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Calcio Storico Fiorentino

Il gioco del Calcio Fiorentino ha origini molto antiche, infatti il primo popolo a giocare con una palla fu quello Greco, il quale praticava lo “Sferomachia”. Con il passare del tempo, tale attività fu adottata dai legionari Romani, i quali la trasformarono in un vero e proprio metodo di allenamento per i guerrieri, denominato l’Harpastum, ossia “strappare a forza”. Sappiate che anche nei giorni nostri, alcuni sport da combattimento, come ad esempio le MMA, vengono utilizzati come forma di allenamento al combattimento, da alcuni corpi militari come i Marines Americani con il loro MCMAP.

Nei tempi antichi il gioco si effettuava con un pallone ripieno di stracci o di pelle, conteso da due squadre di ugual numero di giocatori su terreni sabbiosi, il cui solo obiettivo era quello di portare la palla oltre il campo dell’avversario, con qualsiasi mezzo possibile ed immaginabile.

Lotta, colpi, corpo a corpo, sport “maschio” che ebbe un grande successo tra i legionari che lo diffusero nelle varie zone dell’Impero Romano, e non si esclude che questo possa essere avvenuto anche nel 59 a.C. durante la fondazione di Fiorenza (l’odierna Firenze) da parte di legionari a riposo e le loro famiglie. Nel 1400 questo gioco era talmente diffuso tra i giovani fiorentini, che questi lo praticavano frequentemente in ogni strada o piazza della città.

IL CALCIO FIORENTINO DEI GIORNI NOSTRI

Il gioco del Calcio storico fiorentino è oggi una sfida tra i 4 quartieri della città. Le partite si svolgono con i costumi del 16° secolo a ricordo e rievocazione di un momento particolare della storia fiorentina. Il 17 febbraio 1530 la piazza di Santa Croce a Firenze divenne teatro di una delle più importanti sfide lanciate dalla Repubblica fiorentina all’imperatore Carlo V, quando la popolazione assediata da molti mesi dalle truppe imperiali, si cimentò in una partita di Calcio, dando l’impressione di non considerare l’esercito dell’Impero degno di attenzione.

Le squadre sono:

  • “Bianchi” di Santo Spirito
  • “Azzurri” di Santa Croce
  • “Rossi” di Santa Maria Novella
  • “Verdi” di San Giovanni

Il premio in palio, per chi vince il torneo è una vitella bianca di razza Chianina. Il Torneo di San Giovanni del Calcio Storico Fiorentino si svolge, di norma, nel mese di giugno di ogni anno, la cui finale viene disputata nel pomeriggio del 24 di giugno, giorno del patrono della città.

REGOLAMENTO CALCIO STORICO FIORENTINO

  • Le partite hanno una durata di 45 minuti
  • Si disputano su di un campo lungo il doppio della larghezza
  • Il campo è ricoperto di rena
  • Una linea bianca divide il campo in due quadrati identici e sull’intero lato di fondo viene montata una rete nella quale deve essere messa la palla.
  • Ogni squadra è composta da 27 calciatori denominati calcianti
  • Non sono previste sostituzioni.

Sono

  • 4 Datori Indietro (portieri)
  • 3 Datori Innanzi (terzini)
  • 5 Sconciatori (mediani)
  • 15 Innanzi o Corridori (attaccanti).

Al centro della rete di fondo c’è la tenda del Capitano e dell’Alfiere che non partecipano attivamente al gioco ma possono dirigere ed organizzare la squadra.

L’incontro viene diretto

  • dall’Arbitro che sarà assistito da:
  • Con 6 Segnalinee
  • Giudice Commissario che risiede però fuori campo
  • Al di sopra di tutti c’è il Maestro di Campo che sorveglia lo svolgersi regolare della partita per sedare eventuali risse
  • La partita ha inizio con il lancio del pallone da parte del Pallaio sulla linea centrale e la seguente “sparata” delle colubrine che salutano l’apertura delle ostilità.
  • Da questo momento in poi i calcianti delle due squadre cercheranno (con qualunque mezzo) di portare il pallone fino al fondo del campo avversario e depositarlo nella rete segnando così la “caccia”
  • Ad ogni marcatura di caccia le squadre cambiano di campo.

CALCIANTI STORICI FAMOSI

Tra i personaggi più illustri che praticarono il gioco del calcio vi furono:

  • Piero II dÈ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico
  • Lorenzo II dÈ Medici, duca d’Urbino
  • Alessandro dÈ Medici, duca di Toscana
  • Cosimo I dÈ Medici, granduca di Toscana
  • Francesco I dÈ Medici, granduca di Toscana
  • Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova
  • Cosimo II dÈ Medici, granduca di Toscana (citato nella poesia del Chiabrera sopra riportata)
  • Lorenzo e Francesco, figli del granduca Ferdinando I dÈ Medici
  • Enrico, principe di Condé
  • Giovan Carlo e Mattia, figli del granduca Cosimo II
  • Giulio dÈ Medici, Papa Clemente VII
  • Alessandro dÈ Medici, Papa Leone XI
  • Maffeo Barberini, Papa Urbano VIII

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