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Brazilian Jiu Jitsu, Intervista al Maestro Batatinha

Noi di ABC Allenamento abbiamo avuto l’onore di ospitare una delle figure più autorevoli del Brazilian Jiu Jitsu in Italia e non solo, che ci ha concesso una lunga ed inedita intervista, rivelandoci dei dettagli sulla sua carriera marziale che probabilmente anche molti dei suoi più stretti collaboratori non conoscono.

Stiamo parlando del Maestro Alexandre Vasconcelos Dos Santos, più conosciuto come “Batatinha“, che vanta al momento 32 scuole in territorio italiano, con istruttori qualificati che segue personalmente.

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Passiamo insieme a lui una piacevolissima serata, soprattutto grazie alla sua personalità, alla sua umilà e soprattutto alla sua disponibilità.

Ricordiamo che il Maestro Batatinha vinse l’Europeo a Lisbona nella categoria “Master” nel 2012, oltre ad aver ottenuto un secondo posto negli “Adult” nel 2007 e due volte il 3° posto nella categoria “Master”, rispettivamente nel 2009 e nel 2010.

Buona sera Maestro, è un onore per noi intervistarla, la ringraziamo in anticipo per questo, prima di tutto siamo incuriositi dal suo soprannome, perchè si fa chiamare Batatinha?

Bata: Buona sera ragazzi, grazie a voi per me è un piacere, certo il nome “Batatinha” risale a molti anni fa quando ero in Brasile e mi allenavo da Caveirinha, questo era il soprannome del mio Maestro, secondo loro assomigliavo ad un personaggio dei cartoni animati che porta questo nome (accenna un sorriso) ma voi mi potete chiamare Bata, o Ale…

Ok Bata, allora cominciamo dall’inizio, ci puoi spiegare quando e come ti sei avvicinato al mondo del Brazilian Jiu Jitsu?

Bata: Ero un ragazzo, avevo circa 21 o 22 anni e frequentavo una palestra e mi allenavo con i pesi a Belo Horizonte dove vivevo, e vedevo spesso uno che conoscevo, un certo “Van Damme” che si allenava con altri ragazzi nel Brazilian Jiu Jitsu, in realtà il suo nome era Emerson Fernandes, che allora era una cintura marrone. Mi affascinava quel genere di lotta, e lui spesso mi incoraggiava a provare, finché un giorno lui è arrivato in anticipo, mi ha fatto indossare un Kimono e ho provato……

…e com’è andata?

Bata: (Sorride) Mi ha fatto provare con un ragazzo che sarà stato al massimo 60 chili e mi ha finalizzato 10 o 15 volte in “Arm lock” in pochissimo tempo, mi sono sentito davvero impotente, lui molto più leggero di me ma che mi sottometteva con una facilità incredibile! Ma in quel momento ho capito le potenzialità del Brazilian Jiu Jitsu e mi ci sono appassionato…

…. quindi ha iniziato a studiare quest’arte marziale….

Bata: sì, e mi è piaciuta subito moltissimo, in Brasile ci sono tantissime scuole, è un’arte marziale diffusissima! Lì è una cosa normale vedere i bambini in Kimono in giro per la città, ci si allena anche diverse volte al giorno, la mattina, il pomeriggio e la sera.

Da quel momento quindi è iniziata la tua avventura nel mondo del Brazilian Jiu Jitsu, ma quando hai cominciato l’esperienza delle competizioni?

Bata: Ho cominciato a gareggiare già da cintura bianca, allora in Brasile ogni scuola faceva una specie di gara interna perché alle competizioni esterne si potevano iscrivere solo un numero limitato di allievi pari livello per scuola, quattro per l’esattezza, quindi c’era una specie di selezione interna.

….ah… curioso… ed i risultati?

Bata: (sorride) Andavo bene! Ma mi rendevo conto che perdevo spesso contro quelli della Gracie Barra, erano chiaramente più evoluti nel loro Brazilian Jiu Jitsu! I Gracie Barra avevano senza dubbio una marcia in più!

Quindi sei andato alla ricerca del Brazilian Jiu Jiutsu più efficace?

Bata: Certo, ho chiesto di poter andare nella scuola di “Draculino” a vedere, e questo quando ancora ero cintura bianca, ma non ho iniziato li.

Quindi?

