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Il ju-jitsu brasiliano deriva da quello giapponese?

Le origini del ju-jitsu brasiliano risalgono al Giappone di inizio XX secolo; infatti il ju-jitsu esisteva da secoli in Giappone.

Le sue più antiche origini non sono del tutto chiare. Spesso si considera l’India come la fonte originaria del ju-jitsu, sebbene vi siano ben poche prove che possano confermare tale tesi.

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Gli antichi testi giapponesi fanno riferimento a diversi stili di corpo a corpo, e vi sono molti rotoli in cui sono raffigurate antiche tecniche di ju-jitsu facilmente riconoscibili da un praticante del ju-jitsu moderno.

Il termine ju-jitsu può tradursi con “arte gentile” o “arte morbida”.

Tale nome potrebbe sembrare qualcosa di improprio, poiché il ju-jitsu era un’arte di combattimento legata direttamente ai sanguinosi campi di battaglia del Giappone feudale.

Esso comprendeva

  • pugni,
  • calci,
  • attacchi su dolorosi punti di pressione,
  • atterramenti,
  • strangolamenti
  • e leve articolari.

Il termine “arte gentile” voleva indicare l’idea guida che soggiace a ogni ju-jitsu, sia quello classico giapponese che il moderno brasiliano, ovvero l’idea consistente nell’utilizzare la propria forza nel modo più efficace.

Piuttosto che resistere alla forza con la forza, l’idea è quella di cedere alla forza dell’avversario, per poi utilizzarla contro di lui, ricorrendo a una tecnica efficace in modo intelligente, i modo da avere la meglio sulla forza bruta e sull’aggressione: e questo è il fondamento filosofico del ju-jitsu.

Proprio secondo questo principio un uomo più piccolo può sperare di sconfiggere un uomo più forte e più grande. È questo il senso in  cui un’arte che insegna come colpire un occhio, come strangolare, come colpire all’inguine e cosè via può essere definita “arte gentile”.

In Giappone emersero diversi ryu, o scuole di ju-jitsu, ciascuno con la sua particolare enfasi. Alcuni erano incentrati sulle proiezioni, altri sul corpo a corpo al suolo, altri sui colpi.

Finché in Giappone vi fu una società feudale basata sulle virtù guerriere, l’importanza del ju-jitsu fu notevole. Tuttavia, i massicci mutamenti sociali che si verificarono in tutto il Giappone allorché il feudalesimo cedette il passo alla modernizzazione di tipo occidentale fece cadere la necessità del ju-jitsu. Con la fine della tradizione marziale dei samurai, l’esigenza del ju-jitsu venne a meno, e ciò contribuì alla decadenza di tale disciplina.

A partire dalla seconda metà del XIX secolo il ju-jitsu conobbe un serio declino. Parecchi dei vecchi maestri sbarcavano il lunario come fisioterapisti, utlilizzando la loro conoscenza dell’anatomia umana aiutando gli altri. Altri combattevano negli spettacoli allestiti per fare denaro. Molti erano considerati come un fattore di modestia pubblica, un residuo violento e sgradito di un’epoca tramontata.

Oggi i vari ju-jitsu hanno una connotazione puramente sportiva, e praticata anche puramente per autodifesa.

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