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Evasione dalla posizione di monta

Evasione dalla posizione di monta

La “montada” (detta anche semplicemente) “monta” è una di quelle posizioni dalla quale è più difficile uscirne, sia nel Bjj che nel grappling, dalla quale è più facile colpire e chiudere l’incontro nel caso delle MMA.

Dalla monta è possibile infatti portare numerosi tipi di attacco e finalizzazioni.

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In poche parole, in un combattimento reale sono ben poche le situazioni peggiori di quella in cui si è immobilizzati sotto la monta del proprio avversario, che se è pratico di lotta saprà sicuramente tenere la posizione corretta mettendo peso sul torace dell’avversario stesso e facendo base con le mani in caso di instabilità, e che avendo ampia possibilità di movimento può generare la massima potenza portando a termine il temibile “ground and pound”

Rimanendo nell’ottica e nel regolamento del Ju Jitsu Brasiliano o del Grappling, chi si trova in questa posizione può portare a termine diverse finalizzazioni, dalle quali per via della posizione scomoda è difficile difendersi, alcune delle quali sono:

  • leve al gomito(arm-bar)
  • strangolamenti
  • leve cervicali
  • leve al polso

Per via della posizione tattica che si guadagna con questa tecnica, la monta in competizione fa guadagnare punti, ovviamente stabilizzandone la posizione, stendendosi in avanti abbassando il baricentro e rendendo le tecniche di difesa estremamente difficili ed inapplicabili.

Spesso dai tentativi disperati di difesa da questa posizione nascono possibilità di attacco differenti, e in alcuni casi addirittura la possibilità di prendere la schiena dell’avversario (per quello che si trova sopra), altra tecnica difficilissima da difendere e che offre altrettante possibilità di finalizzazione.

Come uscire dalla posizione di monta

Un neofita consumerà energie nel dimenarsi allo scopo di ribaltare la posizione, cosa assai difficoltosa, soprattutto se si trova sotto a un lottatore esperto.

Uno dei metodi fondamentali e più efficaci per uscire da questa tecnica è il “ponte” o “upa”.

L’obiettivo di questa tecnica, che in un primo momento sembra semplice e facile da applicare, ma che in realtà è piena di piccoli accorgimenti e particolari, è quello di fare rotolare l’avversario sulla sua schiena, ribaltando di fatto la situazione, e anche se ci troveremo chiusi nella sua guardia avremo ampie possibilità di colpire (nel caso delle MMA).

Nel caso della lotta invece, se hai ribaltato la posizione, anche se poi ti trovi nella guardia chiusa del nostro avversario hai guadagnato comunque una situazione migliore, oltre al fatto di avere guadagnato punti per il ribaltamento.

Esecuzione della tecnica di evasione dalla monta

  1. Per prima cosa bisogna bloccare il braccio del nostro avversario, in questo modo eviteremo che nel momento in cui facciamo il ponte lui possa fare base e di conseguenza annullare la nostra tecnica.
  2. Successivamente, gli blocchiamo anche la gamba con il nostro piede (quella dello stesso lato del braccio che abbiamo già bloccato in precedenza), in questo modo le basi sul lato del rotolamento sono completamente eliminate.

A questo punto utilizzando entrambe le gambe ci si inarca, e una volta portato in avanti il nostro avversario ci si gira sulla spalla dal lato in cui lo abbiamo bloccato.

Per eseguire correttamente questa tecnica, bisogna avere l’accortezza di portare il nostro avversario prima in avanti, e quindi su un lato, e in quest’ultimo momento guardare la spalla che si sta rovesciando, e che sarà quella del medesimo lato del braccio e della gamba rovesciati.

Quindi inarcate e spingete nella stessa direzione in cui guardate, e se la tecnica è fatta correttamente è in grado di ribaltare anche un avversario più pesante.

Una volta ribaltata la situazione, controllate l’avversario con le mani all’altezza dei bicipiti per evitare di essere colpito o di subire un rapido strangolamento.

Come allenare questa tecnica

Il ponte, presente in molte manovre di evasione del Bjj è consigliato allenarlo molto di frequente, inserendola come drill in allenamento, e addirittura come riscaldamento.

È una di quelle tecniche infatti che è molto semplice allenare a vuoto, isolando in questo modo più efficacemente il movimento e auto-correggendone eventualmente i piccoli errori.

Il tempo che impiegherete in questo esercizio individuale sarà ampiamente ripagato allorché passerete a combattere con il vostro partner ribaltando efficacemente la situazione. 

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