Bata: Sono andato a vedere da Caveirinha (Aldo Januario) e ho cominciato ad allenarmi con loro e dopo 6 mesi mi hanno dato la cintura blu. Allora lavoravo in una fabbrica di birra, andavo a lavorare la mattina presto e riuscivo ad allenarmi due volte al giorno.

…. e “Van Damme”?

Bata: Lui dopo un pò di tempo me lo sono trovato da Caveirinha, e mi ha fatto un grandissimo piacere ritrovarlo nella stessa scuola dove mi allenavo io!

….. parlaci del tuo arrivo in Italia.

Bata: Qui sono arrivato nel febbraio del 2006, a Milano, per insegnare il Brazilian Jiu Jitsu per la Gracie Barra. I primi tempi sono stati difficili, dormivo in una stanza con diverse persone che neanche conoscevo, ne ho viste di tutti i colori (sorride); per farmi conoscere ho cominciato a gareggiare nel Grappling, vincevo e ho cominciato ad avere visibilità, ed hanno cominciato a contattarmi per fare degli stage.

Ora sei a Torino però, giusto?

Bata: Sì, la mia Accademia è a Torino, circa un anno dopo, nel 2007, mi chiamò un prete, Padre Mario, un ex lottatore di Sambo e mi chiese di fare uno stage a Torino insieme ad altre due cinture nere, gli è piaciuto e mi ha proposto di rimanere, e ho cominciato ad insegnare in una palestra grandissima alla periferia della città

Una buona opportunità per iniziare a mettere le basi.

Bata: Certo, sono rimasto da lui per tre anni, ho insegnato in tre punti differenti della città finchè nel 2011 ho deciso di fare un’unica Accademia vicino al centro di Torino, per diversi motivi un pò di anni fa mi sono staccato dalla Gracie Barra e ho creato il mio gruppo, il Batatinha Team, ed ora posso contare su 32 filiali in Italia, e mi ci reco regolarmente per la formazione dei miei istruttori e per la graduazione degli allievi

Maestro, un consiglio per migliorare nel Brazilian Jiu Jitsu!?

Bata: Certo! Dedizione, bisogna allenarsi tanto, anzi tantissimo! Umiltà, bisogna essere umili, è una caratteristica fondamentale per migliorare nel Brazilian Jiu Jitsu. Ambiente, non per ultimo conta l’ambiente, l’aiuto reciproco, chi è più avanzato deve rispettare il meno esperto e lottare con lui non con lo scopo di allenare solo se stesso e divertirsi a sottomettere il suo compagno di allenamento ma con l’obiettivo di aiutarlo, in questo modo tutti possono migliorare e diventare bravi.

Per quanto riguarda la tecnica bisogna prestare la massima attenzione ai dettagli, il Brazilian Jiu Jitsu è fatto di dettagli e trascurarli significherebbe non evolvere, quindi non migliorare, nel BJJ può succedere che ti senti “fermo” nei progressi, ma se sei costante primo o poi arriva il “salto di qualità”

Un consiglio per chi pratica Brazilian Jiu Jitsu a livello agonistico?

Bata: È chiaro che l’agonista deve avere un buon grado di allenamento, quindi l’ideale sarebbe effettuare più di un allenamento nell’arco della giornata; poi è necessario dividere le fasi preparatorie in “allenamento specifico” di sparring, l’allenamento della tecnica nei suoi dettagli e non per ultima la preparazione fisica. È fondamentale lavorare sui dettagli come vi dicevo prima, quindi lavorare sulle ripetizioni, solo così poi in gara è possibile metterle in pratica. Per quanto riguarda la corsa, gli scatti sono perfetti per raggiungere un livello fisico eccellente e adatto alle caratteristiche fisiche necessarie in gara

…. e sempre riguardo all’agonismo, metodi di allenamento specifici di sparring?

Bata: Sono perfette sessioni di sparring da 3 minuti dove si punta esclusivamente alla finalizzazione, poi round da 5 minuti dove ci si concentra sul punteggio da gara ed infine sessioni di sparring da 6 o 8 minuti come in competizione. Un buon allenamento è anche quello di effettuare un round cominciando in svantaggio di 4 punti e doverli recuperare, cosa che ti obbliga a ragionare sul regolamento di gara e a mettere in pratica le tecniche a seconda dell’esigenza.

Sappiamo che andrai in Brasile per qualche mese, ti auguriamo buon viaggio, e alla prossima Maestro!

Bata: Grazie ragazzi, a presto!

In esclusiva per ABC Allenamento una tecnica illustrata del Maestro.

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