invincibile in qualsiasi momento e contro tutti.

Studio un’arte marziale da molti anni, e mi sento sicura di me stessa, so che davanti ad un aggressore saprei cavarmela meglio di una che adora solamente il divano e la televisione.

Questo non solo perché mi sono state insegnate strategie, tattiche e tecniche in tutte le distanze, ma anche perché mi è stato insegnato anche di evitare di trovarmi in situazioni rischiose per la mia incolumità, di non essere ingenua, di guardarmi intorno e capire se possono esserci pericoli.
Sarei un’ingenua a anche credere che la palestra sia come nella realtà.

A volte è più facile, ma la maggior parte delle volte è più difficile. Fattori come

  • stress
  • effetto tunnel,
  • effetto sorpresa

non sono facilmente riproducibili in palestra, anzi, non lo sono affatto.

I Maestri di arti marziali devono insegnare ai loro allievi che affrontare qualcuno in palestra non è come farlo in strada, bisogna abituarli ad allenamenti “liberi”. 

È vero che l’esercizio collaborativo è importante per imparare i movimenti ed i concetti, e i drill sono indispensabili per fissare gli automatismi, ma il problema è che un aggressore non ti dice cosa sta per fare, agisce liberamente e quindi è necessario essere pronti ed allenati contro uno che lo fa appunto “liberamente”.

UNO CONTRO UNO O UNO CONTRO TUTTI?

Ciò che abbiamo appena detto è considerando un aggressore e una vittima.

Uno contro uno insomma.
È mia convinzione che una donna da sola abbia veramente poche possibilità di difendersi da più aggressori, che si appropinquano furtivamente in gruppo, senza essere neanche troppo galanti. 

Tieni conto che non ti attaccheranno uno alla volta come nei film, ma tutti insieme!
Credo di non avere un approccio mentale negativo a riguardo, credo solamente di essere realista.

Con un addestramento serio raggiungi un alto grado di sicurezza, ma non un livello utopistico da eroina dei film.
Solo sullo schermo, una donna sola, magari anche esile, riesce a sopraffare uno stuolo di malfattori.
Io studio ed insegno Wing Fight, mi alleno, provo tecniche, faccio sparring libero in palestra, fuori tengo gli occhi aperti, sto attenta a non cadere in trappole pericolose, e guardo come tengo la borsetta, cerco di non frequentare certi luoghi in certi orari, e ritengo sia questo il giusto fare per una donna che voglia imparare a difendersi in modo costruttivo e valido.

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