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Brazilian Jiu Jitsu – Heel Hook e Danni al Ginocchio

Come per la maggior parte delle attività sportive, gli sport lottatori in generale sono discipline che apportano un numero infinito di benefici a chi la pratica, sia sotto il punto di vista fisico che mentale. Il corpo del lottatore dopo anni di pratica diventa elastico, flessibile, forte e la mente abituata alla strategia e al confronto.

Come ogni atleta il lottatore ha bisogno di un corpo sano ed efficiente, e per essere tale ha bisogno di un lavoro di “manutenzione” che agisca in modo benefico sui punti deboli della sua struttura, ovvero sulle articolazioni.

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LAVORARE SULLE ARTICOLAZIONI

Un primo passo dunque per conservare al meglio legamenti e articolazioni è quello di eseguire regolarmente un buon lavoro di allungamento; per questo lo stretching non dovrebbe mai mancare nel programma settimanale di allenamento del lottatore, sia amatoriale che agonista.

Le articolazioni sono in sostanza le cerniere che consentono movimento, sono il perno del nostro sistema locomotore, e un’articolazione compromessa o imperfetta perde elasticità, nei casi peggiori fino ad irrigidirsi, arrivando molto più facilmente alla rottura.

L’articolazione è in pratica il collegamento tra due ossa le cui parti terminali, rivestite di cartilagine, sono racchiuse in una capsula di tessuto connettivo che protegge l’articolazione stessa. All’interno di questa capsula il liquido sinoviale permette il perfetto scorrimento delle ossa.

I movimenti lenti dello stretching stimolano le ghiandole sinoviali a produrre maggiori quantità di questo liquido, proteggendo la salute delle cartilagini articolari. Ecco perché lo stretching si rende necessario, nel nostro caso per il lottatore.

LA STRUTTURA DEL GINOCCHIO

Proprio come per il calciatore, per l’atleta di Brazilian Jiu Jitsu o di Submission Grappling c’è una particolare articolazione che è un pò più esposta delle altre ad infortuni (sia per usura che per leva meccanica), cioè quella del ginocchio, che spesso anche un buon lavoro di stretching non riesce a scongiurare. Per capire meglio le problematiche di cui può soffrire il ginocchio però è necessario conoscerlo meglio.

Il ginocchio è l’articolazione più voluminosa del corpo. Esattamente come le caviglie è una giuntura orizzontale che consente alla gamba di piegarsi e di estendersi, ma anche di ruotare e torcersi leggermente in posizione flessa.

Chi conosce anche solo superficialmente queste discipline di lotta sa che importanza hanno questi movimenti delle ginocchia durante le fasi di passaggio di guardia da in piedi oppure in guardie come la De La Riva o la mezza guardia per esempio.

La struttura del ginocchio ha due funzioni primarie:

  • I suoi forti legamenti e i muscoli protettivi che interessano questa zona della gamba gli garantiscono una notevole stabilità, questo un elemento fondamentale per consentire alle ossa lunghe che vanno dal bacino ai piedi di sostenere l’intero peso del corpo
  • poi il ginocchio è dotato di una grande libertà di movimento in quanto le ossa non sono costrette in una configurazione fissa
  • La stabilità del ginocchio è maggiore quando la gamba è tesa, ma questa stabilità è sacrificata a vantaggio della mobilità per correre, saltare ecc, in modo tale da consentire al ginocchio di adattarsi efficacemente ai cambiamenti che si producono nel piede a causa delle irregolarità del terreno su cui poggia.
  • Incidenti e lesioni sono piuttosto diffusi, sia nel mondo dello sport che per le persone poco attive sotto il punto di vista sportivo, poiché il ginocchio, per la sua complessità è il punto più vulnerabile della gamba.

LA HEEL HOOK, UNA LEVA MICIDIALE

Con questo articolo non passi il messaggio che praticare queste discipline lottatorie sia negativo, tutt’altro, però sono sport da combattimento, e come tali il loro scopo è quello di neutralizzare l’avversario, nel caso specifico per mezzo di sottomissioni che mirano soprattutto i punti deboli della struttura del corpo dell’avversario, ovvero legamenti e articolazioni, e specie in gara può succedere di subire un infortunio.

La leva al ginocchio più temibile che troviamo nell’arsenale del Brazilian Jiu Jitsu e che abbiamo modo di osservare abbastanza di frequente nei match di MMA è la Heel hook (in genere vietata nelle competizioni di BJJ fino alla cintura marrone e nera e in quelle di Submission Grappling fino alla Classe A proprio per la loro pericolosità), che in realtà si applica al tallone ma che agisce principalmente a discapito del legamento crociato anteriore, situato appunto nel ginocchio.

Il nostro corpo è una macchina perfetta, ma se al ginocchio viene applicata una torsione innaturale come nel caso della Hell hook, il punto più debole della zona interessata dallo stravolgimento subisce inevitabilmente una lesione, in questo caso a carico del legamento crociato anteriore. 

Questa leva deve la sua cattiva reputazione al fatto che una volta sentito dolore il più delle volte ci si trova già di fronte ad una lesione importante, che può variare dalla lesione parziale alla rottura completa del legamento.

Se il legamento crociato anteriore subisce una lesione seria o completa, l’atleta senza meno si dovrà sottoporre ad un intervento chirurgico di ricostruzione, in modo tale da ripristinare la completa stabilità del ginocchio. In questo caso, a differenza del menisco dove il recupero sarà molto più veloce, l’atleta a causa del periodo riabilitativo dovrà stare lontano dal tatami almeno 4 o 5 mesi.

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