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Cosa significa e come mantenere una postura corretta?

Per “postura” si intende l’atteggiamento naturale ed equilibrato che il corpo assume nello spazio, quale integrazione armonica della relazione esistente fra l’intero organismo, nelle sue componenti e nelle sue dinamiche psicoemozionali, e l’ambiente esterno.

Un eventuale intervento di rieducazione posturale, pertanto, per essere realmente efficace deve necessariamente essere costruito tenendo conto delle problematiche e delle relative capacità di riposta individuali. 

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Si parla di postura scorretta quando nella dinamica delle varie parti del corpo, in base a determinate richieste ambientali (posizioni, movimenti, gesti, ecc.), si produce un aumento di tensione che altera l’equilibrio e l’organizzazione della struttura corporea, riducendone, il più delle volte, la stabilità e la funzionalità.

Un atteggiamento posturale scorretto, infatti oltre a determinare nel tempo diverse anomalie nel portamento, può favorire la comparsa di alterazioni morfologiche che, se non vengono evidenziate tempestivamente, possono a loro volta rappresentare un fattore predisponenete per l’insorgenza di malformazioni vere e proprie. Una postura corretta, viceversa, richiede il minimo sforzo per essere mantenuta, realizzando così la massima capacità di rendimento del corpo in situazioni statiche e dinamiche.

In tutte le modificazioni del copo, infatti, anche in un semplice cambiamento di posizione, il sistema neuromotorio (meccanismo di regolazione e controllo dei movimenti) interviene per ristabilire l’equilibrio dell’assetto corporeo; di conseguenza il sistema nervoso, vista la natura dinamica della nostra specie, è continuamente stimolato in un lavoro di riorganizzazione della stabilità corporea.

L’obiettivo è quello di far lavorare il corpo in economia mantenendone in allineamento fisiologico i segmenti.

Pertanto, al fine di evitare l’insorgenza di eventuali disarmonie fisiche, è fondamentale, fin dai primi anni di vita, acquisire sane abitudini comportamentali e di movimento attraverso la creazione di schemi posturali e motori polivalenti, corretti e funzionali.

Infatti, in coincidenza con l’inizio dell’attività scolastica (5-6 anni) e in particolare nell’età prepuberale e puberale (dai 10 anni in poi per le femmine e dagli 11-12 anni per i maschi), fino alla conclusione dei proccessi di accrescimento, il problema è rappresentato soptrattutto dall’acquisizione di abitudini motorie non sempre corrette che possono generare alterazioni posturali temporanee e/o, a seconda dell’evoluzione, permanenti.

Nell’infanzia e nella fanciullezza (dai 2 ai 7 anni), invece, raramente si determinano difetti nella postura perché il bambino, attraverso la sua motricità istintiva e le sue abitudini di gioco estremamente diversificate, non presenta schemi di movimento ripetitivi che possano alterare il naturale allineamento dei segmenti del copo.

PER ASSUMERE UN CORRETTO ASSETTO POSTURALE EVITATE DI:

  1. mantenere per lungo tempo posture statiche e scorrette
  2. effettuare gesti e movimenti ripetitivi in grado di agire come fattori predisponenti all’usura del corpo
  3. fare poca attività fisica
  4. essere in sovrappeso (8 consigli per dimagrire)

Buon allenamento ABC

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