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Scontro Fisico, Come Gestire la Paura

Le fasi della progressione del pericolo di una aggressione prima verbale poi fisica rappresentano un peso stressante fuori dal comune.

Per imparare a difendersi è sicuramente importante apprendere un sistema di difesa adeguato, a ma questo non è sufficiente se non si è consci del fatto che una situazione tale è caratterizzata da fenomeni concomitanti. La domanda aggressiva: “che c’è, vuoi un pugno in faccia?” ha un enorme effetto sressante.

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Da un punto di vista pratico, venite buttati nell’acqua fredda.

Vengono prodotti degli ormoni, i quali poi causano reazioni fisiche e psichiche nel vostro corpo che voi non potete evitare. Per ottenere un buon risultato, vale a dire, per cavarsela con il minimo danno fisico ed economico da una tale situazione che vi è stata imposta, è importante per voi sapere quello che accade nel vostro corpo e il modo secondo cui dovete gestire queste reazioni. Per questa ragione sono stati effettuati degli esperimenti con l’adrenalina iniettandola a persone che si sonosottoposte a questo test. Poi, queste persone hanno dovuto sparare con delle pistole. In questo modo si poteva vedere quali tecniche sotto l’influsso degli ormoni dello stress continuavano a funzionare e quali no.

Poichè un ormone causa sempre la stessa reazione nel corpo – indipendentemente dal fatto che venga iniettato o prodotto dal corpo stesso – questo esperimento può essere considerato realistico. In modo molto semplificato, una situazione di combattimento rituale – per quanto riguarda l’effetto ormonale – può essere riassunta in questo modo

1.Prima della forza fisica: impiego del linguaggio verbale corporeo (qui dovete controllare le vostre reazioni e utilizzarle per il vero combattimento).

2. Durante l’impiego della forza fisica (di solito molto breve)

3. Dopo lo scontro: conseguenze fisiche, psichiche e materiali.

Attraverso gli organi sensoriali percepite gli impulsi che vi stressano. Questo fa in modo che la ghiandola surrenale liberi adrenalina e noradrenalina. In seguito, l’impulso viene trasmesso attraverso il talamo al cervello e ai connettori degli ormoni del cervello, che a loro volta danno l’impulso e liberano gli ormoni dello stress (cortisolo, corticosterone, cortisone). Attraverso la circolazione sangiugna questi poi raggiungono tutti gli organi. Tutto ciò ha il compito di preparare il corpo all’azione, per fuggire o combattere. La cosiddetta sidrome FIGHT OR FLIGHT si può riconoscere inoltre in base ai seguenti sintomi:

bocca secca
schiarirsi la voce
stringere le labbra
sbadigliare
voce tesa
occhi sbarrati
movimenti improvvisi degli occhi
pelle d’oca
sudore freddo dovuto alla paura

ginocchia tremanti
portare il busto in posizione frontale per attaccare o girare il busto per fuggire
sorridere dalla paura
battere i denti
paura paralizzante
aumento della rigidità muscolare

A tutto ciò che è nuovo, il vostro cervello reagisce, per fiflesso, con la decisione: fuggire o combattere (fight or flight: letteralmente combattere o volare). Il più delle volte è fuggire… Questo vale anche per le situazioni che il vostro cervello ritiene pericolose senza che lo siano veramente. La paura può causare la fuga ma anche l’attacco.

La paura nasce da un “non conoscere” oppure da un “non saper controllare”. Si può eliminare “non sapere” attraverso l’informazione (ad esempio attraverso questo e altri articoli ), e il fatto di non saper controllare tramite l’allenamento.

Per approfondire leggi anche l’articolo “come riconoscere un attacco”

Buono studio e buon allenamento dallo staff ABC

argomento tratto dal libro “L’attacco è la miglior difesa”, K.R.Kernspecht, 2000

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