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Grappling e Brazilian jujitsu, la preparazione nelle gare di lotta

Un lottatore agonistico, quindi chi si dedica alla competizione, dovrà concentrarsi maggiormente sulla metodologia di allenamento, diversamente da chi studia queste discipline col solo scopo di allenarsi o come passatempo.

L’agonista, deve raggiungere una condizione fisica molto al di sopra del livello medio, deve curare nel particolare quegli aspetti che vanno oltre la tecnica, perché, al contrario di quanto alcuni affermano, la preparazione fisica ha un ruolo fondamentale per un combattente dilettante e professionista.

È una questione di marketing

È molto più facile vendere un prodotto se se ne esasperano le qualità…

Molti istruttori improvvisati vogliono far credere che la tecnica, da sola, possa fare la differenza anche su un avversario molto preparato fisicamente, ma sappiate che chi sostiene questa tesi probabilmente non ha mai provato sulla sua pelle una vera competizione.

Tutto questo non sarebbe realistico semplicemente per il fatto che quando un lottatore si stanca,

  • la tecnica perde di efficacia,
  • la lucidità mentale scema,
  • e in pratica non si è più in possesso delle qualità di cui si disponeva a inizio incontro.

Il lottatore che combatte con il pieno di energia è in grado di sincronizzare perfettamente i suoi movimenti, cercherà di lavorare sempre in attacco e quindi di imporre il suo gioco, in poche parole avrà le idee chiare di ciò che fa.

Inoltre, sarà in grado di generare quella forza esplosiva che fa la differenza in ogni tipo di competizione.

Non è sufficiente allenarsi con sole sessioni di sparring

Quindi, è necessario avere chiaro l’obiettivo da raggiungere, che sarà quello di lavorare sulla forza e sulla resistenza, in modo tale da mantenere un elevato grado di destrezza per il maggior tempo possibile.

Esistono diversi metodi di preparazione, ed è chiaro come il sole che dovranno essere strutturate su misura a seconda dell’individuo, ma sicuramente non bastano solo delle sedute anche intense di sparring e di studio della tecnica.

Nelle settimane precedenti la competizione il lavoro deve concentrarsi maggiormente sulla forza con sedute intense di pesistica e sulla resistenza, per poi modificarsi e trasformarsi in più frequenti sedute di sparring di elevato livello agonistico.

Diciamo che è estremamente improbabile prepararsi solamente lottando fino a raggiungere il livello fisico richiesto e per di più senza incorrere in infortuni.

Un’ottima preparazione fisica e un buon grado di forza eleva anche il livello tecnico e combattivo.

L’allenamento progressivo

Abbiamo già dedicato tanti articoli al tipo di allenamento delle settimane precedenti, e quindi al lavoro funzionale e di pesistica, e comunque un buon preparatore saprà portarvi all’ultimo periodo in perfetta forma.

Quando arrivate in questa fase finale della preparazione, come abbiamo già detto, le sessioni di sparring dovranno essere intensificate, con round che come intensità e durata dovranno essere simili a quelli del match in vista, ma è ottimo anche cercare di superare ogni volta, giorno dopo giorno, il limite della vostra sopportazione.

Date significato e intensità ai vostri allenamenti, se il giorno prima avete fatto 3 round da 5 minuti, la seduta seguente fatene 3 da 6 e così via.

L’allenamento progressivo consiste proprio in questo, cercate di aumentare sempre di più i tempi, superate di poco ogni volta il vostro limite fino a dire basta, e i progressi daranno gusto e soddisfazione alle vostre fatiche, e vi porteranno a un livello di preparazione che vi faranno affrontare il match con la giusta e necessaria energia e lucidità mentale.  

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