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ALLENAMENTO E SCHIENA

Quando si parla di allenamento per la schiena, non possiamo non tenere conto della colonna vertebrale, di come essa viene coinvolta e dei giusti movimenti da eseguire per evitare lesioni. Come tutti sappiamo, ogni sport che si va a praticare presenta una serie di sforzi che il nostro corpo ed il nostro cervello provano ad eseguire mantenendo sempre come focus centrale la salute dell’organismo.

Avviene però alcune volte che alcuni sport, come il bodybuilding, in cui la non corretta esecuzione degli esercizi possa determinare una serie di compensi che, alla lunga, possono generare alcuni disturbi anche importanti.

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Spesso non si valuta il fatto che durante l’esecuzione degli esercizi o delle serie la schiena partecipa in maniera veramente importante in quanto non solo deve stabilizzare il corpo, ma anche fornire un sostegno durante il movimento facendo quindi da perno per l’azione muscolare.
Purtroppo però la colonna vertebrale non è composta da un unico osso, bensì da una serie di ossa e legamenti stabilizzanti che quindi possono subire un importante influenza da parte della muscolatura che in quel momento si decide di allenare.

MA COSA AVVIENE TENDENZIALMENTE ALLA COLONNA QUANDO CI SI ALLENA?

Tutto dipende innanzitutto da quale gruppo muscolare si decide di allenare: dobbiamo  sempre ricordare che quando si mette tensione ad un muscolo, questo è collegato comunque con altri distretti in quanto facente parte di un sistema tensionabile molto più ampio che è la fascia.
Quando quindi si esegue un gesto per incrementare la forza, quindi andiamo a lavorare con dei manubri o con delle macchine, chiediamo al corpo in primis di stabilizzarsi e poi di eseguire il movimento.

La colonna quindi non fa nient’altro che attivare tutta quella muscolatura profonda (erector spinae, multifidi) per rendere il distretto stabile, permettendo quindi che il muscolo possa avere una valida sede dove fare perno e compiere il gesto motorio; partecipano inoltre tutti quei tessuti molli molto forti che si trovano sia anteriormente che posteriormente alle vertebre in modo da avere anche un’azione meccanica indotta proprio dai tessuti molli.

A livello dei dischi intervertebrali però, a seconda del gesto atletico che si sta svolgendo, questi non solo accompagnano il movimento della vertebra, ma distribuiscono anche la pressione a livello vertebrale: se questi dischi però subiscono un’alterazione durante la giornata o durante il gesto in palestra, possono andare non solo verso una degenerazione, ma indurre anche una forma di erniazione del nucleo polposo (un esempio è la classica ernia che preme sul nervo sciatico).

COSA FARE ALLORA PER NON INCORRERE IN PROBLEMI ALLA COLONNA?

Sicuramente è una prassi fondamentale quella di affidarsi a personale esperto che abbia comunque conseguito non solo un diploma in pesistica, ma che possa essere anche laureato in scienze motorie: questo perché per ogni esercizio che si richiede, è fondamentale anche conoscere la biomeccanica articolare e quindi andare a vedere quali sono i distretti muscolari che sono coinvolti.

In palestra è impossibile trovare anche un fisioterapista specializzato in questa tipologia di prevenzione, ma affidarsi a mani esperte è sicuramente un ottimo deterrente per i problemi fisici.

Inoltre un ulteriore consiglio che mi sento di dare è quello che, se si percepisce una qualche alterazione nel corpo (che possa esser dolore o fastidio, cambiamento di posizione articolare o semplice alterazione di sensibilità) è bene assolutamente di contattare un fisioterapista che avrà sicuramente la capacità non solo di correggere quella disfunzione, ma anche evitare che il problema possa cronicizzarsi e rendere difficile la sua risoluzione.

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