Anche se siamo sportivi ed in ottima forma dobbiamo comunque sottoporci alla misurazione della pressione? E quanto spesso? Diciamo che essendo atleti, ci sono minori probabilità che soffriamo di pressione alta, infatti nonostante la pressione arteriosa aumenti notevolmente durante l’attività sportiva intensa, l’esercizio fisico svolto con regolarità (al contrario di una vita sedentaria) è in grado di migliorare la salute sotto infiniti punti di vista e svolge un ruolo protettivo nei confronti dell’ipertensione.
Lo sportivo avrà maggior cura e motivazione per nutrirsi in modo corretto ed è molto più probabile che non fumi e che non beva alcolici; nonostante questi fattori determinanti, è ben noto che l’esercizio fisico ha un’effetto diretto sulla riduzione della pressione, a patto che sia praticato con costanza e senza eccessi.
MISURAZIONE DELLA PRESSIONE
Lo sportivo, specie se è agonista, si sottopone almeno una volta l’anno alla visita specialistica per ottenere il certificato agonistico (della validità di un anno), quasi sempre necessario per poter partecipare a competizioni sportive. Questo fa si che l’atleta tenga costantemente sotto controllo il livello della pressione arteriosa.
Questo è importante, perchè la maggior parte degli ipertesi non lamenta sintomi particolari, infatti, essendo asintomatica, spesso l’ipertensione non viene diagnosticata per molti anni, durante i quali iniziano a prodursi impercettibili danni al cuore, ai reni e al cervello.
In alcuni casi, il soggetto può addirittura aver subìto un attacco ischemico transitorio, una crisi di angina pectoris (dolore toracico secondario a sforzo), o in casi peggiori un vero e proprio attacco cardiaco.
L’insufficienza cardiaca provoca difficoltà respiratorie (dispnea) in posizione sdraiata, mentre l’insufficienza renale può essere responsabile di un generale senso di stanchezza ed esaurimento, nonché ancora di dispnea.
Sono disturbi seri da non sottovalutare, quindi non bisognerebbe far passare troppo tempo fra un controllo e l’altro, o peggio, aspettare i primi sintomi prima di farsi controllare. Oltre tutto è un esame semplicissimo, veloce e non invasivo.
QUANDO DOBBIAMO INTENSIFICARE I CONTROLLI?
- In linea di massima, dopo i 30 anni il controllo della pressione dovrebbe essere effettuato con più regolarità.
- Se i valori sono nella norma, allora ci si può limitare ad una misurazione ogni due anni o anche più, invece se i valori sono vicini al limite ovviamente i controlli dovranno essere più frequenti.
Quanto è frequente questo problema? Diciamo che questa problematica diventa più comune:
- Con l’avanzare dell’età
- Nelle persone che fanno largo consumo di sale
- Nei soggetti sedentari
Nelle donne in pre menopausa la tensione tende a essere inferiore rispetto agli uomini, mentre dopo i 50 anni la differenza fra i sessi diventa meno evidente. Prima che il ciclo mestruale cessi definitivamente, infatti, le donne, grazie all’azione degli ormoni femminili (in particolare degli estrogeni) sono relativamente protette dall’ipertensione, e dalle cardiopatie. Dopo la menopausa i livelli di estrogeni calano bruscamente e le donne raggiungono gli uomini in termini di sviluppo delle patologie cardiache.
IPERTENSIONE E BODYBUILDING
L’allenamento del culturista è un allenamento incentrato sullo sviluppo della forza, nella fattispecie si allena la forza massimale e quella esplosiva.
Cosa avviene nel sistema circolatorio di un atleta durante una ripetizione sub-massimale?
- Per prima cosa i muscoli si devono contrarre in maniera massimale per vincere la forza applicata con gli esercizi. Il muscolo si compatta e ovviamente cambia anche l’ambiente circolatorio a livello delle arterie e dei capillari intramuscolari.
- I capillari compressi dalle fibre muscolari offrono una alta resistenza al passaggio del sangue. In parte questo ostacolo è assorbito dalla elasticità delle arterie a monte della compressione. In parte si tramuta in un’ inevitabile resistenza al flusso sanguigno di cui il cuore è la pompa.
- Il cuore ha un’unica possibilità per mantenere attiva la circolazione: aumentare la pressione. Lo fa aumentando la forza di contrazione.
- Durante le ripetizioni massimali si assiste ad un vero e proprio conflitto tra i muscoli periferici che, contraendosi , comprimono le arterie e i capillari.
Dalla parte opposta il cuore che per mantenere la circolazione aumenta la forza contrattile per vincere le resistenze a valle. Risultato aumenta la pressione.
Di quanto ? si possono raggiungere picchi di 300 / 400 mmm di mercurio. Per fortuna l’organismo giovane e sano è in grado di fare fronte a queste evenienze senza danno.
Nel tempo però questo sovraccarico usura tutte le componenti dell’albero circolatorio. Le valvole cardiache possono andare incontro a lesioni che ne alterano la tenuta (insufficienze valvolari). Le arterie si degradano con i processi di arteriosclerosi . Insomma l’equilibrio funzionale tende gradualmente a scompensarsi negli anni.
Massa Muscolare e Pressione
Molta massa da irrorare significa anche spingere con una pressione adeguata il sangue. E in genere questo avviene anche con un aumento della pressione arteriosa. Il culturista in questo caso è avvantaggiato rispetto alla persona obesa perché comunque ha un fisico efficiente e allenato. Ma un minimo di usura si verifica comunque e contribuisce al quadro generale cui è sottoposto il culturista
Concludendo
Il Bodybuilding come tutti gli sport da vantaggi e svantaggi. Quali sono i consigli che ci permettiamo di dare?
- Primo tra tutti associare all’allenamento di bodybuilding anche un po’ di attività aerobica. Questo permette di compensare l’ipertrofia concentrica con un attività che spinge verso una ipertrofia eccentrica . Si ottiene una modulazione tra le due compensazioni. Inoltre l’attività di tipo aerobico permette di intervenire anche sulla definizione e sulla riduzione della massa grassa. Argomenti che stanno particolarmente a cuore al culturista.
- Costruire massa di qualità e quindi, bisogna essere grossi ma magri per non portare in giro peso inutile che affatica il cuore.
- Non Bere e non fumare
- Fare qualche attività distensiva come lo stretching.
- 6 MODI PER CURARE L’IPERTENSIONE
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Step 1 – Capillarizzazione
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Step 1 – Forza
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Step 1 – Tenersi in forma
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Step 4 – Dimagrimento
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