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Addestramento G.I.S. Gruppo Intervento Speciale Carabinieri

Addestramento G.I.S. Gruppo Intervento Speciale Carabinieri

I Corpi d’elite Italiani sono invidiati in tutto il mondo. Facciamo una breve carellata dei principali corpi d’elite italiani, nostro fiore all’occhiello:

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  • POLIZIA DI STATO: Nucleo operativo centrale di sicurezza, meglio conosciuto con l’acronimo NOCS è l’Unità Speciale Antiterrorismo della Polizia di Stato italiana.
  • MARINA MILITARE: G.O.I. Gruppo Operativo Incursori del Consubin, è il raggruppamento della Marina Militare incaricato a svolgere le operazioni di guerra non convenzionali in ambienti acquatici e di difesa subacquea. Il COMSUBIN È composto dal Gruppo Operativo Subacquei- GOS e dal Gruppo Operativo Incursori – GOI. Il GOI del COMSUBIN è l’unico reparto della Marina facente parte delle forze speciali italiane.
  • ESERCITO: 9° Reggimento D’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”. Il 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” è comunemente chiamato il Nono. Il Reggimento Col Moschin appartiene alla Brigata Paracadutisti Folgore e tiene in custodia la bandiera del X Reggimento Arditi, del quale ha ereditato l’anno di costituzione (1918) e le mostrine (fiamme nere), riadottate nel 2006.
  • AEREONAUTICA MILITARE: 17° Stormo Incursori, inserito nel Comando della Squadra Aerea (CSA), è gerarchicamente dipendente dalla 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali e, dal punto di vista operativo, è attualmente impegnato in un contesto interforze nell’ambito delle operazione ISAF dal Comando Operativo per le Forze Speciali (COFS). Lo Stormo ha ereditato il motto dell’ex 17° Stormo I.T. (Intercettori Teleguidati) di Padova: “SUFFICIT ANIMUS”, traducibile in “Basta l’Ardire”, che ben si coniuga con le caratteristiche dell’Incursore.
  • GUARDIA DI FINANZA: GICO. Si tratta di reparti ad alta specializzazione nelle investigazioni di polizia tributaria, economica e finanziaria, che operano a contrasto dei reati di criminalità organizzata, con particolare riferimento al riciclaggio di denaro e nella lotta al terrorismo nazionale ed internazionale.
  • CARABINIERI: GIS Gruppo di Intervento Speciale – Questo articolo lo dedichiamo interamente al Gis dell’Arma Carabinieri.

Il Gruppo di Intervento Speciale, acronimo GIS, fa parte delle Forze Speciali Italiane ed è un famoso reparto dell’Arma dei Carabinieri creato nel 1978, inquadrato nella Seconda Brigata Mobile Carabinieri. 

I Gis nacquero alla fine degli settanta per contrastare il terrorismo in Italia, unitamente ai Nocs della Polizia di Stato, in quanto in questi anni (i cosiddetti anni di piombo) le istituzioni politiche e civili italiane subirono un violento assalto da parte di gruppi terroristici.

In questi anni i reparti d’elite delle Forze armate e di Polizia crearono e sperimentarono tecniche di intervento in situazioni di crisi in presenza di ostaggi.

La differenza tra le unità delle Forze Armate e quelle di Polizia?

  • Le unità delle Forze armate sono specificatamente rivolte ad interventi in ambiti militari
  • Quelle della Polizia di Stato all’ambito civile e di ordine pubblico
  • Mentre quelle dei Carabinieri possono operare in entrambi i casi.

L’esordio pubblico dei GIS avvenne a in provincia di Bari a Trani nel 1980. Nel carcere scoppiò una rivolta organizzata da alcuni terroristi. 

Sull’edificio cominciarono a volteggiare elicotteri dai quali si calarono velocemente uomini mascherati. Ripresero il controllo della prigione in pochi minuti nonostante i tanti cancelli saldati dai rivoltosi per ostacolare un intervento dall’esterno.

SELEZIONI PER ENTRARE NEI GIS DEI CARABINIERI

Per entrare a far parte del reparto, gli aspiranti devono avere un’ età massima di trentadue anni ed essere in servizIo da almeno quattro anni all’ interno dell’ Arma dei Carabinieri, specificamente nel 1° Rgt. Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”.

