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Il Jeet Kune Do di Bruce Lee

Bruce Lee  non ha inventato un” nuovo stile ” al contrario,  sperava di liberare i suoi allievi dagli stili rigidi, schemi precodificati, modelli. Detto in parole povere, Bruce Lee credeva che solo ciò che ha funzionato deve essere usato nelle arti marziali ed il resto deve essere scartato. E questo è ciò che rende il  Jeet Kune Do uno stile particolare e Bruce Lee il precursore delle moderne M.M.A. Mixed Martial Art’s!

Bruce Lee ha studiato Wing Chun, sotto la guida di Sifu Yip Man ed uno dei suoi migliori studenti allievi , Wong Shun Leung, in Cina prima di partire per gli Stati Uniti nel 1959.

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Con lo studio del Wing Chun, Bruce Lee ha appreso la sensibilità tattile e lo studio della linea centrale. Nell’immaginario collettivo, sono tipici del Wing chun i pugni a catena; sono pugni verticali con il dorso della mano perpendicolare al terreno, portati a raffica che mirano a seguire l’avversario fino alla resa totale.

Erroneamente a quanto si crede il wing chun prevede tutti i tipi di pugno e soprattutto colpi a mano aperta, (i micidiali Fak-sao, chan-sao e biu-tze-sao) che se portati con forza e precisione sono molto pericolosi e letali; a livelli avanzati le braccia sono utilizzate a “frusta”, riuscendo a scaricare potenza cinetica da qualsiasi posizione del corpo rispetto l’avversario. In alcuni film di Bruce Lee, si possono intravedere molte tecniche di wing chun. Al di là di Wing Chun, Bruce Lee ha anche studiato sia la boxe occidentale che l’Escrima o Scherma. Dopo essersi trasferito in America nel 1964 (Seattle), Lee ha aperto una scuola di arti marziali chiamata Lee Jun Fan Gung Fu Institute (letteralmente  Scuola di Kung Fu di Bruce Lee), dove ha insegnato Wing Chun con alcune sue modifiche.

Nel 1964, Bruce Lee,  dopo aver combattuto contro un maestro di arti marziali cinese locale  e nonostante lo avesse sconfitto in meno di tre minuti, rimase deluso dalla sua prestazione. Imputò questa questa lentezza nel vincere quel combattimento agli schemi rigidi che aveva il suo stile fino ad allora e da lì nacque la nuova filosofia marziale di Bruce Lee che permise di incorporare al suo Wing Chun, la boxe, grappling e l’escrima (scherma) nella sua preparazione . Nel 1965 con  “La Via per intercettare il pugno”, nacque il Jeet Kune Do.

Caratteristiche del Jeet Kune Do

Il principio generale del Jeet Kune Do è quello di eliminare ciò che non funziona e usare quello che serve e che sia efficace senza troppi formalismi. Il Jeet Kune Do infatti, non riguarda tecniche o movimenti fine a se stessi , ma il modo in cui tecniche e movimenti vengono eseguiti. Cos’è una tecnica di Jeet Kune Do? È il jab che è sentito ancora prima di essere visto; è il jab che può causare un terribile danno; è il jab portato al momento ideale in un combattimento; è il jab che non viene telegrafato all’avversario.

Controllo della centrale dato da anni di lezioni ed allenamenti di Wing Chun che gli hanno permesso di  proteggere la sua linea centrale da uno o più aggressori da diverse angolazioni.

Combattimento Reale. Alcuni stili di arti marziali hanno i kata, o movimenti pre-organizzati dove gli operatori simulano gli attacchi ed i colpi. Nel JKD non esistono Kata o cose simili in quanto nella difesa personale è stato dimostrato che non servono, in quanto non è raro che maestri di questi stili siano stati battuti in strada da persone che non hanno mai effettuato arti marziali ma che hanno vissuto in strada crescendo tra risse e liti.

Simultaneità di Attacco e Difesa: Quando si affronta un attacco è necessario contrattaccare e neutralizzarlo sul nascere.

Economia di movimento: Nel Jeet Kune Do i movimenti devono essere i più economici come poi avviene nel Wing Chun, quindi è opportuno colpire nel modo più rapido, semplice, accessibile e diretto…(e non Classico). Questo è il Jeet Kune Do di Bruce Lee, frutto di assidui allenamenti e ricerche costanti, che hanno reso questo maestro artista, attore e filosofo, creatore di un sistema padrone delle sue tecniche ed avversario riverito ed incontrastato nel mondo delle arti marziali

I Cinque modi di attacco: 

S.D.A = Single Direct Attack / Attacco Singolo Diretto

A.B.C = Attack By Combination / Combinazioni di Attacchi

P.I.A = Progressive Indirect Attack / Attacco Indiretto Progressivo

A.B.D = Attack By Drawing / Attacco mediante Estrazione di Attacco

H.I.A = Hand Immobilization Attack / Attacco su Immobilizzazioni delle Mani

Quattro Principi del JKD:

  • Sono efficienza 
  • immediatezza
  • semplicità
  • rapidità

Non vi è nessun standard nel combattimento totale, ed ogni tipo di espressione deve essere libera. Questa verità liberatrice è una realtà fino a quando viene “vissuta e sperimentata” dall’individuo stesso; è una verità che trascende gli stili o le discipline. Ricordate anche che Jeet Kune Do è solo un termine. Un’etichetta da usare come un barca per permettere la traversata di qualcuno; una volta dall’altra parte non viene smantellata per essere portata in spalla.

Ancora oggi questo modo di concepire le arti marziali è frutto di ilazioni dove gli integralisti dello stile sostengono che bisogna seguire una linea e portarla fino al termine altri invece sostengono che ogni stile ha i suoi buchi e che non bisogna vedere solo i lati positivi ma anche i negativi per colmarli. Sappiate che le integrazioni non vi “sporcheranno” la vostra tanto amata tecnica sopraffina, ma l’arrichirranno!  

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