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Nordic Walking e Camminata – Quali sono le Differenze?

Chiunque può praticare il Nordic Walking. È uno sport che si può praticare senza distinzioni di età, di condizione, quindi sia il soggetto sportivo che il meno allenato, e senza alcuna controindicazione. Questa attività sportiva dà risposte più che soddisfacenti per diverse problematiche di salute. Per esempio chi soffre di mal di schiena troverà nel Nordic Walking un ottimo alleato per ritrovare la postura corretta, come il soggetto in riabilitazione, che con l’uso dei bastoncini può riacquistare stabilità, sicurezza e l’appoggio corretto del piede.

Il Nordic Walking si pratica all’aria aperta, ed è un’attività che sviluppa resistenza, generando benessere mentale. La tecnica si basa sulla camminata biomeccanicamente corretta e si esercita con la combinazione dei movimenti di braccia, busto e gambe, come nello sci nordico. A questa camminata viene aggiunto l’uso funzionale di due particolari bastoncini che, a differenza del trekking, servono a spingere ed aiutare dinamicamente i movimenti.

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COME FUNZIONA IL NORDIC WALKING?

Per ottenere il massimo dei benefici, come per qualsiasi altro sport, la tecnica diventa determinante.

Il passo alternato, cioè l’alternanza dei movimenti di braccio e gamba opposti (gamba destra con braccio sinistro e viceversa), deve funzionare come i meccanismi di un orologio.

Il nordic walking ci può aiutare a recuperare la camminata naturale, che i ritmi di vita frenetici ci hanno fatto dimenticare, infatti nella vita di tutti i giorni assumiamo inconsapevolmente posture scorrette.

Per renderci conto di questo ci basta pensare al fatto che quando camminiamo, per evitare gli ostacoli, abbiamo preso l’abitudine di guardare per terra.

Questo comportamento sbagliato porta ad un irrigidimento della porzione cervicale della colonna e delle spalle, una chiusura della respirazione e uno scarso lavoro della muscolatura addominale e dorso-lombare. Non per ultimo, per questione di fretta, i nostri passi sono diventati corti e ravvicinati.

La conseguenza di tutto ciò è un lavoro incompleto della catena muscolare posteriore delle gambe, dai polpacci fino ai glutei, e la posizione scorretta del piede. Attraverso il suo completo movimento, la “rullata del piede” aiuta la circolazione venosa e linfatica in fase di risalita.

Con la camminata nordica si recuperano gradualmente queste funzioni. Si ritrovano le corrette curve fisiologiche della colonna vertebrale, semplicemente cercando di guardare in avanti e non in basso. Le spalle si distendono, le braccia oscillano di più senza rimenere rigide lungo i fianchi, e si raggiungono nel complesso maggiore stabilità ed equilibrio. Con l’allungamento della falcata si rendono più stabile il passo e più completa la rullata del piede, perchè si è costretti ad eseguire il classico appoggio in sequenza di tallone, arco plantare e dita fino allo stacco dell’alluce.

I BENEFICI

Il nordic walking può essere considerato una delle attività sportive più complete, e secondo le ricerche scientifiche si può affermare che:

  • coinvolge circa il 90% della muscolatura, per un totale di oltre 600 muscoli
  • migliora la postura e la coordinazione
  • rispetto alla normale camminata potenzia la resistenza aerobica, con un aumento medio tra le 10 e le 15 pulsazioni al minuto
  • aumenta fino al 45% il consumo calorico rispetto ad una normale camminata
  • riduce le tensioni muscolari di spalle e nuca
  • aumenta resistenza, forza, mobilità e coordinazione
  • alleggerisce il carico sulle articolazioni e sull’apparato motorio in generale
  • è consigliato come tecnica riabilitativa degli arti inferiori o nel recupero della mobilità
  • come tutte le discipline outdoor, è un ottimo antistress e antidepressivo

NORDIC WALKING E CAMMINATA, LE DIFFERENZE

Il nordic walking e la camminata non sono la stessa cosa. Ma allora, cosa le differenzia?


Con l’uso dei bastoncini, il nordic walker cammina con la presenza di due prolunghe, quasi in quadrupedia, in sostanza un ritorno alle origini. In questo modo le braccia trasmettono al suolo una forza e una direzione simile alla gamba in appoggio. Viene così ridistribuita, tramite la consequenzialità spalla-braccio-polso-bastoncino-suolo, la potenza necessaria per spostare il baricentro in avanti.

I bastoncini migliorano la propriocezione attiva, diventando un ausilio per risparmiare energia, anziché fare fatica. Con questa azione di spinta si attua un coinvolgimento di tutti i muscoli della parte superiore del corpo, dal deltoide agli addominali, di solito poco usati. In definitiva, nel nordic walking il movimento viene distribuito anche alle braccia, alla schiena, alla testa e il corpo si dispone in maniera più armonica, mentre nella normale camminata si coinvolgono solo gambe e piedi.

ACCESSORI E ABBIGLIAMENTO

L’attrezzatura principale del praticante di nordic walking sono i bastoncini e le scarpe. La scelta dei bastoncini deve essere accurata, infatti è fondamentale la lunghezza, che deve essere adeguata alla propria altezza. Per calcolarla si impugna il bastoncino perpendicolarmente a terra, e il braccio e l’avambraccio si forma un angolo di 90 gradi.

Questa sarà l’esatta lunghezza del bastoncino da adottare. Per quello che riguarda le scarpe per quello che ci risulta per ora il mercato non offre calzature specifiche per il nordic walking. L’orientamento di chi pratica questa disciplina è rivolto alle scarpe da trail. In generale le scarpe devono avere una buona calzata e devono essere flessibili per permettere una buona rullata del piede.

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