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Chi Sao

Nell’immaginazione collettiva, sono tipici del Wing chun i pugni a catena; sono pugni verticali con il dorso della mano perpendicolare al terreno, portati a raffica che mirano a seguire l’avversario fino alla resa totale.

Erroneamente a quanto si crede, il Wing chun prevede tutti i tipi di pugno (compresi ganci e montanti) e soprattutto colpi a mano aperta, (i micidiali Fak-sao, chan-sao e biu-tze-sao) che se portati con forza e precisione sono molto pericolosi e letali; a livelli avanzati le braccia sono utilizzate a “frusta”, riuscendo a scaricare potenza cinetica da qualsiasi posizione del corpo rispetto l’avversario.

Anche per quanto riguarda i calci, essi in realtà vengono usati più spesso ad altezza medio-bassa, ma nulla vieta un calcio al viso che viene comunque allenato negli esercizi.

Nell’immaginazione collettiva è altresì presente l’allenamento del chi-sao.

Detto questo, l’esercizio base per per portare a termine tutte le tecniche (anche quelle di gambe) è il Chi-sao.

Cos’è il Chi-sao?

Oltre a queste cose, la caratteristica che non ha rivali e non ha uguali è l’esercizio del CHI-SAO.

Questo esercizio -non mi  stancherò mai di ripeterlo- non è combattimento ma serve in combattimento: si tratta di uno degli esercizi più importanti nella pratica di questo stile e consente di sviluppare una sensibilità tattile istintiva ed immediata in risposta rapidissima all’azione dell’avversario.

Il Chi-sao consiste in una pratica che si svolge in coppia, ma se è vero che è utile all’inizio avere lo stesso compagno per prendere familiarità con i movimenti è anche indispensabile cambiarlo spesso per ampliare il proprio bagaglio di sensibilità e di risposte reazionali.

All’inizio si esegue con una mano sola (DAAN-CHI-SAO, in breve Daan-chi), poi presa familiarità con i movimenti di base si passerà al CHI-SAO vero e proprio che prevede delle sequenze di esercizi prestabilite per arrivare molto presto ad esercitare il Chi Sao libero.

Uno degli scopi principali è quello di acquisire sensibilità e flessibilità per arrivare ad una fluidità che, si dice assomiglia alle caratteristiche dell’acqua (mentre si cede da una parte si entra dall’altra, cercando sempre uno spiraglio per entrare).

Quindi la peculiarità del Wing chun è il contatto, ovvero l’utilizzo della percezione tattile per “sentire” le intenzioni meccaniche dell’avversario quasi prima di lui! Oltre alle braccia, per questo scopo si esercitano anche gambe, spalle busto e tutto il corpo.

Quando mi chiedono: “che mossa hai allenato oggi?” oppure “mi fai vedere una mossa?”, sorrido e capisco che chi ho di fronte non sa di cosa tratta.

Nel Wing chun non esistono “mosse”

Il chi-sao crea le basi di movimento e reazione da combinare e utilizzare INCONSCIAMENTE a seconda della necessità.

Le tecniche singole non sono poi così tante in quanto si cerca “il miglior risultato con il minimo sforzo”, infatti si dice che meno strumenti in mano hai, meno tempo ti serve a tirare fuori quello giusto in caso di bisogno.

…appunto per questa “economia” di movimento e di energia i movimenti per nulla acrobatici risultano esteticamente poco attraenti…

Buon allenamento da ABC

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