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Frutta Lontano dai Pasti? Sì o No?

C’è il mito che quando si mangia un primo piatto, o un pasto completo, è necessario evitare la frutta, perché si avrebbe un eccesso di zuccheri. Questa tesi è vera o si può tranquillamente mangiare frutta dopo i pasti?

Il Presidente della Fondazione Adi (Associazione Dietetica e nutrizione clinica) Giuseppe Fatati, in un’intervista per un noto quotidiano italiano, ha dato una risposta netta e precisa in merito all’argomento:

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Non ci sono controindicazioni in relazione al consumo di frutta dopo aver mangiato, spiega l’esperto. Il motivo per cui nelle diete ipocaloriche lo spuntino viene proposto a base di frutta è perché i livelli di assunzione raccomandati si orientano intorno alle 2 o 3 porzioni al giorno, è perciò necessario che si rispettino queste indicazioni senza sforare con le calorie: questa è la ragione per cui si consiglia di mangiarla durante gli spuntini o lontano dai pasti”. Continua dicendo che:

La frutta rappresenta un’ottima fonte di fibra alimentare:

 

“La fibra alimentare di per sé non ha valore nutritivo o energetico, ma è ugualmente molto importante per la regolazione di diverse funzioni fisiologiche nell’organismo. Nella nostra tradizione, che è anche la base della dieta mediterranea, la frutta è stata sempre servita e consumata al termine del pasto, e non ci sono valide motivazioni per modificare tale comportamento. L’importante è che si consumi frutta fresca in modo adeguato”.

Molti studi hanno ormai dimostrato che il consumo regolare di frutta e verdura protegge da molte malattie, anche gravi. Inoltre, consumare prodotti vegetali aiuta a ridurre le calorie, saziando senza appesantire. L’ideale, quindi, è ricordarci di consumare tutti i giorni diverse porzioni di frutta e verdura nel numero minimo di 5 porzioni.

Il gonfiore che comunemente si accusa dopo i pasti è dovuto al fatto che si mangia in eccesso e soprattutto male.

Consumare la frutta a fine pasto è una buona abitudine che, oltre ad assicurare un apporto sufficiente di questa categoria alimentare e tutti i preziosi micronutrienti e fitocomposti in essa contenuti, è un ottima fonte di fibre e favorisce l’assorbimento del ferro dagli alimenti. Infatti la vitamina C contribuisce a rendere più biodisponibile il ferro non-eme (a scarso assorbimento) presente in alcuni vegetali.

Detto questo è bene non generalizzare, poiché ci sono delle situazioni che necessitano un’ assunzione della frutta lontano dai pasti come ad esempio:

  • nei soggetti affetti da diabete di tipi I e II, per evitare un carico eccessivo di zuccheri durante il pasto;
  • in chi soffre di Malattia da reflusso gastro-esofageo, in quanto è bene evitare di riempirsi troppo durante il pasto;
  • in chi è affetto da altre patologie gastro-intestinali.

Per tutti gli altri, mangiare la frutta a fine pasto o lontano dai pasti è solo una questione di piacere personale e non di regola alimentare.

Concludendo

  1. Gonfia?
  2. Fermenta?
  3. Fa ingrassare?

Si è detto di tutto. Sbagliando.

Ci sono infatti 6 motivi per chiudere pranzo e cena con un frutto.

  1. La sua acidità facilita l’assorbimento del ferro contenuto nelle verdure.
  2. Accompagna il cibo nella digestione proteggendolo dai danni ossidativi
  3. È ricco di fibra e acqua e quindi facilita il transito intestinale
  4. Il suo sapore acidulo dà all’organismo il segnale di fine pasto.
  5. Quello granuloso, come la mela o la pera, favorisce la pulizia dei denti.
  6. Non gonfia, in quanto il gonfiore è dato dal consumo di pasta all’amatriciana unitamente ad una porzione maxi di arrosto di vitello con patate e non dal consumo di un frutto dopo il pasto.
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