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Allenamento su Superfici Instabili è veramente Efficace?

Sono parecchi anni che in palestra è entrato prepotentemente il concetto di allenamento funzionale. Su questa tipologia di allenamento, oggi giorno abbiamo svariate versioni, che utilizzano numerosi strumenti ed attrezzi funzionali.

Questo articolo tratterà nello specifico l’allenamento funzionale applicato su superfici instabili. In commercio abbiamo alcuni attrezzi che permettono di effettuare esercizi specifici come:

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  • Tavolette mobili – indoboard: sono tavolette (tonde, quadrate, rettangolari) con la base di appoggio basculante; in pratica il soggetto deve salire sulla tavoletta e cercare di mantenersi in equilibrio azionando i propriocettori che si trovano sotto la pianta del piede, inoltre la muscolatura deve adattarsi continuamente ai cambi di posizione del corpo
  • Bosu Bilance: altro attrezzo utilizzato è una mezza sfera in gomma, con la quale è possibile svolgere diversi esercizi di coordinazione, camminata (se ne abbiamo diversi a disposizione) , leggeri saltelli per migliorare l’equilibrio e l’appoggio dopo la fase di volo.
  • Appoggi di Bauman: sono attrezzi in legno, una specie di piccole tavolette che vengono utilizzate nelle ginnastica artistica per mantenere l’equilibrio o per comporre circuiti di potenziamento. Possiamo utilizzarle posizionandone diverse lungo un percorso e camminarci sopra cercando di mantenere l’equilibrio, e man mano possiamo eseguire la camminata aumentando leggermente il ritmo.
  • Palline da tennis o in gomma, utili per migliorare la propriocettività dell’arco plantare.
  • Trampolino elastico è possibile utilizzare anche il classico trampolino elastico utilizzato dalle ragazze che svolgono ginnastica artistica, piccoli saltelli man mano sempre più alti migliorano la capacità di equilibrio, e propriocettività.

Gli esercizi effettuati su tali superfici migliorano sicuramente la propriocettività, ma leggendo articoli scientifici a riguardo ho scoperto che a dispetto di quanto ci si aspettava, le superfici instabili non riescono a migliorare i livelli di forza e le prestazioni muscolari. Quindi effettuare un allenamento esclusivamente con questi esercizi non è la strada giusta per migliorare le proprie prestazioni a 360°.

Questo perchè?

Numerosi Test e studi a tal riguardo, hanno individuato che l’uomo è biomeccanicamente stato progettato per adattarsi a superfici stabili e ritrovare l’equilibrio nel caso la stabilità venga a mancare da cause esterne.

I pavimenti mobili e precari non sono altro che una finzione della realtà a cui il corpo inizialmente ha difficoltà nel trovate l’equilibrio e la giusta postura, ma che successivamente può adattarsi trovando il giusto assetto.

I test hanno evidenziato che come risultato, non si registrano aumenti nella forza o nella funzionalità prestativa dell’organismo, ma anzi un peggioramento. In vari studi comparati a volte il normale e semplice allenamento alle macchine ha dimostrato di essere superiore in aumento di forza espressa rispetto all’allenamento svolto su superfici instabili. Voglio accordarmi su cio che dice Brad Schonfeld (presidente del Global Fitness in Scardale, NY) e cioè che:

  • L’allenamento dovrebbe essere strutturato in 75% esercizi svolti su superfici stabili e 25% svolte su quelle instabili.

Pertanto come bisogna sfruttare l’allenamento con instabilità?

  1. Può svolgere un ruolo importante nell’ambito di un programma globale per un atleta dedicando una minima parte del tempo a disposizione e quindi su ora di allenamento, dedicargli 15 minuti.
  2. come parte di un programma di riabilitazione per il recupero da un infortunio

Buon ABC Allenamento

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