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Come Aumentare Il Fiato per il Combattimento

Come Aumentare Il Fiato In Combattimento Usando Il Respiro? Anche se può sembrare strano, una delle lacune della maggioranza dei fighter è avere una buona respirazione, sia fuori che dentro il ring in modo da garantire fiato a sufficienza per combattere tutte le riprese.

A tutti viene detto RESPIRA, ma a quanti viene insegnato i vari modi specifici di respirazioni da usare fuori e dentro il ring? Tu che mi stai leggendo adesso, hai mai fatto caso al modo in cui compensi il respiro quando combatti, quando fai l’amore, quando sei arrabbiato ecc?

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  • Di sicuro ora che te l’ho ricordato ci avrai buttato un pensierino no?
  • Bene, ora ti chiedo: Ti sei mai detto questa frase:
  • Perché in palestra ho fiato da vendere, e in combattimento resto senza fiato?

Sicuramente sarà successo anche a te, quindi stai tranquillo che è tutto nella norma.
Spesso capita di trovarsi senza fiato per un mal funzionamento della respirazione, compensando male l’espirazione con l’inspirazione, creando delle vere e proprie apnee durante le azioni, condizionando automaticamente non solo il corpo che lavora senza ossigeno, ma anche la mente attivando pensieri virali negativi amplificandoli ad un dialogo interno negativo.

Ecco alcuni esempi:

  • 1 ho paura di restare senza fiato
  • 2  faccio fatica a respirare
  • 3  mi manca il fiato
  • 4  non rendo
  • 5  non ce la faccio

Potrei scrivere un articolo solo per ogni frase scritta qui sopra per farti capire la potenza che le parole hanno sulla mente e le conseguenze che possono creare, e quanto esse siano importanti da eliminare quando si combatte per entrare nello stato (no mente), cioè lo stato di flow, ma direi di tralasciare tutto questo e andare avanti focalizzandoci solo sul respiro.

A volte capita di dare al massimo il 30/40% delle proprie capacità agonistiche pur volendo dare il 100%, e questo accade per una miriade di fattori interni ed esterni, rimanendo senza fiato pur essendo allenati no?

Ti è mai successo di essere allenato per cinque riprese,e fare fatica a farne tre sul ring?
Sicuramente SI.

Io a volte restavo senza già dalla seconda e senza capirne il vero motivo pur essendo allenato benissimo.
Ok,anche il più ignorante sa che il motivo è la tensione, la paura di sbagliare, lo stress ecc, ma se nessuno ti insegna le tecniche per superarla, quante volte bisogna sbagliare per superarla veramente?

Non a caso, il fatto di non riuscire a combattere come in palestra, diventa demotivante per un atleta perché sembra che si alleni inutilmente sotto certi aspetti, creando la classica (demotivazione).

Ma qual’è il problema? Perché pur allenato benissimo poi si resta senza fiato?

La risposta è molto semplice, perché non siamo stati educati ad usare bene la respirazione e goderne dei suoi vantaggi ed effetti benefici, e nemmeno a gestire le emozioni.

Dico questo perché molti allenano solo la parte fisica, ma pochissimo per non dire nulla la parte emotiva e mentale, ma devi sapere che il cervello è il nostro pannello di controllo, e se questo non fa funzionare tutti i programmi per svariati motivi, questo si inceppa. Bene, infatti uno di questi motivi è la mancanza di ossigeno!

Un modo utilissimo per fare funzionare bene questo pannello, è imparare a RESPIRARE in modo mirato. Ci sono molti modi di respirare, ma in questo articolo voglio darti la base vera, cioè l’essenza della respirazione dal mio punto di vista, cioè RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA, e non polmonare.

  • L’hai mai fatto? Sai di cosa sto parlando?
  • Allora mentre stai leggendo questo articolo ora prova ad ascoltare il tuo respiro.
  • Come si muove? È profondo? Si gonfia il petto o la pancia?

La RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA serve per tantissime; ho testato questa cosa più volte sia in palestra e anche in spogliatoio prima degli incontri con tantissimi atleti e anche personalmente, e ti assicuro che fare almeno cinque minuti di RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA prima del match, da più risultati di quello che si può immaginare.

Perché?

  • 1 Ossigena il sangue e il cervello.
  • 2 Abitua il corpo a RESPIRARE PROFONDAMENTE in modo volontario.
  • 3 Carica il corpo di energia
  • 4 Calma la mente e il corpo.

Le prime volte può creare qualche leggerissimo fastidio, un piccolo giramento di testa o addirittura un formicolio alle guance; se succede stai tranquillo, è solo perché non sei abituato a far entrare tutto quell’ossigeno nel tuo corpo in modo cosi profondo.

