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Il Salto in Lungo

Il salto in lungo è una delle specialità più naturali ed istintive dell’atletica.

In questo sport non si fa uso di attrezzi di alcun genere, e l’unica regola tecnica prevede che, per risultare valido, il salto venga eseguito non oltre la linea stabilita dalla tavoletta di stacco, posta alla fine della pedana di rincorsa, prima della corsia di sabbia dove l’atleta atterra.

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L’esecuzione del salto in lungo si divide in quattro fasi:

  • la fase di rincorsa
  • la fase di stacco
  • la fase di volo
  • la fase di atterraggio

LA FASE DI RINCORSA NEL SALTO IN LUNGO

Questa fase varia dai 16 ai 24 passi (34 – 50 metri), ed è finalizzata al raggiungimento della massima velocità che permetterà al saltatore di eseguire uno stacco efficace.

Una buona rincorsa consta di passi della stessa ampiezza, la cui frequenza, progressivamente aumentata, conduce alla massima velocità.

Segnando sul terreno, a ritroso della linea di stacco, il punto iniziale della rincorsa, ogni atleta può, durante l’allenamento, regolare la lunghezza della rincorsa stessa, in modo da riuscire ad arrivare con l’ultimo passo esattamente in coincidenza della linea di stacco.

La corsa attuata in questa fase, è molto simile a quella di velocità, anche se la rincorsa, dal punto di vista tecnico, comporta una maggior elevazione delle ginocchia e la perpendicolarità del busto rispetto agli arti inferiori.

Il momento culminante della rincorsa è costituito dagli ultimi tre appoggi.

nel terz’ultimo si ha una spinta in avanti e verso l’alto che rende il passo leggermente più lungo degli altri

il penultimo è l’appoggio in cui ha luogo il maggior caricamento

l’ultimo è il più breve e veloce degli altri

LA FASE DI STACCO NEL SALTO IN LUNGO

Viene provocato dal piede che nell’ultimo appoggio aderisce con tutta la pianta al suolo.

In questa fase l’atleta mantiene il busto verticale, il suo arto libero ritarda lievemente il movimento, flettendo il ginocchio.

L’arto che stacca viene invece spinto in avanti, verso l’alto, distendendosi completamente fino alla punta del piede, che è l’ultima a staccarsi dal suolo.

Il braccio opposto all’arto di stacco si proietta all’indietro verso l’esterno, l’altro si protende in avanti, leggermente verso l’interno.

LA FASE DI VOLO NEL SALTO IN LUNGO

Questa è la fase in cui l’atleta deve mantenere la giusta posizione del corpo per prepararlo a un buon atterraggio.

Due sono gli stili con cui eseguirlo:

  • quello dell’estensione (hang)
  • quello dei passi in aria (step-stile)

Nel primo, dopo lo stacco, l’atleta estende e abbassa la gamba libera, successivamente la unisce all’arto di stacco.

Seguono un inarcamento del busto e un avanzamento delle braccia.

Nel secondo, durante il volo, vengono compiuti un passo e mezzo, due passi e mezzo, oppure tre e mezzo.

L’esecuzione degli ultimi due richiede atleti molto preparati.

LA FASE DI ATTERRAGGIO NEL SALTO IN LUNGO

Se durante il volo l’atleta ha mantenuto un buon equilibrio, è pronto per compiere un corretto atterraggio.

Allinea le gambe tenendole leggermente flesse e, successivamente, le distende, con il busto inclinato in avanti.

La prima parte del corpo che deve venire a contatto con la sabbia sono i talloni.

Per non cadere all’indietro, subito dopo essere atterrato, l’atleta abbassa la testa flettendo il busto e le ginocchia con un’azione sincronizzata e veloce.

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