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Stretching dell’Articolazione Sacro-Iliaca

Le articolazioni sacro-iliache sono molto meno conosciute di altre, anche perché i movimenti di queste sono difficilmente percettibili e non è possibile muoverle volontariamente o “sentirle” nel modo usuale. In ogni caso chi è stato in cura da un chiropratico o da un osteopata probabilmente ne avrà almeno sentito parlare, soprattutto se il problema era concentrato nella parte bassa della schiena.

DOVE SONO E CHE FUNZIONE HANNO

  • Queste articolazioni, sono localizzate fra l’osso sacro alla base della colonna vertebrale e le ossa pelvico o ileo. Il sacro costituisce la parte posteriore del bacino.
  • La funzione principale delle articolazioni sacro-iliache è quella di trasferire il peso del corpo dalla colonna al sacro, attraverso il bacino e lungo le gambe.
  • Le teorie riguardo al punto in cui si origina il movimento di queste articolazioni sono numerose e diverse in quanto la loro forma è piuttosto strana ed è difficile analizzare nel dettaglio movimenti di così piccola entità.
  • La forma dell’articolazione varia da persona a persona e i suoi movimenti possono essere diversi a seconda delle persone e delle circostanze.
  • Nel movimento normale il sacro ruota indietro e in avanti in mezzo alle ossa pelviche e in tal modo modifica le distanze in senso antero-posteriore della parte inferiore e superiore del bacino.
  • Per questo motivo le articolazioni sacro-iliache si dimostrano così importanti nella meccanica del travaglio e nel parto e sono più flessibili nelle donne.
  • Nei maschi di età avanzata esse si fondono completamente in un solo blocco.

LE PROBLEMATICHE DELL’ARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA

L’equilibrio di queste articolazioni dipende dalle spinte esercitate sulle ossa pelviche inferiormente dalle grosse fasce muscolari delle cosce e, superiormente, dai muscoli spinali e del tronco, nonché dalle spinte sul sacro provenienti dai muscoli che si trovano nella parte posteriore delle anche.

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L’accumulo di tensione in corrispondenza di queste articolazioni è molto comune e le articolazioni possono subire danni in diversi modi, inducendo a volte sintomatologie molto dolorose e sconvolgendo l’intero equilibrio della colonna vertebrale che sta sopra di esse. I movimenti in direzione antero-posteriore del sacro sono spesso disturbati e in alcuni casi esso può anche “scivolare” in posizioni distorte o inclinate lateralmente.

Le articolazioni sacro-iliache funzionano in coppia e quando si rimane in posizione eretta con appoggio su una gamba, il movimento di un lato del corpo viene controbilanciato dal movimento dell’altro lato in direzione opposta.

LE TENSIONI

L’abitudine di rimanere in piedi su una sola gamba o di sedere con le gambe incrociate sempre nello stesso verso determina una torsione delle articolazioni.

La tensione può anche insorgere in concomitanza di movimenti molto intensi delle gambe o del tronco in cui i muscoli sono contratti e le articolazioni sacro-iliache sono forzate in posizioni innaturali. Queste articolazioni sono sottoposte a particolare tensione durante la gravidanza quando i legamenti si ammorbidiscono in preparazione al parto.

Esse sono inoltre soggette a tensione in presenza di squilibri e rigidità nelle gambe nelle anche e nella parte bassa della schienae nei casi in cui la curvatura naturale della colonna vertebrale sia notevolmente accentuata. Tuttavia, se la struttura è libera ed equilibrata, le articolazioni sacro-iliache sono meno esposte a lesioni e lo stesso osso sacro è meno soggetto a slittamenti o blocchi.

STRETCHING DELL’ARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA

Queste due tecniche che vi illustriamo mirano specificamente alla ricerca e alla conservazione di una condizione di equilibrio fra i movimenti di apertura e di chiusura dell’articolazione interessata.

ESERCIZIO 1

  • Questa tecnica è ideale per sciogliere l’articolazione sacro-iliaca, è utile per eliminare o almeno ridurre la rigidità che rimane in genere dopo un episodio doloroso di sciatalgia.
  • Prima di eseguire questo esercizio però dovete essere sicuri che il dolore sia completamente scomparso.
  • tendete una gamba all’indietro allungandola il più possibile
  • allo stesso tempo spingete bene in fuori il ginocchio dell’altra in modo da abbassare verso il pavimento l’osso pubico appoggiandolo dietro al tallone della gamba tenuta in posizione avanzata
  • tendere il più possibile all’indietro la gamba in modo da percepire lo stiramento sotto l’altra gamba o nella natica (foto A)
  • se vi stendete in avanti appoggiando la fronte a terra otterrete la massima escursione dell’articolazione (foto B)

 

ESERCIZIO 2

  • tendendo entrambe le spalle appoggiate al pavimento e il bacino ben fermo, incrociate le gambe e portate lentamente il ginocchio della gamba che sta sopra verso il pavimento del lato opposto
  • se da soli fate fatica fatevi aiutare da un partner, che abbia cura di esercitare una leggera pressione, utile per accentuare il movimento.

 

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