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Mini Guida sul Bilanciere

Il bilanciere è un attrezzo che accomuna molte discipline sportive dove la pesistica ha un certo valore, quantomeno negli allenamenti, e che ha costruito per decenni atleti fortissimi. Non pensate che questo attrezzo venga utilizzato solo da BodyBuilder, Pesisti olimpici, Strongman e Powerlifter, viene altresì largamente impiegato da Sciatori, Sprinter, Lottatori, Judoka, Lanciatori ecc ecc..

I bilancieri sono in acciaio, ma come è fatto un bilanciere? In commercio ci sono vari bilancieri di tutte le forme e dimensioni; ma quello di riferimento è il bilanciere olimpico, denominazione derivata dal suo utilizzo nelle Olimpiadi. I parametri sono standardizzati:

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PARAMETRI

  • peso 20 Kg
  • lunghezza totale 2200 mm
  • lunghezza impugnabile 1340 mm
  • diametro parte impugnabile 28-29 mm
  • diametro perni di carico 49,5mm
  • perni di carico liberamente rotanti rispetto alla parte impugnabile
  • zigrinature per le impugnature

Le zigrinature possono variare da modelli a modelli e da sport a sport:

  • per il powerlifting la distanza trai segni di zigrinatura è 810 mm per avere una presa valida nel bench press
  • nel weightlifting è 910 mm, inoltre alcuni modelli riportano anche una parte centrale zigrinata. T

MATERIALI

Il Ferro dolce è l’acciaio standard di carpenteria:

  • Buona lavorabilità
  • duttile
  • malleabile
  • poco resistente

Sotto carico può subire deformazioni plastiche, in pratica un bilanciere fatto con questo acciaio sopra i 150 Kg rischia di subire incurvature a banana, senza spezzarsi. Di norma i bilancieri economici, che non devono lavorare con carichi enormi, hanno queste caratteristiche. Più si sale con il prezzo e migliore sarà la lega con la quale è stato costruito il bilanciere.

ELASTICITA’

L’elasticità è un parametro che deve essere definito, perché a livello di competizione può fare una grande differenza . Nel Weightlifting l’oscillazione permette di assorbire l’impatto del carico sull’atleta. Fosse un bilanciere rigido arriverebbero di quelle mazzate paurose durante l’esecuzione di slancio e strappo.

Nel powerlifting un bilanciere da Weightlifting non andrebbe bene in quanto nei massimali di squat, visti i carichi ben maggiori, si piegherebbe rendendo l’alzata instabile, mentre nello stacco da terra, falserebbe la prova perché, ad inizio prova, l’atleta tirerebbe piegando la sbarra, caratteristica che rende il movimento, tra virgolette, più facile.

Da qui la necessità di codificare anche il coefficiente di elasticità dei bilancieri da parte non solo di ogni sport, ma anche di ogni federazione internazionale della stessa disciplina.

IMPUGNATURA

Il diametro standard è di 28 o 29 mm, che è una misura abbordabile dalla totalità degli atleti: né troppo fine, né troppo grosso da non riuscire ad afferrarlo bene.

ZIGRINATURA

Sono tutti quei segni che servono per aumentare il grip, l’aderenza delle nostre mani allo strumento. Dovrebbero essere di ottima qualità, ossia grosse e molto molto ruvide.

PERNI DI CARICO

I perni di carico sono quelli dove si infilano i dischi. Nei bilancieri comuni utilizzati nelle palestre fitness, essi possono essere un tutt’uno con la parte impugnabile (quindi 28-29 mm) pertanto ci andranno utilizzati dischi con relativo foro. Questi bilancieri hanno l’handicap, che con carichi alti, le piastre non sono in “squadro”. Pensiamo ad uno stacco da terra, effettuato con delle piastre “sbilenche”, può essere pericoloso per l’atleta che lo effettua, perché si parte dal punto più pericoloso del movimento con un attrezzo che NON è in asse.

Pertanto a certi livelli e con certi esercizi è sempre preferibile utilizzare il bilanciere con perni di diametro maggiore (circa 50 mm) su cui montare dischi dal foro superiore.

Solo i bilancieri olimpici hanno queste estremità girevoli: ciò significa che se prendete il perno di carico e provate a ruotarlo esso girerà sul suo asse senza muovere né la parte impugnabile né tantomento il perno dal lato opposto e questo anche con numerosi dischi caricati.

PERNI DI CARICO ROTANTI

I vantaggi di questo sistema:

  • parte impugnabile totalmente svincolata dal peso caricato per quanto riguarda la rotazione.
  • più maneggevole perché lo svolgimento di certi esercizi imprime una rotazione sulla parte impugnabile e grazie a questo meccanismo questo momento di forza non viene traferito ai dischi che altrimenti a loro volta per inerzia continuerebbero a far ruotare l’impugnatura anche quando non ne avremmo più bisogno.
  • Il funzionamento di questo sistema è piuttosto banale: all’interno del perno da 50 mm c’è un altro perno, la continuazione della parte afferrabile: le due parti si mettono in contatto tramite una bronzina, una boccola cilindrica incastrata nel pezzo da 50 e che rimane larga sul pezzo da 28-29 mm. Il bronzo si usa perché riduce molto l’attrito rispetto al contatto diretto acciaio-acciaio.

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