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L’Alimentazione del Ciclista al Giro D’Italia

L’Alimentazione del Ciclista al Giro D’Italia

Le gare sportive ciclistiche che durano per più di un giorno, come ad esempio le corse a tappe su strada, come l’odierno Giro D’Italia necessitano di un’alimentazione adeguata, oseremo dire studiata a tavolino, in quanto l’impegno fisico è indubbiamente diverso fra corsa e corsa, giacché chilometraggio, pendenza, asperità, condizioni atmosferiche possono estremamente diversificare lo sforzo fisico e proporre pertanto per ogni corsa nuovi problemi alimentari.

È difficile offrire un quadro dietetico per ogni situazione agonistica, l’atleta e l’allenatore devono pertanto interpretare i suggerimenti dietetici e saperli applicare secondo le varie necessità. Fra tutte le tipologie di atleta, i ciclisti sono quelli che arrivano fra i più alti consumi di calorie; circa 10 al minuto.

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Questo è dovuto al fatto che il loro dispendio energetico non è limitato ad un impegno di pochi minuti, ma può durare anche molte ore: è questa la ragione per cui il fabbisogno calorico di un ciclista che partecipa ad una corsa a tappe viene valutato fra le 5000-8000 calorie al giorno.

Che la corretta alimentazione giochi in campo ciclistico un ruolo di estrema importanza può essere rilevato da studi statistici sulla frequenza delle cause che diminuiscono il rendimento agonistico e che in casi estremi impediscono la continuazine della gara, notando che il più delle volte sono cause riferibili a disturbi dell’apparato digerente quali:

  • coliche addominali
  • emorroidi
  • diarrea
  • foruncolosi
  • cefalea
  • vomito

L’optimum dietetico dovrà essere quindi:

  • un’alimentazione costituita da cibi semplici
  • facilmente digeribili e assimilabili
  • equilibrata in tutti i suoi componenti
  • ipercalorica tanto da soddisfare il fabbisogno calorico
  • disintossicante nel senso che funga da antidoto alle tossine da fatica

A ciò possiamo aggiungere che gli alimenti da ingerire durante la gara devono essere di poco ingombro, di scarso peso e facilmente trasportabili, digeribili e assimilabili, e non devono dar luogo a problemi di masticazione e insalivazione.

Se si tiene presente l’aridità delle mucose orali, dovuta alla iperventilazione polmonare e alla disidratazione presente soprattutto nella stagione calda, e le difficili condizioni di equilibrio e di continua tensione psichica, anche un cibo di apparente facile digestione, come una coscia di pollo, una crocchetta di riso o una fetta di crostata, viene di fatto deglutito senza una sufficiente masticazione e insalivazione, con le inevitabili negative conseguenze negative.

IL RIFORNIMENTO IDRICO

Il problema del rifornimento idrico deve prevedere una abbondante razione di liquidi ad alto contenuto vitaminico, mineralizzanti e disintossicanti durante le ore di riposo, mentre in corsa l’apporto idrico deve essere molto limitato per evitare di sollecitare sudorazione e diuresi con relativa eccessiva perdita di sali minerali.

È necessario un rifornimento idrico giornaliero valutato in circa 2 litri, fra centrifugati, integratori e alimenti liquidi che siano, con un sufficiente apporto di sali minerali e vitamine.

Questo rifornimento idrico, è indispensabile soprattutto per risolvere il problema che si presenta nelle corse ciclistiche a tappe, quello dell’eliminazione delle tossine da fatica.

ERRORI DA EVITARE

Fra i più frequenti errori da annoverare durante una gara ciclistica, sono da segnalare:

  1. bere bevande gassate e ghiacciate: Questo genererebbe il blocco dei processi digestivi e darebbe luogo a gastralgie e coliche addominali
  2. assumere cibi troppo salati: Perchè, come di facile intuizione, provocherebbero una sete eccessiva
  3. mangiare cioccolata o cacao: Perchè sono alimenti grassi acidificanti e di forte impegno digestivo
  4. mangiare panini, biscotti, dolci e simili: Perchè necessitano di lunga masticazione e insalivazione per poter essere ben digeriti

Giornata Alimentare Tipo al Giro d’Italia

Cosa mangia un corridore il giorno della gara? Da quando si sveglia a poco prima di coricarsi per la notte? 

La giornata inizia tre ore prima della partenza della gara.

A colazione, il menu prevede:

  • cereali
  • fette biscottate
  • marmellate o gelatine
  • yogurt
  • latte
  • tè o caffè

E poi, c’è un piatto di pasta abbondante per fare il carico di carboidrati. In bianco, oppure con il sugo. Se la tappa è molto lunga, a tutto questo si può aggiungere anche qualche fettina di prosciutto. Questo è il pasto principale della giornata. 

Prima della gara si possono mangiare delle tartine o dei panini vuoti, ma anche frutta. Poi, a seconda della lunghezza della tappa, si procede all’organizzazione del pasto in corsa.

Quando è previsto un solo rifornimento, i corridori devono assumere tanti liquidi con maltodestrine, che sono zuccheri a lento assorbimento. Ma anche barrette proteiche o zuccherine, panini con prosciutto e formaggio, oppure marmellate.

Dopo l’arrivo, c’è il reintegro. Che inizia bevendo soluzioni saline e zuccheri. Alla fine di un impegno fisico di questa portata, l’organismo è molto ricettivo e assimila velocemente tutte le sostanze nutrienti che gli vengono proposte.

La cena di norma è intorno alle 21. Un altro pasto abbondante, che prevede sempre un primo, che può anche non essere in bianco, e un secondo, che varia generalmente tra carne bianca e rossa. Prima di iniziare il pasto, verdura cruda o cotta in abbondanza. Chiude il pasto un dolce. Pesce e uova possono dare problemi gastrici, soprattutto se mal conservati e quindi si evita di assumerli durante il giro dove il ciclista deve essere un orologio svizzero.

Buon ABC Allenamento

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