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Brazilian Jiu Jitsu, il Berimbolo

“Berimbolo” è il nome creato da André Galvão, almeno così riporta un sito Americano di Brazilian Jiu Jitsu, come riferimento ad un movimento specifico di questo sport da combattimento, e questa tecnica consente di girare letteralmente a “testa in giù” in un movimento di rotazione, nel tentativo di rompere l’equilibrio dell’avversario e terminare in una posizione nettamente più vantaggiosa, tipo a schiena.

È una delle tendenze più popolari del Brazilian Jiu Jitsu dell’ultimo decennio o poco più, utilizzatissima da diversi combattenti di caratura mondiale come Rafael Mendes, João e Paulo Myao, Caio Terra o Ary Farias per esempio, soprattutto nelle classi più leggere di peso di questo sport.

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Secondo quanto scrive il “Tatame Magazine” dell’agosto del 2012, il vero padre del berimbolo è Marcel Ferreira, che nel 1993 era una cintura viola, ed allora si allenava presso la famosa Carlson Gracie Academy, e aveva come posizione preferita la “De la riva”, anche questa un famoso genere di guardia che ha rivoluzionato a suo tempo il BJJ.

Un suo compagno di allenamento dal nome di Eduardo, utilizzava come risposta alla sua De la Riva una tecnica di “passo indietro” che di fatto rompeva il suo gancio riducendo di fatto l’efficacia di questo tipo di guardia.

Nel tentativo di trovare una soluzione, Marcel Ferreira ha iniziato invertendo il suo gancio, prendendo una posizione di “De la riva invertita” (anche comunemente chiamata Riva reverse), e sviluppando un movimento di giro sul collo e conseguente presa della schiena.

In seguito utilizzò questa tecnica in gara nel 1996 ai Campionati Mondiali di Brazilian Jiu Jitsu.

Nonostante questa rivista dichiari ciò, non tutti nel mondo del BJJ sono d’accordo, asserendo che Marcel Ferreira non praticava quello che oggi viene chiamato “berimbolo” ma un movimento chiamato “elicottero” (anche André Galvão dichiara questo in un’intervista), e quindi attribuiscono a data molto più recente la nascita di questa tecnica.

Quello che è certo è che i fratelli Mendes hanno cominciato ad usarlo senza sosta, a perfezionarlo, vincendo torneo su torneo nella categoria delle cinture nere, finché tanti altri combattenti di spessore nel mondo del Brazilian Jiu Jitsu ne hanno preso consapevolezza ed hanno cominciato a prenderlo seriamente in considerazione inserendolo come una delle tecniche principali e ad applicarlo in competizione.

Comunque sia il berimbolo ha rivoluzionato questa disciplina, molti parlano di “Jiu Jitsu moderno” proprio per la presenza di questa particolare tecnica, e tramite questa le competizioni assumono un carattere più spettacolare e la lotta diventa di fatto più affascinante e perchè no più imprevedibile.

Per un praticante alle “prime armi” in genere il primo passo per imparare a “berimbolare” è quello di farlo a vuoto; esistono diversi esercizi propedeutici a riguardo, c’è il berimbolo al muro, col Trx, quello effettuato attorno alle gambe del nostro compagno di allenamento oppure semplicemente a vuoto.

Vediamo allora la sequenza per allenare quest’ultimo.

  • Mettetevi a sedere sul tatami con le gambe piegate a 90°
  • Appoggiatevi su un lato, il ginocchio e la spalla entrambi appoggiati a terra
  • Aiutarsi con la punta dei piedi e alzare il bacino, nel contempo andare con la testa “all’interno”
  • “Sedersi” completamente sulle spalle
  • “Scendere” allo stesso modo dalla parte opposta
  • Fase finale della tecnica

Oltre ad essere una tecnica di Brazilian Jiu Jitsu il berimbolo è un efficacissimo esercizio di stretching per il collo.

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