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Come Aumentare La Massa Muscolare Inibendo la Miostatina

Cos’è la miostatina? La miostatina è una proteina scoperta nel 1997 e risulta essere il fattore che limita la crescita muscolare negli esseri viventi. Essa è prodotta soprattutto dalle cellule del muscolo scheletrico e la sua attività viene regolata da un inibitore chiamato follistatina.

La miostatina è una proteina della famiglia TGF fattore-beta (TGF-beta) che inibisce la crescita muscolare, bloccando la formazione di nuove fibre muscolari attraverso il processo chiamato miogenesi, diminuisce la sintesi proteica basata sull’ mTOR. Un altro fattore provocato dalla miostatina è la diminuzione della sensibilità alla leptina che porta ad un aumento di consumo di cibo, quindi si avrà meno combustione di grasso e maggior accumulo dello stesso nel corpo.

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QUALI INTEGRATORI ASSUMERE PER INIBIRE LA MIOSTATINA?

  • CREATINA MONOIDRATO:  Uno studio pubblicato su Mol Cell Endocrinol ha messo a confronto 27 maschi che sono stati allenati con i pesi, un gruppo ha assunto per la prima settimana di carico 0,3 g. di creatina per kg di peso corporeo (21 g. per un soggetto di 70 kg), nel resto l’ assunzione era stata abbassata a 0,05 g/kg (3,5 g). Dopo 8 settimane di allenamento in ambedue i 2 i gruppi i livelli di miostatina si abbassarono, ma nel solo gruppo allenamento+creatina sia i livelli di miostatina erano più bassi e inoltre con un maggiore incremento di massa muscolare e forza.
  • VITAMINA D: La vitamina D, è già ben nota per promuovere la salute delle ossa, stimolare il testosterone e tantissimi altre qualità, ha recentemente dimostrato in uno studio svolto a Los Angeles pubblicato su Endocrinology di diminuire anche i livelli di miostatina e di incrementare i livelli di follistatina. Il livello ottimale  di vitamina D da raggiungere per avere effetti significanti è di 75-80 ng/ml.
  • AMINOACIDI ESSENZIALI EAA: In un altro studio del 2009 è stato dimostrato che gli EEA abbassano l’espressione genetica della miostatina, stimolando delle molecole chiamate microRNA e sono proprio questi ad avere la capacità di ridurre l’espressione genica di geni della miostatina. Il dosaggio in questo caso  era di 10gr al giorno, può abbassare la miostatina di circa il 50%.

PILLOLA MAGICA PER IL FUTURO?

Una pillola per aumentare la massa muscolare senza bisogno di esercizio fisico, in grado di proteggere dalle conseguenze dell’obesità: a questo potrebbe portare, un giorno, la una ricerca condotta al Vascular Biology Center (VBC) dell’Università di Augusta (USA) e appena presentata durante il meeting annuale della American Physiology Society a Chicago.

In uomini e topi, lo sviluppo muscolare è regolato dalla miostatina, una proteina che inibisce la crescita dei muscoli scheletrici. Quando il gene che ne codifica l’espressione viene soppresso, la massa muscolare aumenta: i ricercatori hanno pensato di sfruttare questo meccanismo per stimolare la crescita muscolare in topi-modello obesi ed evidenziarne eventuali vantaggi per la salute.

I ricercatori del VBC hanno monitorato gli effetti della soppressione della miostatina in topi magri ed obesi, che ha determinato in entrambi i gruppi l’aumento (atteso) di massa muscolare. Sebbene né il peso dei topi né il cibo consumato siano influenzati dalla mancanza di miostatina – i topi obesi continuano ad esserlo – i ricercatori hanno osservato un generale miglioramento delle condizioni di salute dei topi obesi “muscolosi”.

La loro funzionalità cardiovascolare e metabolica risulta infatti confrontabile con quella dei topi magri e i loro fattori di rischio migliori rispetto a quelli compagni obesi non muscolosi (dove cioè non è stata inibita la produzione della proteinal).

Molti aspetti del legame tra i cambiamenti fisiologici determinati dalla mancanza di miostatina e quelli a livello vascolare e metabolico devono essere ancora chiariti, ma gli studi sulla miostatina sono finora molto promettenti e i ricercatori sperano di arrivare a sviluppare una pillola per proteggere dai rischi dell’obesità e non solo: l’inibizione della miostatina potrebbe avere applicazioni anche per la cura di altre patologie, come la distrofia muscolare.

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