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La Dieta Contro L’ipertensione

La Dieta Contro L’ipertensione, Il Sale, L’aglio E Il Tuorlo D’uovo e i Loro Benefici Contro Questo Tipo di Patologia

SALE E IPERTENSIONE

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Ma di quanto si dovrebbe ridurre il proprio consumo di sale per combattere questa patologia?

Alcuni studiosi, in merito, affermano che in presenza di una condizione di ipertensione, una riduzione della pressione può avere luogo solo a patto che il consumo di sale sia stato ridotto ad 1 o 2 grammi al giorno.

Per persone sane, cioè adulti senza una storia familiare di alta pressione sanguigna, la dose massima è di 5 grammi al giorno.

Si può rimanere entro questi limiti eliminando tutti gli alimenti decisamente salati, ed evitando al massimo l’impiego della saliera a tavola.

Basti pensare che, un consumo di 5 grammi al giorno di sale equivale a circa 10 volte la quantità che ci basterebbe a vivere in modo sano ed equilibrato.

Un grandissimo aiuto ce lo danno la frutta, la verdura, le noci, le nocciole, le mandorle e i semi in genere, aumentando il consumo di potassio nel nostro organismo, visto che neutralizza alcuni degli effetti dannosi del sodio.

Se negli spuntini sostituite gli alimenti salati, quali i salatini, patate fritte e noccioline salate, con frutta fresca e semi non salati, tipo i semi di zucca o di girasole, avrete compiuto un grande passo verso un’alimentazione sana, in cui l’equilibrio tra il sodio e il potassio potrà aiutarvi a vivere meglio e più a lungo.

L’AGLIO E L’IPERTENSIONE ARTERIOSA

Nella letteratura medica troviamo un grande quantità di dati riguardo all’argomento dell’aglio e della ipertensione arteriosa.

F. G. Piotrowski, dell’università di Ginevra, per esempio, è convinto che l’aglio porti ad un miglioramento del quadro ipertensivo inducendo una dilatazione dei vasi sanguigni.

Questo medico somministrò aglio a 100 pazienti, e i sintomi soggettivi dell’ipertensione arteriosa iniziavano a scomparire in un arco di tempo variabile da 3 a 5 giorni dall’inizio del trattamento a base di aglio.

Ciò significa che, i pazienti non soffrivano più di mal di testa, vertigini, dolori al torace e dolori intercostali.

Alcuni di questi inoltri riferirono che riuscivano a pensare con maggior chiarezza e a concentrarsi meglio.

Il Dottor Piotrowski ne dedusse allora che l’aglio è indubbiamente assai utile nel trattamento dell’alta pressione sanguigna.

IL TUORLO D’UOVO

Nel tuorlo d’uovo è presente una vitamina la quale esercita un ruolo importante nel meccanismo di regolazione della pressione sanguigna.

Da un esperimento effettuato anni fa, si è visto che è possibile indurre uno stato ipertensivo nei ratti mantenendoli per una sola settimana ad una dieta carente di colina, una vitamina del complesso B presente nelle uova e nelle frattaglie.

Non appena la dieta veniva di nuovo integrata con la colina, la pressione scendeva fino a tornare normale, e rimaneva tale a meno che agli animali non venivano somministrate forti dosi di sale, il che dava luogo a un rialzo della pressione.

In pratica la colina è una delle componenti fondamentali della lecitina, del tuorlo d’uovo e della soia.

Il latte umano contiene una buona percentuale di lecitina, mentre il latte di mucca ne è privo.

Altri alimenti ricchi di colina sono:

  • fagioli
  • il cervello
  • i rognoni
  • il cuore
  • il fegato
  • le arachidi
  • i piselli
  • il germe di grano
  • il lievito di birra

In definitiva, gli studiosi, affermano che secondo i risultati delle ricerche, per ridurre l’ipertensione può essere impiegata con successo una dieta ad alto contenuto in proteine complete.

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