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L’Importanza della Frutta nell’Alimentazione

Non esiste fascia d’età nella quale la frutta non sia da considerare un alimento utile, di primaria importanza. Sin dai primi mesi di vita si dimostra opportuna ed essenziale la somministrazione di piccole quantità di frutta fresca, che ci accompagnerà poi per tutta la vita e farà parte di qualsiasi dieta che intraprenderemo.

Molto importante è anche l’impiego della frutta nei periodi della gravidanza e allattamento, nei quali l’apporto di sostanze vitaminiche ed enzimatiche contribuisce al mantenimento dell’integrità fisica della madre e favorisce la crescita del bambino.

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Utilissima anche per i sedentari, gli intellettuali, nella terza età: spesso negli anziani sono state riscontrate carenze in vitamine e minerali dovute ad uno scarso apporto di frutta e ortaggi freschi che esplicano un’azione eutrofica e idratante tanto più importante in una fase della vita in cui il metabolismo è rallentato.

Sono molte le patologie che traggono vantaggio dall’uso regolare della frutta. L’assenza di cloruro di sodio la vede indicata nell’ipertensione e nelle cardiopatie; l’azione alcalinizzante ne contempla l’utile impiego in patologie acute come febbri, stati influenzali, o croniche come reumatismo e gotta nei quali è presente uno stato di acidosi.

È utile anche:

  • nella stipsi atonica
  • nelle anemie
  • nell’acne per l’azione disintossicante
  • nelle inappetenze e magrezze per l’azione stimolante sull’appetito
  • nelle patologie renali per l’attività favorente la diuresi

Non esistono controindicazioni se non quelle legate ad assunzioni squilibrate, soprattutto della frutta più grassa a maggiore contenuto calorico.

I succhi di frutta sono utili in tutti i casi in cui, per i motivi più vari, non si possa consumare frutta fresca e intera, tipo:

  • persone anziane con difficoltà di masticazione
  • lattanti
  • malati o convalescenti
  • periodi di cura di frutta

In condizioni normali, è sempre meglio consumare frutta fresca e di stagione ovviamente. Oltre che la funzione masticatoria ne trarrà vantaggio anche la digestione: i succhi gastrici infatti aggrediscono meglio gli alimenti solidi, ben masticati che i liquidi, soprattutto se alimenti complessi.

SUCCO DI FRUTTA “FAI DA TE”

Naturalmente sarebbe meglio prepararaci il succo di frutta in casa, con una centrifuga, piuttosto di quelli “da supermercato”, addizionati spesso di antiossidanti e conservanti, e di grandi quantità di zucchero.

Essi hanno spesso un modesto valore nutritivo, un patrimonio vitaminico pressoché nullo, in quanto la polpa della frutta viene portata ad alte temperature (90-100°).

La frutta cotta perde gran parte delle vitamine ma conserva i sali minerali, gli zuccheri e la pectina.

Conviene pertanto ricorrere alla cottura della frutta e alla sua conservazione quando si dispone di grandi quantitativi che rischiano perciò di deperire.

Le marmellate, le confetture, le gelatine di frutta, la frutta sciroppata, candita e gli sciroppi di frutta reperibili in commercio sono alimenti fortemente depauperati di tutte le sostanze vitali e, per l’alto contenuto di zucchero che viene aggiunto, forniscono solo “calorie nude”.

In più dobbiamo tenere conto dell’eventuale presenza di additivi chimici. Anche le macedonie di frutta fresca sono gradevoli e stimolanti, tuttavia è bene prepararle al momento del consumo per evitare la formazione di fenomeni ossidativi e la perdita delle vitamine, e senza aggiungerci zucchero o alcolici.

LA FRUTTA A SCOPO TERAPEUTICO

Molte scuole igieniste consigliano la sostituzione della normale alimentazione, nell’arco di uno o più giorni, con l’assunzione di uno o più tipi di frutta a scopo disintossicante.

Questa pratica non comporta nessun rischio particolare proprio per l’apporto degli elementi nutritivi fondamentali presenti nella frutta.
Nel periodo in cui si effettua questo genere di alimentazione infatti, si verifica un aumento della diuresi e, attraverso l’idratazione massiva, un’effettiva eliminazione di tossine.

La frutta, essendo così facilmente digeribile, consente una pausa utile soprattutto all’apparato digerente, con benefici riscontrabili in tutto l’organismo.

Naturalmente la condizione che favorisce il buon risultato della cura, è quella di un relativo riposo inteso non tanto come sospensione totale delle attività, ma sicuramente un rallentamento degli allenamenti è più che necessario.

Questo tipo di alimentazione, può essere attuata anche un paio di volte al mese, assumendo 200-300 g di frutta fresca, matura e di stagione, ogni 4 o 5 ore, a parte il periodo notturno ovviamente.

In stati patologici cronici il periodo può essere prolungato, tuttavia in quei casi è raccomandabile un controllo medico.

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