Non è importante quale sia il vostro grado di preparazione, di scioltezza e di flessibilità, se vi cimenterete anche per la prima volta in una seduta di stretching potreste verificare voi stessi i benefici che vi apporta questa pratica. Bastano anche 30 minuti da dedicare a voi stessi, di tanto in tanto, per allungare la vostra vita sportiva.
ALLA RICERCA DEL RILASSAMENTO
Molto spesso, certi esercizi di stretching possono comportare, soprattutto se non siete tanto pratici ed allenati, posizioni faticose da mantenere, quindi:
- non forzate mai troppo il movimento
- cercate i movimenti e le tensioni con naturalezza
- assecondate in ogni momento il vostro corpo.
Se per allungare un settore muscolare siete costretti a sostenere contrazioni eccessive di altri muscoli allora è il caso di desistere da quella posizione, perchè in questo caso vanificherete l’obiettivo primario e finale dello stretching, cioè il rilassamento. Molti non hanno risultati immediati, soprattutto le persone dotate di una grossa muscolatura e che per anni non hanno fatto stretching, in questo caso non mollate, andate per gradini e piano piano prenderete padronanza e consapevolezza del vostro corpo e sarete molto presto in grado di affrontare quell’esercizio che vi metteva in crisi.
STRETCHING COME RISCALDAMENTO O RISCALDAMENTO PER FARE STRETCHING?
Quale delle due tesi è giusta? Entrambe sono logiche e assolutamente realistiche.
- Quando lo stretching è inteso come attività fisica autonoma spinto al miglioramento della flessibilità ed elasticità muscolare diviene un impegno fisico intenso, quindi è opportuno che sia preceduto da alcune fasi di riscaldamento, che potrebbe essere per esempio una leggera corsetta.
- Al contrario, lo stretching praticato in modo blando, senza forzature, è un’ottima forma di riscaldamento per qualsiasi disciplina sportiva, compresa la corsa. In questo caso abbiamo a che fare con un tipo di stretching denominato dinamico.
A seconda delle esigenze possiamo usare lo stretching per scopi diversi. In ogni caso, attraverso lo stretching, prepariamo il nostro organismo allo sforzo tramite:
- un aumento della flessibilità
- un aumento della capacità di esercizio
- un aumento dei processi metabolici
- un aumento della circolazione e del battito cardiaco
- un aumento della temperatura corporea
Ogni istruttore segue una sua linea, ma a nostro avviso ogni programma di riscaldamento dovrebbe comprendere qualche esercizio di stretching, soprattutto in sport che prevedono movimenti bruschi oppure in discipline come la lotta, mma, crossfit, judo, brazilian jiu jitsu, wing fight, muay thay. Dopo una buona seduta di stretching si elimina infatti il rischio connesso all’esasperazione della mobilità articolare.
LO STRETCHING COME DEFATICAMENTO
Lo stretching, invece, inteso come defaticamento e quindi svolto a fine seduta di allenamento, è in grado di attenuare le conseguenze dello sforzo intenso appena esercitato, quindi agevolando la fase di recupero. Durante la fase di defaticamento, si verifica il ritorno graduale a condizioni di normale rilassamento muscolare, quindi la pratica dell’allungamento muscolare diviene fondamentale per:
- evitare i dolori muscolari che si presentano nei giorni successivi ad un duro allenamento
- per facilitare la dispersione dei metaboliti della fatica, quindi funzionando come recupero attivo
- riportare i muscoli tesi ed ipertonici, in seguito al lavoro svolto, alla loro normale lunghezza
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