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Difesa Personale – 3 regole per tirare un montante da ko

Se ti stai allenando da solo, magari da autodidatta a casa, in compagnia di un sacco e dei guantoni per sfogare la tua energia ed allo stesso tempo imparare “a dare qualche pugno” nel caso in cui ce ne sia il bisogno, -magari prendendo spunto dai nostri articoli- non puoi certo tralasciare di allenare un buon montante.

Perché?

Il montante è il colpo più temuto, perché se arriva a segno il KO è assicurato. Lo shock che puoi provocare ti assicura quasi sempre la messa fuori combattimento dell’avversario.

Una volta che hai imparato come si tira un buon diretto (jab e cross) ed un gancio non ti rimane che completare l’opera con il montante (i link ti portano agli articoli corrispondenti).

Il montante conosciuto anche con il nome di “uppercut” non è altro che un gancio che percorre una traiettoria dal basso verso l’alto.

Il gancio ascendente è un colpo pericoloso e molto efficace ma allo stesso tempo poco usato in strada da gente non avvezza alle arti marziali perché è un colpo difficile da eseguire ed è decisamente poco istintivo per la maggior parte delle persone che non si è mai allenato in una scuola di difesa personale o di boxe.

I pugili infatti lo utilizzano molto, soprattutto nelle combinazioni; pensate che Mike Tyson era temutissimo per la sua combinazione micidiale “gancio basso e montante”.

Se hai deciso dopo i precedenti articoli, di fare pratica e ti sei munito di sacco e colpitori avrai sicuramente preso confidenza con i principali colpi di pugno, jab diretto e gancio; ora possiamo pensare di inserire nelle routine di allenamento anche il montante.

Di seguito i suggerimenti utili per un colpo efficace, cominciando con l’errore più comune da non fare.

1. Non utilizzare il bicipite mentre tiri il montante

Il primo errore che un principiante fa è quello di utilizzare solamente il braccio utilizzando il bicipite. Un bel uppercut efficace viene tirato dopo un movimento di caricamento -per esempio dopo aver tirato un diretto con l’altro braccio- e viene scaricato con un movimento di srotolamento dell’anca insieme ad un movimento esplosivo ascendente del corpo ed è generato proprio dalla stessa gamba del pugno.

Per farti capire meglio, prova ad immaginare un sollevatore di pesi mentre esegue uno squat con il bilanciere: dopo un momento di discesa (caricamento) c’è l’esplosione delle gambe verso l’alto con una spinta esplosiva. Nell’esecuzione del montante, tu carichi il pugno vicino al corpo con un movimento di discesa delle gambe e scarichi il colpo utilizzando le gambe (proprio come nello squat) unito ad un movimento limitato del braccio. In questo modo, non ti scopri e scarichi un colpo potente con tutto il peso del corpo.

2. Fai roteare il polso in modo corretto

In campo di difesa personale noi dobbiamo sempre ragionare a “mani nude”. I guanti servono per allenarsi al sacco ed a i colpitori, però nel caso di un combattimento reale dobbiamo tener presente che non abbiamo il tempo di indossare guanti e fasce quindi dobbiamo anche preoccuparci di limitare i danni alle nostre armi (le mani).

Perciò dobbiamo a maggior ragione sferrare i pugni in modo impeccabile.

Durante l’esecuzione di un montante -nel momento di caricamento- la mano deve essere perpendicolare al nostro busto ed al momento dell’impatto il dorso della mano deve guardare completamente l’avversario. Il movimento di rotazione del polso porta la mano nella posizione ottimale all’impatto limitando i danni alla mano.

3. Porta l’impatto sulle nocche appropriate.

Per porre una maggiore attenzione agli infortuni alla mano quindi dobbiamo pensare dove avverrà l’impatto nella nostra mano. Come abbiamo visto nell’articolo apposito, durante i colpi circolari le ultime due nocche (anulare e mignolo) sono la parte più debole della mano quella che si può rompere più facilmente, quindi se l’impatto avviene qui, rischiate con più probabilità di fratturarvi le dita se colpite una parte del corpo consistente (ossa, denti).

Ricordate sempre che le prime due nocche sono le più resistenti.

Un piccolo accorgimento in più quando ti alleni ai colpitori

Quando utilizzi i colpitori hai la possibilità di sfogare di più la potenza ma lo devi fare simulando il più fedelmente possibile le angolazioni del colpo. Questo perché l’impatto deve avvenire nel modo più appropriato e darci la giusta sensazione di feedback. Nel caso specifico del montante il tuo partner NON deve tenere il bersaglio del montante parallelo al pavimento ma con un angolo di 45° verso di te, come lo sarebbe il vostro bersaglio vero (mento, naso, viso, bocca dello stomaco, ecc..).

Come allenare il montante al sacco

Il montante al sacco, a meno che non abbiate un bel sacco a pera, è molto difficile farlo bene oppure senza prima o poi farsi male al polso. Questo succede perché il bersaglio è troppo diritto e saremmo costretti a falsare la traiettoria e non farla fedelmente al colpo vero. Un metodo efficace per eseguirlo durante le vostre combinazioni è darlo nel momento in cui il sacco è piegato mentre oscilla dopo una scarica di diretti o ganci.

In principio puoi anche iniziare da fermo in questo modo: in guardia, spingi il sacco in avanti con la testa e comincia a sferrare senza sosta i tuoi mortali uppercut in una sequenza rapida.

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