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Cosa Fare Subito Dopo Un Infortunio

Davanti ad un infortunio, lieve o grave che sia bisogna intervenire subito, molte volte senza aspettare la fine dei giochi.

Cosa fare subito dopo un infortunio?

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Se fai sport, è naturale andare incontro talvolta ad infortuni.

È l’inevitabile conseguenza quando si compete e si spinge il corpo oltre i suoi limiti.
E a volte, basta un semplice urto o un livido in una partita, in un allenamento, la spauracchio di tutti gli atleti è infortunarsi e fermarsi.


Come interpretiamo un infortunio?

Un infortunio serio ti tiene lontano dai tuoi allenamenti, dalla tua squadra e significa fare riabilitazione invece di migliorare.


Per infortuni gravi, non puoi fare al di fuori del processo di riabilitazione, oltre a seguire le prescrizioni del tuo medico. Le lesioni capitano, ed è meglio concentrarsi su come fare al meglio la riabilitazione in modo da poter tornare sul campo il più rapidamente possibile.
Parliamo però delle lesioni minori, quelle che sono solo sicuramente dolorose ma che potreste essere in grado di continuare a giocare (pensa una leggera contrattura, un dito che fa male per una botta, una caviglia leggermente slogata).
Queste lesioni possono essere spesso gestite autonomamente ed hanno un impatto minimo sulla tua prestazione se gestisci correttamente la tua riabilitazione.

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Ecco cinque suggerimenti per gestire correttamente una lesione sportiva:
1. Fare un’autovalutazione accurata
Quando ti trovi davanti ad una piccola lesione, un dolorino, la posizione e l’intensità della fitta definiscono in ultima analisi i tuoi passi successivi.

Senti un dolore lieve di circa 3 circa su una scala da 1 a 10?

Probabilmente poi occupartene dopo la partita, o il match. Se invece il dolore interessa un’area più vasta, come un gruppo muscolare più ampio e la fitta si sposta sul n. 5 della scala, ma potresti continuare con prestazioni minori, è meglio chiedere una sostituzione  o interrompere il match per non aggravare la situazione; e dedicarsi alla cura e alla riabilitazione.

Molti, ignorano i primi segnali e le conseguenze poi, sono molto peggiori di quelle che sarebbero state se si fossero fermate subito.

Tenete presente che l’adrenalina, i muscoli caldi, l’eccitazione della gara falsano molto la percezione del dolore.
2. Incarica il terapista adatto o un medico per controllare la lesione
Indipendentemente dal fatto che si abbia una piccola oppure una grave lesione, è necessario far controllare il danno da un medico.

Ti può consigliare se continuare o meno il gioco.
Se non c’è un dottore, chiedi al tuo allenatore, non fare da solo, non fidarti solo delle tue sensazioni.
3. Ricorda che in alcuni casi hai te il potere di decidere
Sei te che conosci il tuo corpo e come ti senti. Se hai male ed hai paura che sia qualcosa di serio,  non vergognarti di uscire dal gioco, la tua incolumità prima di tutto.

La mentalità di “ingoiare il rospo” è fallimentare.
Sicuramente potrai deludere qualcuno dal momento che abbandoni, ma probabilmente anche la tua squadra può disporre di un giocatore con facoltà fisiche migliori, perché tua ora non puoi esprimere tutto il potenziale.

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4. Il primo passo verso la riabilitazione
Hai evitato il peggio, ed il dolore è piccolo, quindi puoi gestire da solo il piccolo infortunio, ora devi cercare il modo corretto per riabilitarlo.
Però anche in questo caso devi farti consigliare dallo specialista più adatto per sapere come farlo.
Sappiamo che questo non è sempre possibile o realistico, quindi ecco cosa puoi fare.
Segui questa scaletta:

  1. Proteggi l’infortunio
  2. Abbassa il carico di lavoro nella zona interessata
  3. Fai subito degli impacchi con il ghiaccio
  4. Comprimi e massaggia la zona interessata.

Si può quindi passare a curare la reale lesione e ripristinare la funzionalità,  che dipende sempre dalla posizione e dall’intensità del danno.
5. Non spingerti oltre
La nostra natura competitiva ci spinge a continuare nonostante ci sia un piccolo problema.
Ma a volte (anzi spesso), le lesioni richiedono riposo per riprendersi completamente.

Anche quelle apparentemente minori possono dare problemi grossi se non si interrompe immediatamente la pratica. È meglio perdersi metà della gara oggi che tre domani.

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