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La Carenza di Potassio Negli Atleti

È detta ipokaliemia la carenza di potassio nel sangue, ovvero quando il suo valore è inferiore a 3,5 milliMolare. È importante sapere che fra gli elettroliti alimentari il potassio è tra i più importanti, di conseguenza quando soffriamo di una carenza significativa di questo elemento avvertiamo immediatamente debolezza muscolare e stanchezza. Questo succede perchè quando il potassio scende si abbassano anche le scorte di glicogeno immagazzinato nel fegato e nei muscoli. Il potassio serve per trasformare il glucosio in glicogeno, la forma con cui questa sostanza viene stoccata nel corpo; per chi fa sport, in modo particolare, questo minerale è fondamentale, perchè è proprio questo elemento essenziale a dare ai nostri muscoli l’energia necessaria per essere efficienti.

L’IPOKALIEMIA, NEMICA DELLO SPORTIVO

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Succede che quando il potassio diminuisce in modo sensibile già provoca i primi sintomi evidenti, tipo i crampi muscolari e astenia. Se la mancanza di potassio danneggia il metabolismo del glucosio, viene a mancare ancor di più la disponibilità di energia per i muscoli. In sostanza, quando siamo a corto di questo minerale ci sentiamo stanchi, e spesso non ne capiamo le cause. Questo accade perchè la carenza di questo importantissimo elemento può arrivare a deteriorare il metabolismo del glucosio, quindi i nostri muscoli non hanno sufficienti riserve energetiche da spendere per funzionare e possono arrivare addirittura a paralizzarsi, e in questo caso parliamo di paralisi ipokaliemica.

La causa? Spesso, specie chi fa agonismo, quindi chi esercita un esercizio fisico piuttosto intenso, può andare incontro ad una carenza di potassio. Questo elemento infatti viene immagazzinato nelle fibre dei muscoli insieme al glicogeno e, durante la scomposizione di quest’ultimo (che serve per produrre energia), viene disperso nel sangue, dove aumenta la sua concentrazione, per poi essere eliminato in quantità maggiore attraverso il sudore e le urine. Un’attività fisica intensa, della durata di due o tre ore, pensate che può arrivare a consumare anche fino a 800 mg di potassio. Dunque, gli atleti hanno necessità di assumere molto più potassio rispetto alle persone sedentarie o che si limitano ad un’attività sportiva per così dire “occasionale”, e hanno quindi bisogno di integrare con 4 o addirittura 4,5 g al giorno di questo elemento. Poi dove non arriva l’alimentazione arrivano gli integratori.

COLLEGAMENTO FRA CALDO E POTASSIO

È chiaro, il caldo è strettamente collegato alla perdita di potassio; con il sudore infatti possiamo perdere quantità rilevanti di questo minerale, ed è evidente che quando ci alleniamo in ambienti caldi sudiamo molto di più.

Quando sudiamo, infatti, il liquido emesso attraverso la pelle raffredda il sangue che scorre in superficie, il quale, a sua volta, raggiunge le parti più profonde del corpo, abbassando la temperatura.

Se il nostro impegno sportivo è intenso e prolungato in un luogo caldo, il potassio triplica la sua concentrazione nel sudore, ed è quindi eliminato tre volte più del normale. Questo, prima o poi, porta ad un’evitabile esaurimento delle scorte di potassio, provocando, nell’immediato, ad esaurimenti e collassi da calore; nei casi più estremi anche a disturbi cardiaci, persino in persone sane. Assumendo più potassio, invece, aumentiamo notevolmente la resistenza del nostro organismo al caldo, anche se intenso, abbassando la probabilità di incorrere in colpi di calore, anche in caso di attività fisica piuttosto impegnativa. Ecco allora la necessità in alcuni periodi dell’anno, per l’agonista in particolare, di assumere integratori che comprendano anche questo importante elemento.

I SINTOMI E LE PERSONE PIÙ A RISCHIO

Nei casi più estremi si può anche morire; i sintomi più evidenti della carenza di questo elemento sono:

  1. debolezza
  2. funzione neuromuscolare alterata
  3. battito rallentato e irregolare
  4. confusione mentale
  5. secchezza cutanea
  6. affaticamento
  7. costipazione
  8. irritabilità e stanchezza

Chi può avere maggior bisogno di potassio?

  • Come abbiamo detto gli atleti che non seguono un corretto regime alimentare o che non integrano come dovrebbero
  • spesso la somministrazione in ambienti ospedalieri di soluzioni saline a scopi terapeutici può provocare una carenza di potassio. Anche l’assunzione di alcuni ormoni ne può indurre una significativa perdita, perchè spingono il nostro organismo a ritenere il sodio
  • ne possono aver maggiore bisogno i neonati e gli anziani
  • chi soffre di diabete o di malattie del tratto digerente spesso soffre di questo problema
  • chi segue una dieta povera di vegetali
  • il digiuno prolungato, lo stress (sia mentale che fisico), l’acidosi diabetica, le malattie renali croniche possono provocarne una forte carenza
  • il consumo eccessivo di caffè ne stimola l’eliminazione attraverso le urine, così come un eccesso di zuccheri

INTEGRATORE

Con cosa possiamo integrare se ne abbiamo necessità?

Esistono diversi integratori di Potassio che vengono venduti sia come come sostanza singola oppure con altri minerali e vitamine. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una dose di 3.510 mg al giorno di Potassio per gli adulti e concorda sul fatto che la maggior parte della popolazione mondiale non soddisfa questa raccomandazione.

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