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La pallamano

Le Origini di questo sport risalgono all’antichità, ma diciamo che ad organizzarlo nella forma moderna fu Karl Diem, tedesco, nel 1920.

Fu proprio lui, in collaborazione con altri ad inserire la Pallamano nelle olimpiadi per la prima volta nel 1936 a Berlino.

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In origine, i giocatori erano 11,  si svolgeva all’aperto, poi, in seguito i giocatori passarono a 7 per squadra e le competizioni avvenivano al chiuso.

 

Come si gioca a pallamano

Innanzitutto la palla utilizzata per questo gioco è generalmente in cuoio, misura dai 58-60 cm e pesa meno di mezzo chilo.

Il gioco consiste nel far entrare la palla in rete tirando da qualsiasi posizione del campo, e come nel gioco del calcio deve entrare completamente oltre la linea di porta.

I tempi sono due di 30 minuti ciascuno, con un intervallo di 10 minuti, e le squadre sono composte di 12 giocatori, compresi i due portieri.

Le partite sono dirette da due arbitri, uno prende posizione dietro la porta (arbitro di linea di porta), l’altro dietro la squadra in attacco (arbitro di campo).

In questo sport il giocatore ha libertà di

  • afferrare,
  • lanciare,
  • colpire con il pugno la palla,
  • oltre che trattenerla con l’aiuto delle braccia, del tronco, delle cosce e delle ginocchia.

Si può palleggiare la palla senza limiti di tempo, ma non trattenerla per più di 3 secondi, ed effettuare, tenendo la palla in mano, al massimo 3 passi, poi, per non fare fallo alternare i 3 passi con i palleggi.

Quello che non si può fare inoltre, è passare la palla al proprio portiere quando questi si trova nell’area di porta, nè gettarsi su una palla che rotola a terra.

Nei confronti dell’avversario non si può:

  1. strattonarlo e colpirlo
  2. cinturarlo o sbarrargli la strada con le mani o le braccia
  3. strappargli la palla di mano o lanciargliela contro con l’intenzione di colpirlo

Nei confronti dell’avversario invece si può:

… sbarrargli la strada con il busto e togliergli la palla con la mano aperta.

IL PORTIERE

È un ruolo fondamentale

Questo, all’interno dell’area ha la possibilità di muoversi come vuole, può intercettare la palla con il corpo e fermarla, e diventa a tutti gli effetti come un altro giocatore e può prendere parte alle azioni di attacco quando esce dalla stessa.

IL TIRO

È veramente difficile imparare ad alti livelli questa tecnica, e si tratta in poche parole di proiettare la palla dentro la porta avversaria con grande velocità e forza, usando il proprio corpo in modo tale da sviluppare la massima potenza.

La posizione di partenza per il tiro con l’appoggio dei piedi prevede il piede sinistro molto in avanti e leggermente girato in dentro, il piede destro indietro che sostiene il peso del corpo ed è appena ruotato in fuori. 

Il busto è in torsione, la mano che stringe il pallone è tenuta dietro con il braccio, la spalla sinistra, con il braccio sinistro semi-flesso, mostra il senso del tiro.

L’azione del tiro parte dalla rotazione del piede posteriore, nella direzione in cui il giocatore intende tirare la palla, e segue quindi la rotazione del busto sul piano frontale.

Il braccio e la mano con il pallone terminano infine il movimento.

Altri tipi di tiri sono:

  • Il tiro rovesciato
  • il tiro con caduta laterale
  • l’eret
  • il mezzo eret
  • il tiro basso

In altri articoli pubblicheremo schede di allenamento per migliorare le prestazioni di gioco.

Buon allenamento da ABC

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