ALLUNGATE LA VOSTRA “VITA SPORTIVA” MANTENENDO NEL TEMPO UNA BUONA MOBILITÀ
Una buona mobilità ci permette di compiere i movimenti con maggior precisione; ciò è valido per tutti gli sport, dal bodybuilding agli sport da combattimento.
Questo perché si traduce in una migliore economia del gesto e quindi in un minor dispendio di energia e in un minor rischio di provocare traumi di vario tipo al sistema articolare.
Una migliore efficienza a livello di mobilità articolare si ottiene con tre metodologie diverse di allenamento:
- esercizi attivi
- esercizi passivi
- esercizi di stretching
GLI ESERCIZI ATTIVI
sarebbero le contrazioni isotoniche, ovvero gli esercizi a carico naturale, come per esempio gli slanci degli arti con esercizi tipo “rana” e flessioni sul busto, da non far mai mancare all’interno di ogni programma di allenamento.
GLI ESERCIZI PASSIVI
sono le contrazioni isometriche, esercizi con l’impiego di forze o pesi esterni, altro tipo di allenamento di cui sarebbe meglio non privarsi mai.
LO STRETCHING
o gli esercizi di allungamento infine, da fare a metà a fine allenamento almeno un paio di volte a settimana sono la ciliegina sulla torta di ogni programma di allenamento che si rispetti.
COS’È LA MOBILITÀ
In pratica è la capacità fisica di sfruttare in modo ottimale il movimento delle articolazioni.
La possiamo definire anche con parole più semplici tipo:
- scioltezza
- flessibilità
- elasticità
Grazie alla loro struttura anatomo-funzionale, ai legamenti, che sono in pratica formazioni fibrose resistenti che si dispongono attorno alle estremità ossee, che le rinforzano, e ai tendini che saldano i muscoli alle ossa, le articolazioni sono dotate di una particolare resistenza e affidabilità.
MA QUANDO CI MUOVIAMO COSA SUCCEDE ALLE ARTICOLAZIONI, AI MUSCOLI, AI TENDINI E AI LEGAMENTI?
Con il movimento l’articolazione viene stimolata a lubrificarsi, ma non subisce grosse modificazioni.
I legamenti che hanno la funzione di rendere più salda l’articolazione non si devono modificare; i tendini altresì, che sono costituiti da tessuto connettivo-fibroso, sono poco estensibili.
I muscoli infine, sviluppandosi oltre i due capi articolari, con il movimento aumentano notevolmente la propria flessibilità e hanno notevole possibilità di allungamento, permettendo a loro volta un miglioramento dell’escursione articolare dell’ordine di qualche centimetro.
FATTORI CHE INFLUENZANO LA MOBILITÀ
Oltre ai muscoli ci sono altri fattori che influenzano la mobilità articolare, alcuni dei quali sono:
- l’età
- la struttura ossea
- il patrimonio genetico
Per quanto riguarda l’età notiamo subito che le articolazioni dei bambini sono molto più flessibili rispetto a quelle degli adulti.
Questo dipende sia dalla struttura dell’articolazione, sia dalle sostanze che formano la parte terminale delle ossa (la cartilagine è più sviluppata), sia dai legamenti più elastici e flessibili.
Con il passare degli anni le articolazioni tendono a divenire meno mobili!
RICORDATE: con un appropriato esercizio fisico è però possibile migliorare l’efficienza e le funzionalità delle articolazioni, di contro la mancanza di esercizio porta a una perdita progressiva della mobilità articolare.
Noterete poi che le articolazioni essendo soggette spesso a traumi a carico dei legamenti e dei tendini, soprattutto se praticate sport da combattimento o comunque tosti, possono perdere funzionalità, e per questo è fondamentale dopo un trauma di media entità curare la rieducazione anche a livello della mobilità articolare.
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