MA È TUTTO QUI? 
Magari! Ci sono tanti fattori che possono rallentare, bloccare o far aumentare le performance di un atleta, quali dialogo interno, convinzioni, neuroassociazioni negative, presenza e forza mentale, gestione delle emozioni ecc, ma dal mio è il primo questo è il primo passo che prendo in considerazione nel coaching, cioè indirizzo il focus sull’imparare a RI-educare il corpo e la mente a respirare bene.

Ecco qui la sequenza da usare per fare una respirazione diaframmatica:
                       
1   Mettiti seduto con la schiena dritta con i piedi appoggiati al pavimento senza incrociare le gambe. Mettiti una mano sulla pancia e inizia a respirare solo con il diaframma per alcuni minuti, specialmente prima dell’incontro se sei particolarmente ansioso. 
2 Immagina di avere una cannuccia nella pancia che fa entrare e uscire l’aria lasciando il petto completamente fermo.
3   IL TEMPO:
Il respiro deve essere lento e profondo in modo da CALMARTI, quindi conta almeno 5 secondi in entrata e 5 in uscita. Questo deve sciogliere la tensione, non aumentarla.

Se devi fare un incontro, e RESPIRA per 5/10 minuti circa 20/30 minuti prima, cosi poi avrai il tempo per scaldarti bene.

Devi sapere che questo non è nemmeno l’antipasto di quello che serve ad un atleta per combattere nelle migliori condizioni psicofisiche, cioè combattere come fai in palestra con lucidità e concentrazione esprimendo al massimo le proprie capacità.

Ma perché è cosi importante riuscire ad esprimere le proprie capacità sul ring?

Perché se sei allenato benissimo fisicamente e resti senza fiato quando serve, questo può causare frustrazione e rabbia perché dopo cosi tanto allenamento, non sei riuscito a combattere come volevi rimanendo senza fiato inspiegabilmente, facendoti un sacco di domande limitanti o negative inutili, alimentando cosi al massimo tutte quelle emozioni negative evitando di capire il motivo reale.

Alimentando emozioni e pensieri negativi, questi possono diventare dei mostri spietati pronti a manifestarsi quando combatti, facendoti perdere le migliori occasioni della tua vita se non impari a gestirli nel modo giusto.

A mio parere personale, se vuoi imparare a gestire meglio queste situazioni e migliorare il fiato in combattimento, impara a fare questo esercizio molto semplice di respirazione diaframmatica, ti aiuterà tantissimo non solo per avere più fiato, ma anche a gestire lo stress.

Se per caso sati pensando dentro di te: ma sarà noioso questo esercizio?

La risposta è SI, e anche molto ad essere sincero sotto certi aspetti perché richiede anche uno sforzo mentale, ma ti assicuro che se ti impegnerai e imparerai a farlo bene diventerà un tocca sana!

Inoltre è molto utile perché portando la tua attenzione cosciente sul respiro, in parte la (stacchi) dai pensieri negativi. In poche parole al posto di concentrarti sulle cose sbagliate che potrebbero succedere sul ring, ti concentri solo sul tuo presente (mindfulness), evitando di sprecare energie inutilmente.

Ci sono dei modelli particolari di respirazione che ho scoperto in 8 anni di ricerca sul campo a livello pratico che ti permettono di combattere ad un livello più alto risparmiando fiato ed energie avendo più lucidità, ma questi vengono dopo la base, cioè l’esercizio della respirazione diaframmatica.
Quando dico queste parole ai tutti i professionisti o maestri all’inizio non mi credono quasi mai perché credono che sia un pazzo, credono che sia una follia, ma poi ogni volta che faccio fare il test di prova si smentiscono subito e restano a bocca aperta.

Gli faccio fare un minuto di vuoto a modo loro, e poi oltre due minuti a modo mio, e ogni volta restano di stucco nel constatare che oltre a fare più del doppio del tempo senza accorgersi, si ritrovano con il battito del cuore più basso e senza fiatone come nella prima prova.

Lascia che ti dica che scrivere pubblicamente una cosa del genere ci sono solo due motivi, o uno è completamente fuori di testa, o dice la verità perché sa quello che dice e lo ha provato e testato in molti atleti che hanno avuto grandi risultati; A te la scelta!

Se vuoi saperne di più, guarda la spiegazione di questo tipo di respirazione nel video qui sotto per saperne di più, però se decidi di guardarlo, mettiti in testa che sapere NON vuol dire saper fare, e saper fare NON vuol dire saper fare nei momenti di stress, quindi quando lo guarderai, segui le indicazioni e fai l’esercizio veramente, altrimenti queste nozioni diventeranno solo delle semplici parole inutili per te.

Mental Coach Emanuele Zanella

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