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Le Modalità di Allenamento con la Corsa nella Preparazione per gli Sport da Combattimento

La corsa, a nostro avviso, dovrebbe far parte dell’allenamento di qualsiasi sport da combattimento, per questione di fiato e di resistenza, che si tratti di arti lottatorie come Submission Grappling o il Brazilian Jiu Jitsu oppure la Boxe, la Thay Boxe o le MMA.

Correre fa parte della preparazione dell’atleta, aiuta a conoscersi meglio, aumenta la comprensione delle proprie capacità e dei propri limiti. L’atleta ne giova in modo particolare per quello che riguarda l’apparato circolatorio e quello respiratorio.

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Il numero dei battiti cardiaci a riposo calerà esponenzialmente in proporzione al livello di forma dell’atleta e l’apparato respiratorio tenderà ad aumentare le sue capacità, fenomeno che si abbina a una migliore ossigenazione dei tessuti e al conseguente potenziamento della loro funzionalità.

LE MODALITÀ DI ALLENAMENTO CON LA CORSA

Ma veniamo al dunque, non c’è una sola modalità di allenamento tramite la corsa adatta alla preparazione del combattente, anzi, ne esistono vari tipi, messi a punto per rispondere alle esigenze specifiche dell’atleta.

Abbastanza conosciuta come corsa speciale è lo Skip a ginocchia alte, utilissimo per aumentare l’agilità degli arti inferiori e dei piedi, e la corsa balzata, ottima per potenziare i muscoli delle gambe impegnati nella fase di spinta, quest’ultima perfetta per le MMA o comunque per sport da combattimento che includono calci e ginocchiate.

Altri tipi interessanti di allenamento di questo genere sono la corsa con zavorre tramite gilet appesantiti con piombi o sabbia, per un peso che in genere varia dai 5 ai 10 kg, oppure con piccoli manubri da 1 o 2 kg da tenere in mano, oppure la corsa a scatti in salita o in pianura che sia.

IL FARTLEK


Ma veniamo a quella che ci interessa oggi!

La parola “fartlek” è scandinava e significa “gioco veloce”, si tratta di un allenamento abbastanza impegnativo ma efficace, idealmente svolto in ambiente collinare o comunque con dolci cambi di pendenza, ed è consigliabile solo nel mese di preparazione precedente al match.

Si tratta di una corsa a ritmi variabili
, tali da alternare momenti di relativo riposo (corsa lenta con il cuore che batte sulle 120 ppm) a momenti di maggior sforzo (ritmi veloci o corse in salita con il cuore che arriva alle 140 ppm), fino a un impegno fisico più elevato che può portare il cuore a toccare le 160 ppm, ma senza mai raggiungere i limiti estremi di 180 ppm e più.

Il consiglio è quello di dotarsi di un cardio-frequenzimetro in modo da tenere le pulsazioni sotto controllo.

I BENEFICI

Ma veniamo ai benefici di questo allenamento. Sappiamo che la corsa lenta e prolungata serve soprattutto per irrobustire l’apparato locomotore e per abituare l’atleta a quelle reazioni mentali che solo l’esperienza e il tempo possono consolidare, reazioni necessarie per superare i momenti di crisi o di fastidio.


Nella corsa lenta
i muscoli lavorano senza produrre acido lattico e senza sfruttare al massimo la loro capacità di consumare ossigeno.

Correndo a ritmi più sostenuti (con il cuore che batte fra le 120 e le 140 ppm) cominciamo invece a sforzare il muscolo: lo abituiamo quindi a consumare meglio e in misura maggiore l’ossigeno che il sangue gli mette a disposizione, e alziamo di conseguenza la nostra soglia aerobica.
In più, lavorando a ritmo sostenuto, si da anche luogo a una limitata produzione di acido lattico che il corpo tende a eliminare in tempo reale.

Abituiamo in questo modo i muscoli a lavorare in presenza di acido lattico e quindi a sentire meno i fenomeni di fatica indotti da tale agente, e, parallelamente, alziamo la nostra capacità di riassorbire questo acido.

Correndo invece a ritmi elevati, oltre le 160 pmm, si effettua invece un potenziamento del sistema muscolare, che viene anche abituato a lavorare in presenza di grosse quantità di acido lattico.

Determinante per la riuscita di una perfetta preparazione, per l’allenatore, sarà inserire questo tipo di allenamento con le sessioni di sparring e di allenamento tecnico e specifico nell’arco della settimana, allenamenti ovviamente essenziali per il fighter.


Ricordatevi,
comunque, di calare l’intensità di questo tipo di allenamento all’avvicinarsi dell’ultima settimana prima dell’incontro, sospendendola addirittura negli ultimi 4 giorni in modo da recuperare al 100% le vostre energie.

Buon ABC allenamento

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