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Brazilian Jiu Jitsu e Submission Grappling sono così Differenti?

BRAZILIAN JIU JITSU & SUBMISSION GRAPPLING

Due sport da combattimento a confronto

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Sentiamo sempre più spesso parlare di Submission Grappling e Brazilian Jiu Jitsu, che ormai nel mondo degli sport da combattimento si sono aggiudicati uno degli scalini più alti per la loro notorietà, anche grazie all’avvento delle MMA, che soprattutto nell’ultimo decennio ha spopolato sui canali televisivi o agli eventi sportivi più importanti.

Questo perchè lo studio del grappling, ovvero la lotta no gi, si rivela essenziale per competere con successo nelle Arti Marziali Miste.

Moltissimi praticanti di Brazilian Jiu Jitsu, al giorno d’oggi, hanno spaziato la loro pratica anche verso il no gi, e viceversa; questo non significa affatto però, che se un atleta eccelle nella prima sia lo stesso anche per la seconda o il contrario.

LE DIFFERENZE

Ci sono delle grosse differenze fra le due arti lottatorie, proprio per la presenza nel Jiu Jitsu Brasiliano del Kimono, che trasforma il “gioco di sottomissione” un pò più tecnico, con decine e decine di varianti in più, per cui si presenteranno molte più opportunità di afferrare l’avversario e quindi trasformare la sua presenza in vantaggio.

Col gi (Kimono), si possono eseguire un maggior numero di tecniche di preparazione per esporre l’avversario ad una sottomissione, mantenendo una “distanza diversa”, proprio per la possibilità di afferrare il risvolto, il bavero, oppure la manica intorno al gomito o sempre il gi intorno al fianco o al ginocchio.

Nel Grappling “il gioco” è diverso, viene molto più difficile mantenere un controllo dalla distanza per preparare una finalizzazione, infatti per regolamento non si può afferrare il vestiario dell’avversario (in alcuni circuiti ci si può afferrare i propri indumenti).

Il grappler diventa “più scivoloso“, meno controllabile, più insidioso, e la gara prende di conseguenza un ritmo diverso e quindi più veloce.

In sostanza, senza il Kimono, chi lotta, avrà bisogno di più velocità nell’esecuzione delle tecniche e nei passaggi di guardia, ma anche di forza e resistenza e il match diventerà di conseguenza più “fisico”.

Quindi, senza gi, invece di mirare a punti specifici del corpo, per ottenere un buon controllo dell’avversario diventa necessario controllarne intere regioni, come ad esempio il busto, cintandogli il corpo con le proprie braccia o intrappolando le sue sotto le proprie.

STRANGOLAMENTI E LEVE ALLE GAMBE

Anche per le strette al collo le cose cambiano sostanzialmente nei due metodi di lotta.

Il numero delle strette alla gola, nel Grappling, sono estremamente ridotte confronto al Brazilian Jiu Jitsu, che grazie alle prese al bavero vanta decine e decine di strangolamenti.

Senza gi, la presa da dietro con strangolamento (mata leon)(mata leon) diventa più semplice da applicare, proprio perchè durante la lotta quasi sempre le braccia diventano scivolose a causa del sudore, ed è più facile penetrare in profondità con meno fatica, mentre col Kimono il materiale aggiunge “frizione” e può risultare più complicato chiudere con successo questa sottomissione.

Sempre per le stesse ragioni, nella lotta no gi è anche molto più difficile difenderla.

Fino a una ventina di anni fa circa, chiavi articolari mirate alle gambe come la Knee bars, foot locks o peggio ancora hell hooks erano bandite nei tornei di Jiu Jitsu in Brasile.

Tutt’ora, a parte alcune leve alla caviglia, in genere questi tipi di sottomissione li troviamo nei programmi più avanzati (cinture marroni e nere) nel Brazilian Jiu Jitsu, ma nello studio del Submission Grappling sono molto più accessibili, anche perché in questa disciplina sono ammesse in gara già nelle classi inferiori, ad eccezione dell’ultima (hell hooks), che in quasi tutti i circuiti è ammessa solo nella classe professionisti proprio per la sua pericolosità.

GLI ATTERRAMENTI

Le differenze sono evidenti anche per quello che riguarda gli atterramenti.

Nella lotta no gi in gara diventano per esigenza più comuni takedown come il double leg o single leg, piuttosto che proiezioni tipiche del Judo, proprio per la ridotta possibilità di “afferrare” l’avversario per poi proiettarlo.

Nonostante questo è possibile adattare alcune di queste proiezioni pur non servendosi del Kimono, e vi sono comunque diversi metodi di atterramento pratici ed efficaci “rubati” dalla lotta libera e Greco Romana.

Spesso, sia nel Grappling che nel Jiu Jitsu Brasiliano, c’è la tendenza a non dare abbastanza spazio all’allenamento delle tecniche di atterramento, che invece, soprattutto in gara, risultano fondamentali ai fini del punteggio e della strategia.

In ogni caso, in entrambi gli sport da combattimento gli angoli rimangono gli stessi, così come moltissime tecniche e sottomissioni, non stiamo parlando di due arti completamente differenti, quindi con l’allenamento e la pratica l’atleta nel tempo adatterà i movimenti che usava nel primo metodo di lotta al secondo, magari cambiando strategia, e ovviamente adeguandosi al regolamento, per quello che riguarda le competizioni sportive, che comunque presenta differenze sostanziali.

Noi di ABC allenamento non possiamo che indirizzarvi indistintamente verso questi metodi di lotta, che a nostro avviso sono efficacissimi e utili entrambi anche sotto l’aspetto della difesa personale, per sapersi districare da una qualsiasi situazione al suolo e nel corpo a corpo.

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