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Protesi al Ginocchio e Sport: Quali Praticare Dopo l’Impianto?

Fino agli anni ’90, il ricorso all’impianto di protesi al ginocchio significava anche per lo sportivo professionista la rinuncia forzata a qualsiasi disciplina sportiva, ma oggi la chirurgia ortopedica mini invasiva, grazie alle nuove tecnologie protesiche, consentono al paziente di riprendere l’attività fisica, seppure entro certi limiti.

Quando è necessario ricorrere alla protesi ginocchio mini invasiva?


Nei casi di artrosi al ginocchio (gonartrosi) primaria o secondaria per i quali ricorrere alla terapia farmacologica non basta più, quando il dolore acuto, la rigidità, la funzionalità articolare seriamente compromessa rendono la malattia invalidante.
La protesi al ginocchio è indicata anche nei casi di artrite reumatoide o condrocalcinosi, responsabili della degenerazione dell’articolazione oppure nelle patologie traumatiche.

I traguardi raggiunti dalla protesi al ginocchio fino ad oggi

Negli anni ’80-’90, la protesi veniva impiantata principalmente allo scopo di ridurre il dolore: pensare di riprendere l’attività fisica e sportiva era un sogno.
Col passare del tempo, la chirurgia ortopedica ha fatto passi da gigante concentrandosi sulla soluzione di un problema altrettanto importante: il ripristino della funzionalità articolare del ginocchio per riprendere le normali attività quotidiane.
Negli ultimi anni, tanto il paziente quanto il chirurgo specialista in protesi al ginocchio mini invasiva hanno preteso di più: la ripresa dell’attività sportiva.

Quali risultati sono stati ottenuti, ad oggi?

Sarà vero che, dopo l’impianto di una protesi di ginocchio mini invasiva, è possibile tornare a fare sport?

Il parere del Dott. Michele Massaro
Abbiamo chiesto il parere di uno dei massimi esponenti e specialisti in Italia di protesi al ginocchio e anca mini invasiva, il Dott. Michele Massaro, chirurgo ortopedico delle Cliniche Humanitas.-È realmente possibile riprendere a fare sport con una protesi al ginocchio?“La protesi monocompartimentale mini invasiva – che sostituisce un solo compartimento dei tre che costituiscono il ginocchio (mediale, laterale e femoro-rotuleo) – può consentire al paziente di riprendere l’attività fisica, sia che si tratti di una protesi del compartimento mediale (più frequente come incidenza) che degli altri compartimenti. Ovviamente, il paziente deve avere un peso forma, deve aver recuperato completamente il range di mobilità articolare, il tono muscolare e deve essere stata corretta dal chirurgo la deviazione assiale esistente prima dell’intervento.-Si può fare qualsiasi tipo di sport?“Di solito il consiglio è quello di limitarsi alle discipline sportive a basso impatto (nuoto, golf, walking) mentre quelle ad alto impatto (calcio, basket, corsa), seppur teoricamente possibili, possono portare ad un’usura precoce del polietilene, a traumi, oltre che ad una precoce mobilità delle componenti protesiche”.

Protesi al Ginocchio: Sport Raccomandati e Sconsigliati

La protesi al ginocchio monocompartimentale, ripristinando la funzionalità dell’articolazione e riducendo il dolore, migliora la qualità della vita e spinge il paziente a riprendere l’attività fisica con molto entusiasmo, ma è importante sottolineare anche quali sono i rischi connessi alla ripresa dell’attività sportiva da parte di un paziente con protesi al ginocchio: instabilità articolare, usura precoce e scollamento della protesi.

Il paziente che non svolge l’attività sportiva con la giusta cautela rischia tutto questo.

Alcuni sport sono raccomandati, altri sconsigliati.

La bicicletta, il nuoto, la camminata, il golf, il ballo da sala, sono tutti sport raccomandati.
Alcune discipline sportive sono raccomandate soltanto ai pazienti con protesi al ginocchio già esperti come ciclismo, canottaggio, trekking ed equitazione (entrambi con moderazione), attività aerobiche a basso impatto, bowling, sci di fondo, tennis, pattinaggio su ghiaccio, scherma, body building.
Attività sportive come calcio, basket, rugby, pallavolo, corsa, aerobica ad alto impatto, alpinismo, lotta o judo sono altamente sconsigliate: si tratta di sport che prevedono cicli ripetuti, carichi importanti, cambi direzionali e balzi che possono seriamente danneggiare le componenti della protesi al ginocchio e comprometterne la funzionalità.

Tutti i vantaggi della protesi al ginocchio mini invasiva

Per chirurgia mini invasiva s’intende, in sostanza, una tecnica chirurgica che rispetta il corpo ‘invadendo’ al minimo l’anatomia del ginocchio: interviene per sostituire con la protesi soltanto le zone irrimediabilmente danneggiate risparmiando il più possibile quelle sane.
La protesi al ginocchio mini invasiva rispetto a quella tradizionale, presenta i seguenti vantaggi:

  • Incisione chirurgica ridotta (8 cm circa);
  • Tempi ridotti dell’intervento (meno di un’ora)
  • Minore perdita di sangue durante l’intervento e meno dolore dopo l’operazione;
  • Possibilità di preservare i legamenti crociati, quindi la stabilità e propriocettività articolare;
  • Conservazione del bone stock (massa ossea);
  • Tempi di recupero più rapidi.

La cinematica di un ginocchio con protesi monocompartimentale è molto simile a quella di un ginocchio sano (con variazioni minime sui gradi di estrema flessione ed in termini di meccanismo di rotazione), soprattutto perché vengono conservati i legamenti crociati, quindi questa protesi permette una totale flessione del ginocchio.
L’intervento per l’impianto di una protesi monocompartimentale è teoricamente più complesso rispetto alla protesi totale ed è per questo che è fondamentale per il paziente rivolgersi esclusivamente a specialisti del settore.

Redatto dal Dott Michele Massaro
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Specialista in chirurgia ortopedica e protesica mini invasiva dell’anca e del ginocchio
Cliniche Humanitas, Milano e Bergamo

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