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Acido Folico (Vitamina B9) Contro La Demenza Senile

Le malattie neurodegenerative sono un insieme variegato di malattie del sistema nervoso centrale, accomunate da un processo cronico e selettivo di morte cellulare dei neuroni. 

Negli anziani il rischio di demenza potrebbe essere influenzato dal livello di folato (vitamina B9) nel sangue, indipendentemente da quello di altre vitamine del gruppo B e dall’alimentazione seguita. 

In particolare, coloro che hanno concentrazioni più alte di folati mostrano un rischio di demenza inferiore del 50% rispetto a quelli con quantità più basse. Questi dati sono stati ottenuti da uno studio condotto su una popolazione, quella francese, il cui consumo medio di folati è piuttosto scarso.

I risultati suggeriscono che l’integrazione con la vitamina B9 potrebbe avere un ruolo protettivo a livello cerebrale, quando il livello basale di folati nel sangue è basso.

Le vitamine del gruppo B, svolgono un ruolo fondamentale nella funzione del sistema nervoso centrale e sembrano avere un ruolo promettente per la prevenzione della demenza e della malattia di Alzheimer.

Spesso però l’alimentazione non è sufficiente a garantire un corretto apporto di folati, ed è necessario consumare gli integratori di acido folico o alimenti “fortificati”, a cui questa vitamina è stata aggiunta.

ACIDO FOLICO

L’acido folico, anche detto vitamina B9, è una sostanza indispensabile per l’organismo, perché in qualità di cofattore enzimatico partecipa a numerosi processi metabolici: sintesi di purine e pirimidine; conversione dell’omocisteina in metionina (cofattore: vitamina B12) e di serina in glicina (cofattore vitamina B12); coinvolgimento nel metabolismo dell’istidina; mantenimento della normale eritropoiesi. 

Il deficit di folati può essere causato da un apporto dietetico insufficiente; ridotto assorbimento (organico o indotto da farmaci); ridotta utilizzazione (carenza di vitamina B12, farmaci che bloccano la diidrofolatoreduttasi, alterazione della frazione proteica del sangue, alterazione del ricircolo enteroepatico dei folati); emorragie gravi; incremento del fabbisogno (crescita, gravidanza, allattamento, epatopatia alcolica, eritropoiesi accelerata).

Dove si trova l’Acido Folico?

L’acido folico non può essere sintetizzato dall’organismo, il suo fabbisogno viene soddisfatto tramite un corretto apporto dietetico. È contenuto nei vegetali freschi verdi (insalata, asparagi, spinaci, broccoli), funghi, frutta (banane, meloni, limoni), fegato, rene, lievito. 

1) Verdura: asparagi, broccoli, carciofi, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, cereali da colazione. Hanno un alto contenuto di folati: 300-100 mcg/100g.

2) Frutta: agrumi (arance, clementine, mandarini), agretti, avocado, bieta, legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, kiwi, indivia, lattuga frutta secca (noci, mandorle, nocciole), pane e pasta integrali, rucola, pomodorini ciliegino, spinaci. Hanno un buon contenuto di folati (99-30 mcg/100g).

3) Uova: tra gli alimenti di origine animale, le uova hanno un buon contenuto di folati (50 mcg/100g). Il consumo massimo consigliato dall’ISS è di 2-3 volte alla settimana.

I medici consigliano di aumentare il consumo di tali prodotti e oltre ad una cura farmacologica forniscono al paziente un’integrazione di acido folico e ginkgo biloba.

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