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Push Down – Il migliore esercizio complementare per i Tricipiti

L’esercizio per i tricipiti più conosciuto ed usato è sicuramente il push down. Push down è il termine inglese dell’esercizio e letteralmente significa spinte in basso. Il termine inglese push down, molto pratico ed intuitivo, spesso viene usato da molti istruttori che lo usano per indicare l’esercizio nelle schede di allenamento che forniscono ai propri allievi.

La tecnica canonica dell’esercizio prevede di attaccare una sbarra a V ad un cavo alto di una Ercolina o Lat Machine, fare un passo indietro rispetto al cavo, piegare leggermente le gambe, piegare il busto in avanti, posizionare i gomiti sui fianchi (i quali dovranno rimanere fermi per tutta la durata dell’esercizio come se fossero imbullonati) e poi spingere in basso la sbarra portandola a toccare le vostre gambe, con movimento controllato bisogna poi riportare la sbarra al punto iniziale per poi ripetere il movimento per il numero di ripetizioni imposto dalla scheda di allenamento.

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Questo è l’esercizio canonico effettuato in tutte le palestre, ci sono ovviamente alcune varianti per rendere più duro ed efficace l’esercizio.

Ad esempio se al posto della sbarra a V usate una corda, renderete l’esercizio più selettivo nel senso che i tricipiti verranno stimolati in modo più mirato in quanto la corda offre una libertà di movimento maggiore soprattutto nella fase concentrica del movimento quando cioè spingete il carico verso le vostre gambe, a testimonianza di quanto detto vi accorgerete che i carichi utilizzati, con questa versione, saranno minori in quanto c’è un maggior isolamento dei tricipiti e quindi sia le spalle che altri muscoli vengono “by passati”.

Un altra versione che isola maggiormente i tricipiti, prevede l’utilizzo di una maniglia dove allenerete un braccio per volta, in questa versione potete usare due impugnature diverse una che prevede il palmo verso l’alto ed una che prevede il palmo verso il basso.

Di solito si usa la versione con il palmo rivolto verso l’alto (presa inversa) con pesi medio bassi ed un alto numero di ripetizioni come esercizio di rifinitura finale dopo un certo tipo di lavoro di forza e massa.

Ricapitolando abbiamo il classico push down con sbarra , il push down con corda , il push down unilaterale con maniglia e poi ?

C’è la versione alla JAY CUTLER!

Questa versione prevede l’utilizzo di pesi medio alti e questo grazie alla particolare postura che si adotta durante l’esecuzione dell’esercizio.

Andate davanti ad una lat machine (che ha un bel pacco pesi consistente), attaccate una sbarra a V al cavo alto ed inclinate il busto in avanti, per non perdere l’equilibrio e per avere il controllo della situazione.

I gomiti non vanno aderenti al busto , ma vanno aperti avanti a voi come se doveste gonfiare una gomma di una bicicletta con un “pompone”.

Ora con il busto che domina la sbarra portate la sbarra alle vostre gambe con un movimento potente e deciso, non estendete del tutto le braccia , per non perdere tensione e tornate nella posizione iniziale cercando di trattenere il carico.

La fase più importante del movimento è la seconda dove i tricipiti subiranno un forte stretching con carichi elevati. Con questa versione i carichi saranno più elevati della tecnica canonica e c’è meno stress ai gomiti.

Il Push Down è il migliore esercizio complementare che esista per i muscoli tricipiti e quindi dopo le distensioni alle parallele o su panca piana con presa stretta, sono un must.

Per comprendere meglio la versione di JAY CUTLER.

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