Per “postura” si intende l’atteggiamento naturale ed equilibrato che il corpo assume nello spazio, quale integrazione armonica della relazione esistente fra l’intero organismo, nelle sue componenti e nelle sue dinamiche psicoemozionali, e l’ambiente esterno.
Un eventuale intervento di rieducazione posturale, pertanto, per essere realmente efficace deve necessariamente essere costruito tenendo conto delle problematiche e delle relative capacità di riposta individuali.
Si parla di postura scorretta quando nella dinamica delle varie parti del corpo, in base a determinate richieste ambientali (posizioni, movimenti, gesti, ecc.), si produce un aumento di tensione che altera l’equilibrio e l’organizzazione della struttura corporea, riducendone, il più delle volte, la stabilità e la funzionalità.
Un atteggiamento posturale scorretto, infatti oltre a determinare nel tempo diverse anomalie nel portamento, può favorire la comparsa di alterazioni morfologiche che, se non vengono evidenziate tempestivamente, possono a loro volta rappresentare un fattore predisponenete per l’insorgenza di malformazioni vere e proprie. Una postura corretta, viceversa, richiede il minimo sforzo per essere mantenuta, realizzando così la massima capacità di rendimento del corpo in situazioni statiche e dinamiche.
In tutte le modificazioni del copo, infatti, anche in un semplice cambiamento di posizione, il sistema neuromotorio (meccanismo di regolazione e controllo dei movimenti) interviene per ristabilire l’equilibrio dell’assetto corporeo; di conseguenza il sistema nervoso, vista la natura dinamica della nostra specie, è continuamente stimolato in un lavoro di riorganizzazione della stabilità corporea.
L’obiettivo è quello di far lavorare il corpo in economia mantenendone in allineamento fisiologico i segmenti.
Pertanto, al fine di evitare l’insorgenza di eventuali disarmonie fisiche, è fondamentale, fin dai primi anni di vita, acquisire sane abitudini comportamentali e di movimento attraverso la creazione di schemi posturali e motori polivalenti, corretti e funzionali.
Infatti, in coincidenza con l’inizio dell’attività scolastica (5-6 anni) e in particolare nell’età prepuberale e puberale (dai 10 anni in poi per le femmine e dagli 11-12 anni per i maschi), fino alla conclusione dei proccessi di accrescimento, il problema è rappresentato soptrattutto dall’acquisizione di abitudini motorie non sempre corrette che possono generare alterazioni posturali temporanee e/o, a seconda dell’evoluzione, permanenti.
Nell’infanzia e nella fanciullezza (dai 2 ai 7 anni), invece, raramente si determinano difetti nella postura perché il bambino, attraverso la sua motricità istintiva e le sue abitudini di gioco estremamente diversificate, non presenta schemi di movimento ripetitivi che possano alterare il naturale allineamento dei segmenti del copo.
PER ASSUMERE UN CORRETTO ASSETTO POSTURALE EVITATE DI:
- mantenere per lungo tempo posture statiche e scorrette
- effettuare gesti e movimenti ripetitivi in grado di agire come fattori predisponenti all’usura del corpo
- fare poca attività fisica
- essere in sovrappeso (8 consigli per dimagrire)
Buon allenamento ABC
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