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CICLISMO CHI PUÒ VINCERE I GRANDI GIRI

L’ABC DELLE GRANDI CORSE A TAPPE DEL CICLISMO

Moltissime persone non capiscono il ciclismo, e non riuscendo a capirlo, non si entusiasmano a guardarlo in TV, in questo articolo cercheremo di farvi capire come funziona questo bellissimo ed entusiasmante sport rispondendo alle domande che molti telespettatori si saranno posti guardando una tappa del Giro d’Italia o Tour de France.

Le Gare di ciclismo se capite sono molto più belle e ricche di pathos e sofferenza rispetto alle gare di motociclismo e automobilismo. Alcuni quesiti sono :perché chi vince più tappe poi non vince la classifica generale?  Perché ci sono vari colori di maglia?  Perché le squadre corrono per un solo ciclista denominato capitano?  Perché durante le tappe assistiamo a squadre diverse che tirano il gruppo assieme sembrando unite fra di loro?  Perché i tifosi di diversi ciclisti non litigano come succede nel calcio?   Il Giro d’Italia nasce nel 1909 ideato dal giornalista Tullo Morgagni  ed il ciclista primo in classifica generale indossa la maglia ROSA che riprende il colore dalle pagine della Gazzetta dello Sport, sponsor ufficiale storico della manifestazione. Esistono altre classifiche:  

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  • quella per i velocisti, dove il leader indossa la maglia ROSSA, 
  • quella per gli scalatori, dove il primo indossa la maglia AZZURRA
  • quella di miglior giovane, dove il miglior classificato ha la maglia BIANCA.

 Il VINCITORE DI TAPPA è colui che taglia per primo il traguardo della giornata. Il VINCITORE DEL GIRO D’ITALIA, e maglia Rosa alla fine dell’ultima tappa, è colui che riesce a completare le 21 tappe previste dal Giro nel minor tempo rispetto agli altri corridori. Durante le 21 tappe del Giro la maglia ROSA può cambiare proprietario infatti, tappa per tappa, indossa la maglia colui il quale ha completato il tratto del percorso fino ad allora corso nel tempo minore. I primi tre ciclisti che arrivano al traguardo guadagnano dei “premi in secondi” o abbuoni rispettivamente di:

  1. 20″ per il primo
  2. 14″ per il secondo
  3. 8″ per il terzo

 Questi abbuoni sono dei secondi che si vanno a sottrarre al tempo impiegato nel percorrere la tappa e quindi sono molto utili in classifica generale.  Come mai il corridore che vince più tappe a fine Giro non ha la maglia Rosa ( tranne alcuni casi )?  Come ho già detto prima la maglia Rosa viene indossata da colui che ha completato il percorso in meno tempo.  Esistono diversi tipi di tappe:  

  • tappe per velocisti prevalentemente in pianura 
  • tappe a cronometro ( in pianura / collina )
  • cronoscalate ( cronometro in salita )
  • tappe per scalatori ( in salita )
  • tappe adatte alle fughe 

  Detto questo, in condizioni di normalità all’arrivo di tappa il gruppo arriverà compatto in una tappa in pianura mentre in un arrivo in salita, o in una cronometro, ognuno avrà un tempo diverso.  Facendo un esempio se Kitten, Petacchi, Cavendish o l’ex ciclista Cipollini, velocisti puri,  vincono 3 tappe in pianura, a gruppo compatto, non guadagneranno secondi rispetto agli altri ciclisti ( a parte i 20″ di abbuono ); se invece Nibali o Contador staccano tutti di 2′ in salita, e vincono la tappa in solitaria, guadagneranno due minuti sugli altri. Alla fine delle 3 settimane di un Giro un velocista come Cavendish ha grande probabilità di vincere più tappe rispetto ad un altro ciclista ma non potrà mai indossare la maglia Rosa all’ultima tappa.  Perchè? Perchè Cavendish nelle tappe in pianura, nonostante gli abbuoni di 20″, non riuscirà mai a prendersi un margine di vantaggio tale da sopperire ai minuti che perderà in tutte le altre tappe ( di montagna o di cronometro ). Per tale motivo esistono vari tipi di ciclisti:  

