LA SOLUZIONE VIENE ESTRAPOLATA DA SISTEMI ESPERTI IN CORTA DISTANZA E LOTTA CORPO A CORPO
Vorresti dargli un pugno per non prenderle ma non hai il coraggio?
Non perché sei un vigliacco ma perché NON sei il tipo.
Non tutti siamo nati con la cattiveria e la determinazione di dare “un pugno in faccia” al primo idiota che ci viene a rompere la nostra quiete. Se siete come me, nati e cresciuti con un animo calmo rispondere fuoco al fuoco non è certo un istinto innato.
Sicuramente tante volte sarebbe la soluzione migliore, ed anche la più rapida ma a volte ad onor del vero, potrebbe essere anche foriera di complicazioni.
Complicazioni giuridiche, ma anche morali.
Fermarsi con l’auto nel bel mezzo del traffico e spaccare la faccia al primo che ci fa il dito dal finestrino è il caso limite opposto ed è assolutamente da evitare ma a volte ti trovi alle strette dove l’aggredito sei tu e devi assolutamente reagire per non prenderle di santa ragione.
Come ho accennato poco fa, partire per primo risolverebbe a nostro vantaggio la maggior parte delle problematiche legate all’aggressione urbana di origine conflittuale, ma non tutti abbiamo il coraggio e la determinazione nel farlo.
Agitiamo il problema:
- se non reagiamo per primi rischiamo di prenderle
- se reagiamo per primi (ammesso che ne abbiamo il coraggio) rischiamo di andare alle mani anche quando magari non ce ne sarebbe stato realmente il bisogno.
Cosa facciamo allora?
La soluzione viene dalle arti marziali.
Alcune arti marziali o meglio tanti sport da combattimento come la Boxe o la Muay Thai ti insegnano a colpire duro e ti allenano sul piano fisico e mentale, ma qui sorge il problema del punto 2, non possiamo certo partire a calci e pugni contro il primo che ci dice qualcosa di storto.
Altri sport da combattimento lottatòri come il Brazilian jiu jitsu, la lotta libera e lotta greco-romana ti insegnano a controllare continuamente l’avversario per sottometterlo con una leva o una chiave articolare, ma qui il problema sorge nell’arrivare alla distanza giusta nel farlo.
La soluzione, se vogliamo chiamarla così, è quella di trovare un mix tra i due aspetti, l’aspetto lotta e l’aspetto colpi. Essere preparati per eventuali colpi e conoscere qualche passaggio di lotta.
La ciliegina sulla torta è conoscere alcuni aspetti fondamentali del lavoro propriocettivo del wing chun, il chi-sao.
Qui il Wingfight di Victor Gutierrez ci viene proprio a puntino perché l’esercizio propriocettivo che ho appena menzionato serve a “legare” i due stili.
Il WINGFIGHT è un ottimo legante per trovare ed applicare il mix di diversi sistemi ed applicarli ad una Difesa Personale Logica.
Quindi se non hai il coraggio, non hai l’intenzione ed il caso specifico lo richiede (calmare un amico agitato) la soluzione è studiare IL PASSAGGIO ALLA SCHIENA delle arti di lotta (lotta libera e greco-romana, ma anche grappling e bjj) e legarlo con il LAVORO PROPRIOCETTIVO delle arti marziali che lo prevedono come wing chun e wing fight.
Nel Video vi mostro degli esempi di lavoro.
Buona Visione.
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Step 1 – Capillarizzazione
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Step 1 – Forza
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Step 1 – Tenersi in forma
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Step 4 – Dimagrimento
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