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È Possibile Condizionare la Tibia per Calciare più Duro?

Nelle palestre, nei forum di arti marziali ci si pone tante domande del tipo: “come posso fare per indurire le mie tibie per colpire più duro?”, oppure “è possibile indurire la tibia o ci sono conseguenze nel farlo?” In questo articolo proviamo a rispondere a queste domande.

In primo luogo per cominciare vi racconterò un aneddoto.

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Alcuni anni fa mi sono recato in Thailandia per una vacanza e una sera ho assistito ad uno dei tanti gala di Muay Thai. Nel corso della serata si susseguirono sei incontri, nei primi 5, l’età dei combattenti aveva tra i 14 e i 20 anni, non di più. Negli ultimi 2 match invece dovrebbero avere avuto tra i 24 ei 30 anni.

Alla guida locale ho fatto una domanda, che mi è sorta spontanea, perché mi sono chiesto il motivo per cui la maggior parte degli atleti sono adolescenti, o per lo meno non ho visto gente oltre i trenta trentacinque anni.

La guida mi ha risposto che la maggior parte non raggiunge i 30, e pochi raggiungono l’età di 25, e non perché facciano i soldi ma perché sono costretti ad abbandonare la Thai per le pesanti conseguenze degli anni precedenti fatti di combattimenti e di allenamenti molto aggressivi.

Questa cosa mi ha fatto molto riflettere, e cambiare visione su alcuni aspetti dell’allenamento nelle arti marziali e negli sport di combattimento.

Cosa si intende quindi per “durezza” ossea?

Il corpo umano è formato da tipi diversi di ossa, ma in questo articolo ci concentriamo sulle ossa lunghe (la tibia, per esempio).

Il termine “durezza” solitamente si applica ai minerali. La durezza è la resistenza offerta dalla superficie liscia di un minerale e da questa dipende se può essere graffiata facilmente o no. L’osso è formato da una parte organica e da una parte inorganica. La parte inorganica consiste principalmente di sali di calcio, e da questi dipende la durezza, le rigidità e la resistenza alla compressione dell’osso (ecco perché sono così importanti calcio e vitamina D).

È possibile quindi indurire un osso?

Quando un artista marziale desidera indurire la tibia, vuole farlo perché desidera che i sui calci siano più incisivi ed allo stesso tempo vuole sentire meno dolore durante il match.

Prima di tutto, dobbiamo precisare che le ossa non si induriscono con una allenamento specifico, o almeno non colpendo una quercia o un sacco estremamente duro.

Dopo aver ricevuto molti impatti come ad esempio dopo aver colpito ripetutamente un sacco, si verificano dei microtraumi, che come conseguenza ti fanno perdere la sensibilità.

Non è l’osso che diventa più duro ma senti solamente meno dolore! Aumenta perciò la soglia del dolore e quindi siamo meno sensibili agli urti ed ai colpi.

Non disperare, perché le ossa si possono indurire, sì, ma non in questo modo…

Puoi fare diventare le tue ossa più dense e quindi più dure con:

  • Allenamento con i pesi
  • lavoro pliometrico

qualsiasi attività fisica in genere provoca un aumento della densità ossea, cioè un aumento della domanda e l’assorbimento del calcio.

LEGGE DI WOLFF

Queste dichiarazioni confermano la tesi della legge di Wolff, un chirurgo tedesco che ha dedicato molti anni allo studio delle ossa ed ha anche scritto un libro in proposito (La legge di trasformazione delle ossa).

Secondo Julius Wolff (1836-1902), la conformazione strutturale di un osso è il prodotto di un fenomeno dinamico di adattamento alle esigenze meccaniche imposte. Cioè, secondo questa legge, le ossa rispondono con un adattamento alla tensione applicata, mentre viene ripetuto sufficientemente a lungo. Questo è un principio che si applica all’allenamento con i pesi.

Gli effetti della leggi di Wolff li possiamo vedere negli astronauti in orbita, siccome nello spazio le ossa non ricevono alcuna pressione dovuta all’assenza di gravità, subiscono inevitabilmente una perdita di densità ossea. Gli studi effettuati in astronauti che hanno vissuto diversi mesi sulla stazione MIR, hanno rivelato una perdita costante del 1-2 per cento della loro massa ossea totale al mese.

Quindi un artista marziale ha più densità ossea rispetto a qualsiasi altro atleta?

In uno studio effettuato su atleti di sport molto diversi tra loro (un judoka come un ciclista o un lanciatore di peso), e un gruppo di controllo che si allena di rado, è emerso che i valori più alti di densità ossea sono stati riscontrati in un gruppo di lottatori e judoka, e atleti di sport di squadra (calcio, pallamano, pallavolo e pallacanestro), sport tutti classificati come ad alto impatto. I valori più bassi invece sono stati riscontrati nel gruppo di controllo, nei ballerini e in atleti di resistenza, come i corridori, i ciclisti e i triatleti, che sono classificati come sport a basso impatto.

La spiegazione di questi risultati può essere data analizzando le specifiche attività e le diverse sollecitazioni che esse inducono. Il Judo o la lotta comprendono forze di trazione elevate che influenzano le ossa, o le forze di reazione a causa di ripetuti cadute a terra. Negli sport di squadra, gli alti valori di densità minerale ossea dovute a salti, sprint e rapidi cambi di direzione inducono elevate sollecitazioni sul sistema scheletrico.

Dunque tu, atleta di sport da combattimento, come devi allenarti per rafforzare la tibia e le nocche per aumentare la soglia del dolore?

  1. Devi allenarti con i pesi, soprattutto con gli esercizi base (stacco, panca, squat, trazioni)
  2. Devi effettuare un lavoro progressivo con i PAO il sacco e fare sparring con parastinchi e protezioni.
  3. Devi aumentare gradualmente la lunghezza delle sessioni, e l’intensità (rimuovendo le protezioni anche di tanto in tanto utilizzando anche un sacco un po’ più duro), quindi le nostre ossa si adattano ad un allenamento più impegnativo.

AVVERTENZE

Se vi procurate un ematoma dopo aver colpito il sacco, vuol dire che quel sacco è ancora troppo duro per voi, e se compare nel muscolo vuol dire che tiri male i calci.

All’inizio e alla fine della sessione di allenamento massaggiare la tibie in tutta la sua lunghezza per permettere al sangue di fluire portando tutti gli elementi nutritivi alle parti interessate.

Evitate pratiche come colpire tronchi di alberi, makiwara o cose simili, che portano solamente a lungo andare a lesioni, come l’edema osseo, periostite, artrite, e altre malattie.

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