  • scalatori che vanno molto forte in montagna
  • velocisti che vanno molto forte nei finali di tappe pianeggianti
  • passisti che vanno molto forte dove ci sono km e km da macinare in pianura
  • passisti-scalatori che vanno molto forte dove ci sono km di salita pedalabile 
  • cronoman che vanno forte nelle gare a cronometro le quali si percorrono da soli contro il tempo 
  • gregari che NON Vanno forte in nessun campo ma si mettono a completa disposizione della squadra 
  • capitani coloro che hanno le qualità per fare classifica e per tentare di vincere il giro.

 La distinzione tra uno scalatore, un velocista e un passista-cronoman deriva da un fatto esclusivamente FISICO derivante sia dal peso dell’atleta che dalla predominanza di fibre muscolari bianche o rosse dei muscoli del ciclista. In salita vanno più forte, per le leggi fisiche, coloro che pesano meno perchè hanno meno peso da trasportare su in salita, risultano più leggeri e fanno meno fatica. In pianura invece dove ci vuole più massa fisica hanno la meglio coloro che hanno fisici più pesanti. Invece uno può diventare velocista se ha la predominanza di un tipo di fibre muscolari di colore BIANCO di POTENZA che danno l’esplosività negli ultimi metri della corsa.  Ci sono anche degli scalatori che hanno anche lo scatto e riescono a vincere volate in gruppi ristretti ma non riescono a competere con i velocisti per una questione di peso e la relativa potenza che riescono a sprigionare negli ultimi metri.  Per i motivi sopra esposti è chiaro che ogni ciclista riveste un suo ruolo in una squadra e per vincere il Giro d’Italia o Tour de France sono necessarie soprattutto le seguenti doti: 

  1. Doti da Scalatore per rimanere con i primi in montagna
  2. Doti da cronoman per non prendere distacchi enormi nella gare a cronomentro
  3. Avere un buona squadra per evitare di prendere distacchi nelle gare di pianura per velocisti
  4. Doti di recupero fisico straordinarie in quanto un ciclista può essere forte nelle gare di un giorno avendo tutte le caratteristiche sopra elencate ma non avere doti di recupero che permettono di eccellere nei grandi giri 

Chi avrà queste caratteristiche potrà ambire a vincere un grande giro, altrimenti si deve accontentare di vincere alcune tappe o le gare singole di un giro, le cosiddette classiche.

Cunego non ha grosse doti di recupero e quindi non ha più ripetuto la grande impresa del 2004 dove vinse il Giro d’Italia, è diventato uno scalatore scattista che può vincere gare con arrivi in salita a gruppi ristretti, ma ha abbandonato veleità di vittoria di un grande giro.

Cipollini è stato un grande ciclista detentore del record di vittorie al Giro d’Italia con 42 tappe ma essendo un velocista puro non ha mai potuto vincere un grande giro, in quanto in salita arrivava dopo un’ora con i suoi 80 kg. Però essendo stato il numero uno della velocità aveva una squadra quasi al completo a sua disposizione per organizzare i treni delle volate. Anche se non vinceva i giri, vinceva molte tappe e dava spettacolo e quindi la squadra guadagnava ugualmente molti soldi da sponsor e premi.

Lo stesso Francesco Moser ha vinto un solo giro d’Italia, tra l’altro costruito su di lui, con poche salite e molti km a cronometro, perchè essendo stato un grande passista che si difendeva in montagna, non aveva grosse chanche per dominare i giri soprattutto se contenevano molti arrivi in salita.

Francesco Moser era un fenomenale passistone cronomen e quindi quando un giro era costruito con molte tappe con arrivi in salita, poteva pagare anche diversi minuti.

I Grandi Giri diventano Epici quando c’è equilbrio tra i corridori e quando nasce un duello tra 2 o 3 pretendenti e nonostante gli scandali e contro scandali il ciclismo resta sempre uno degli sport più popolari ed entusiasmanti. 

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