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La Brutta Storia di Doping di Lance Armstrong

La Brutta Storia di Doping di Lance Armstrong 

Nell’intervista con Oprah Winfrey, Lance Armstrong ha ammesso di aver fatto uso di sostanze proibite per vincere i suoi 7 Tour de France. Dopo aver ammesso di aver fatto uso di sostanze proibite per vincere, per diversi anni, la Grand Boucle, Armstrong starebbe pensando di testimoniare contro alcune influenti personalità del ciclismo che sapevano del doping e probabilmente lo avevano agevolato. Analizzando il ciclismo mondiale di oggi e anche di ieri e capirete che il doping non è una novità:

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  • Il Grande Campione Eddy Merckx il 2 giugno 1969 risultò positivo sia alla prima che all’analisi di controllo, effettuate dopo la tappa Parma-Savona al Giro d’Italia e venne squalificato con la maglia rosa indossata.
  • Thomas “Tom” Simpson è stato un ciclista Professionista dal 1959, morì nel 1967 al Tour de France durante la famosa Tappa del Mont Ventoux. L’autopsia dichiarò che morì per abuso di anfetamine e per tale motivo ebbe un collasso cardiaco.
  • Richard Virenque ed il caso Festina. Nel 1998 scandalo doping della squadra festina con in primis il suo capitano francese. Squalificata tutta la squadra con decine di ciclisti.
  • Marco Pantani, il Pirata, Grandissimo Campione italiano, conosciuto in tutto il mondo, nel 1999 al giro d’Italia ebbe una storia simile a quella di Eddy Merckx 30 anni prim. Ad un controllo risultò con l’ Ematocrito alto e quindi squalifica con 5 tappe vinte e maglia rosa fiammante. Quella fu la fine del Grande Campione romagnolo che non si riprese più dal dolore. Pensava ad un complotto, ad un ingiustizia .

Con gli anni forse aveva ragione in quanto tutti i Big del ciclismo si sono dopati o quanto meno le indagini hanno detto questo 

Ivan Basso, Jan Urlich, Alexandro Valverde, Alberto Contador, Danilo di Luca, Pelizzotti, Landis, Tyler Hamilton, Rasmussen, Riccardo Riccò, Sella questi sono solo alcuni nomi di campioni coinvolti in storie di doping con squalifiche di cui alcune a vita come quella di Riccò.

La storia ci insegna che per dare spettacolo, per entusiasmare le platee, le piazze il Doping è una parte fondamentale degli sport di resistenza, il ciclismo in primis. Ed il Discorso si spiega in quanto I ciclisti di elite mondiale devono :

1. Sviluppare una potenza devastante

2. resistenza aerobica mostruosa

3. essere sempre al top delle energie psicofisiche

4. recuperare velocemente fra una tappa e l’altra

5. mantenere il peso corporeo basso con la potenza espressa in watt alta

Ora, quando si vedono certe gare, del Tour de France, del Giro d’Italia, dove una tappa si sussegue all’altra, di giorno in giorno e magari anche fra le montagne in salita, bè sperare che solo con una sana dieta e allenamento si possa andare avanti È davvero difficile da credere, anche se qualche blasonato medico o esperto ci dice che È possibile. Il Doping in questo sport è diffusissimo, siamo franchi e lo è da anni.

Controlli anti doping che risultano negativi? Sappiate che Con il tempo sono state inventate sostanze coprenti per eludere i controlli antidoping.

Ora perché un ciclista si “bomba”, cosa ottiene ?

1. Aumento indiscriminato dei globuli rossi Con trasfusioni di sangue in più autotrasfusioni o con trasfusioni di sangue trattato molto ossigenato vi é un aumento del sangue che viene distribuito nei muscoli e quindi maggiore potenza.

2. Epo É l’ormone della crescita. Aiuta la produzione di globuli rossi, di emoglobina e, quindi aumenta il trasporto dell’ossigeno nei muscoli, disponibile oggi in varie forme anche con brevissima emivita

3. Poi abbiamo sostanze che aiutano i bronchi a dilatarsi, come il clenbuterolo e tutti suoi derivati Per aumentare l’intensità mentale, le cose più usate sono le anfetamine e derivati, inoltre anche la caffeina ha ancora il suo ruolo, il recupero e contrastare il catabolismo, i vecchi testosteroni e anabolizzanti svolgono ancora una volta benissimo il loro sporco compito, il problema sta nel mascherare queste sostanze o interrompere l’assunzione a tempo debito. Queste sopra elencate sono solamente una parte di tutte le sostanze possibili ed usate dai ciclisti e la ricerca del doping perfetto non ha mai fine. 

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