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Laamb la Lotta Senegalese

Denominato Laamb in lingua wolof letteralmente significa “lotta” e Lutte in lingua francese. In pratica è il wrestling senegalese che non è altro che uno stile di lotta tradizionale e molto popolare in Africa, il quale è lo sport nazionale del Senegal.
 
Storicamente questo stile di wrestling veniva utilizzato come forma di intrattenimento per passare il tempo durante il giorno nella stagione secca ed era anche un modo per corteggiare o impressionare le potenziali mogli e anche per risolvere in maniera maschia le controversie tribali.
 
La Lotta senegalese è uno dei pochi stili di wrestling africani che consente anche i colpi e con la sua recente popolarità, lo stile si è evoluto includendo tecniche di arti marziali provenienti dall’estero come il judo e karate e sport di combattimento come boxe e kick boxing.
 
Questo Sport è diventato popolarissimo in Senegal diventando lo sport più seguito surclassando anche il Calcio che in Senegal era molto seguito e praticato con eccellenti risultati. Questo per darvi l’idea di quanto è popolare il laamb in Senegal.
 

Caratteristiche del LAAMB – Lotta Senegalese

 
I M’burr (lottatori) vincono un incontro portando, proiettando l’avversario a terra, sia sulla loro schiena, ginocchia o spalle al di là di una certa zona.
I Lottatori indossano una specie perizoma o pantaloncini molto succinti e spesso indossano talismani e si ungono con pozioni definite magiche per aumentare la loro fortuna durante le gare.
 
Le tecniche impiegate non sono molto sofisticate, sono molto simili alla lotta occidentale, la recente introduzione di tecniche di altre arti marziali e stili pugilisti come il judo o la boxe devono essere ancora assimilate al meglio. Non hanno una tecnica sopraffina, ma i lottatori senegalesi hanno una tenuta fisica ed una forza sovrumana. Inoltre le condizioni economiche non di certo floride fanno sì che questi atleti durante gli incontri diano il 110% di loro stessi. 
 
I Wrestlers si allenano duramente ogni giorno, ed in genere usano movimenti funzionali per aumentare la forza, non sempre usando gli attrezzi convenzionali occidentali come bilancieri e le classiche piastre in ghisa ma spesso e volentieri usano il proprio peso corporeo effettuando trazioni, piegamenti ed accosciate a corpo libero o con qualche mezzo di fortuna come tronchi o massi pesanti.
 
Queste attività le effettuano di giorno perchè alla sera vanno in palestra ad affinare le tecniche lottatorie. Pertanto effettuare due allenamenti al giorno per loro è del tutto normale, se poi aggiungiamo che gli spostamenti tra un posto ed un altro vengono effettuati con mezzi pubblici, bicicletta e corsa vi fa capire quanto siano forti questi atleti. Altro che CORTISOLO! Sovrallenamento? Questi atleti ci fanno il bagno con il CORTISOLO!
Personalmente abbiamo conosciuto in palestra, un ragazzo senegalese che nel suo paese effettuava questo tipo di gare di lotta africana. Ci ha raccontato un pò come erano i suoi allenamenti in patria e come erano strutturate le palestre in Senegal.
 
In Senegal aveva praticato Karate, Boxe e Lotta e nonostante pesasse oltre i 110 kg per un 190 centimetri di altezza era slegatissimo e molto veloce portando calci ad altezza viso in un modo disarmante. 
 
Le palestre in Senegal da lui frequentate erano molto spartane ma nelle quali si potevano praticare un innumerevole stili di combattimento e quindi l’allievo a proprio piacimento poteva effettuare sia boxe (per i pugni), che karatè (soprattutto per i calci) che il Laamb (per la lotta) nonché allenarsi con i pesi per fortificare il fisico. Praticamente una sorta di MMA AFRICANA.
 
Gli allenamenti effettuati con i pesi erano incredibili, questo ragazzo si allenava sempre in Total Body 3 volte la settimana a giorni alterni e si allenava con poche alchimie, fronzoli e paranoie, effettuava Stacco, Squat, Panca Piana, Military press, Curl con bilanciere, trazioni alla sbarra e parallele. Era molto muscoloso, circa 110 kg di peso per un altezza di oltre 190 centimetri. Non vogliamo entrare nel merito dei carichi, ci soffermiamo nel dire che erano tutti a 3 cifre.
 
In Senegal è del tutto normale avere un simile ritmo di allenamento, per loro è un divertimento ed un modo per uscire dalla povertà. Abbiamo molto da imparare da questi atleti. Loro non hanno niente e con il niente diventano dei campioni.
 
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