La fase di pre-selezione si articola nell’ arco di due settimane e consta dei seguenti esami:

  • Test fisici e medici: aventi lo scopo di testare la resistenza fisica e le condizioni mediche degli aspiranti;
  • Test psico-attitudinali: ideati per valutare le doti di equilibrio, autocontrollo, forza di volonta’ e determinazione che consentano di operare e prendere decisioni rapidamente ed in condizioni di stress massimo
  • Colloquio: un’ intervista approfondita con il candidato consente di valutare le motivazioni che lo hanno spinto a fare domanda di selezione per il reparto.

Superati i test preliminari, ha inizio il corso base, il quale ha una durata di ventiquattro settimane e si articola come segue:

COME SI ADDESTRANO I GIS DEI CARABINIERI

Il corso è strutturato in 4 discipline sui cui battere:

  1. Condizionamento fisico e pratica di arti marziali: oltre ad un intenso esercizio fisico di tipo funzionale, i candidati studiano alcuni stili di arti marziali (Jujitsu, Wu-shu e Boxe tailandese) per disarmare, immobilizzare e, in generale, poter fronteggiare combattimenti corpo a corpo senza l’impiego di armi da fuoco.
  2. Esplosivi: costruzione, impiego e disinnesco di ordigni esplosivi.
  3. Addestramento con Armi da fuoco: uso di armi da fuoco lunghe e corte (pistole, pistole mitragliatrici, mitragliette, mitragliatrici, fucili, fucili d’assalto e fucili di precisione), scelta del tipo di arma e di munizionamento in funzione dello scenario operativo.
  4. Equipaggiamenti speciali: uso di apparati elettronici di sorveglianza quali ad esempio visori notturni, telecamere a fibra ottica, microfoni, oltre a strumenti meccanici di intrusione quali quelli utilizzati per lo sfondamento di porte.

TECNICHE INSEGNATE 

  • Tecniche di irruzione: modalità di irruzione in edifici, veicoli, aeromobili, etc.
  • Tecniche di arrampicata e discesa: arrampicata in diverse situazioni utilizzando corde, scale ed altri strumenti
  • Tecniche fotografiche: tecniche di base di fotografia e uso di macchine fotografiche, videocamere, apparecchiature per la registrazione termica ed agli infrarossi, elaborazione di immagini.
  • Valutazione degli obiettivi: raccolta di informazioni utili per la pianificazione di un’azione quali la robustezza ed il tipo di materiali di porte, finestre e strutture.
  • Tiro: esercitazione al tiro soprattutto contro obiettivi statici utilizzando sia un sistema noto come FATS (FireArm Training System), un sistema laser interattivo che proietta su uno schermo immagini e registra tutte le reazioni dell’allievo, sia prove di fuoco con munizionamento reale. 

Il Corso è molto selettivo e dopo aver superato i vari step di selezione intermedi, i militari idonei sono in seguito ammessi ai seguenti corsi di specializzazione, i quali si articolano in circa dieci mesi:

  • Paracadutista T.C.L. (Tecnica Caduta Libera);
  • Istruttore di tiro;
  • Tiratore scelto;
  • Istruttore di arrampicata;
  • Esperto di esplosivi;
  • Sciatore ;
  • Subacqueo (presso il COM.SUB.IN.);
  • Istruttore di difesa personale.

NOTE CONCLUSIVE SUI GIS

  • Tutti gli operatori frequentano inoltre corsi di storia dell’ideologia terroristica, archiviando e studiando la risoluzione di crisi da parte delle unità di forze speciali di tutto il mondo.
  • Molta enfasi è ovviamente posta sulle abilità di tiro. Ogni operatore esplode circa 10.000 colpi all’ anno, principalmente in modalità singola, onde non sacrificare la precisione di tiro. 

Entrati a far parte della forza effettiva dei GIS, l’addestramento è quotidiano e le loro capacità sono perfezionate grazie a continui rapporti di collaborazione con reparti militari anche stranieri infatti altri corsi vengono svolti all’estero l’International Special Traning Center – ISTC di Pfullendorf, Germania, la scuola delle Forze Speciali della NATO, e varie esercitazioni congiunte con i colleghi delle FS e Antiterrorismo (SWAT – USA, GSG9 – Germania, GIGN – Francia) degli altri paesi.

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