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Gli Effetti Dell’allenamento Sull’apparato Circolatorio

Come modfica il nostro allenamento il nostro corpo? In particolare il sistema circolatorio, diventa più potente, sano e prestante.

Il sangue circola continuamente in un sistema chiuso di tubi (vasi sanguigni) che nel loro decorso presentano strutture differenti (arterie, capillari e vene).
II movimento del sangue in questi condotti è determinato dal cuore, muscolo cavo situato al centro della cavità toracica.

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Dal cuore il sangue esce per mezzo di vasi con pareti assai robuste, le arterie, mentre vi giunge condotto da vasi a pareti molto più sottili, le vene.
Il cuore dà la spinta necessaria, fungendo da pompa, al liquido sanguigno per raggiungere quelle zone dove può cedere tutti i vari materiali energetici (ossigeno, grassi, zuccheri).
Durante l’attività fisica i muscoli hanno bisogno di una quantità maggiore di sostanze energetiche.
Per svolgere questo compito l’apparato circolatorio provvede ad aumentare la velocità del sangue, in modo che possa arrivare in minor tempo la maggior quantità possibile di materiale da utilizzare nelle contrazioni muscolari.
La quantità di sangue che la pompa cardiaca mette in circolo in un minuto viene chiamata volume/minuto che aumenta notevolmente durante l’attività fisica.
Questo è possibile per l’aumento sia del numero dei battiti del cuore, che del volume del sangue in esso contenuto.

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a) Al cuore arrivano tramite il sistema nervoso continui ed insistenti messaggi i quali lo informano del bisogno di sostanze energetiche (in particolare di ossigeno) da parte dei muscoli.
Al cuore arrivano tramite il sistema nervoso continui ed insistenti messaggi i quali lo informano del bisogno di sostanze energetiche (in particolare di ossigeno) da parte dei muscoli.
Il cuore reagisce a questi stimoli aumentando immediatamente il ritmo di contrazione: dalle normali 70/75 pulsazioni al minuto si arriva a superare addirittura le 200 quando lo sforzo è particolarmente intenso.
Questo provvedimento è di aiuto ai muscoli solo per breve tempo; infatti, quando le contrazioni assumono un’esagerata frequenza il cuore non può riempirsi completamente e ad ogni contrazione minore sarà la quantità di sangue messa in circolo.
Nello stesso tempo il muscolo cardiaco si stanca diminuendo la potenza di contrazione.
Questo tipo di adattamento è comune specialmente nelle persone non abituate a svolgere esercizi fisici intensi; infatti meno il cuore è abituato a sopportare uno sforzo muscolare più aumenta velocemente la frequenza dei battiti cardiaci.

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b) Il cuore si riempie di una maggior quantità di sangue e di conseguenza maggior quantità può essere messa in circolo ad ogni contrazione.

Questo è possibile perché le fibre muscolari del cuore sono stimolate ad allargarsi ed a restringersi più lentamente ma con più potenza.

Infatti, allargandosi maggiormente, le fibre permettono un aumento del volume delle cavità interne del cuore; di conseguenza la contrazione dovrà essere più potente dovendo spingere questa maggiore quantità di sangue.

Il tempo in cui il cuore si riempie e si svuota sarà più lungo del normale: questo permette alle fibre un tempo più lungo di recupero. Per tali ragioni questo secondo meccanismo si dimostra estremamente economico e vantaggioso e si riscontra solamente in persone abituate ad esercizi fisici intensi.
Infatti in esse il muscolo si è lentamente irrobustito e adattato a sopportare un lavoro maggiore del normale.
Nei soggetti abituati agli esercizi fisici, si nota, anche a riposo, una frequenza del polso minore del normale, conseguentemente questa frequenza subisce minori e più lente variazioni quando i muscoli cominciano a lavorare.
Dalle considerazioni fatte si deduce che con l’esercizio fisico il volume/minuto aumenta sempre: nei soggetti non abituati a pratiche sportive, elevando i battiti del cuore; in quelli abituati, col movimento più ampio e completo del muscolo cardiaco, in quanto la pratica sportiva ha abituato il cuore a lavorare in forma più economica e vantaggiosa.

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